lettera inviata a Silvio Berlusconi per il tramite del senatore Renato Schifani.
Il sottoscritto Gabriele Falco, residente a Pordenone, in xxxxx, con la presente prega pressantemente la S. V. di voler girare il contenuto sotto riportato al Signor Silvio Berlusconi, del quale, purtroppo, non A? riuscito a reperire alcun indirizzo di posta elettronica.
CiA? perchAi?? lo scrivente ha ricevuto una missiva da parte del prossimo possibile Presidente del Consiglio alla quale non puA? esimersi di dare risposta.
RingraziandoLa anticipatamente per quanto eventualmente potrAi?? fare, il sottoscritto invia
Cordiali Saluti.
Gabriele Falco
Egregio Signor Berlusconi, come ebbi a scriverLe in occasione delle elezioni dell”Aprile 2006, in risposta a un suo appello a votarLa, Le riconfermo che non posso aderire alla Sua richiesta, poichAi?? Ella si ostina ancora ad accogliere tra i Suoi alleati individui portatori di richieste e proteste inammissibili per un Paese civile e comunque degno di tale nome. Mi riferisco, naturalmente, a coloro i quali minacciano costantemente l”unitAi?? nazionale, la coesione, la concordia e la pace sociale e il buon nome dell”Italia all”estero, dichiarando di volersi impegnare esclusivamente per un territorio e delle categorie piuttosto circoscritti che in centoquarantotto anni di Stato unitario hanno avuto a piene mani e che ora, di fronte a un evidente clima di recessione internazionale, continuano a creare false “questioni settentrionali”, ignorando una vera, unica e sola “Questione meridionale”; alla quale pretenderebbero di dare un contentino facendo finta di allearsi con uno sparuto gruppo di pseudo-autonomisti in odore di meridionalisti.
Egregio Signor Berlusconi, mi perdoni, ma io non credo che la panacea dell”Italia del Ventunesimo secolo possa essere costituita da malintesi “federalismi” (fiscali e no), esasperati localismi e ottuso rifiuto di confrontarsi con altre culture, nell”anacronistica e perdente strategia difensivistica di un orizzonte troppo limitato e asfittico, che poco o nulla ha che fare con l”idea dell”odierna e futura “Europa dei Popoli”.
Mi fermo qui, conscio che non posso abusare oltre del Suo prezioso tempo, e quindi La saluto cordialmente, augurandomi in cuor mio (mi perdoni, ma non posso farne a meno!) che il PDL non vinca le elezioni, per non far sAi?? che il futuro Governo finisca per fare l”ostaggio della parte piA? ignorante, intollerante, arrogante e ottusa della Penisola italiana.
Con sincera simpatia.
Gabriele Falco
Responsabile Comitati Due Sicilie sez. Veneto