Le Brigantesse Ai??di Bruno Tarallo
Francavilla al Mare ( CH )
24 ottobre 2016
COMUNICATO STAMPA
La Adriatica Productions ArtsAi?? & Bruno Apa Tarallo presentano UN FILM diAi?? Bruno Tarallo Le Brigantesse.
Un Film tratto da unai??i??idea di Gabriella A. Rapposelli .Soggetto e Sceneggiatura di Bruno Tarallo. Musiche originali di Antonello Guetta . Regia Bruno Tarallo
Innanzitutto si ringrazia Gabriella A. Rapposelli per aver fornito gran parte della documentazione storica alla base della realizzazione della sceneggiatura. La storia del risorgimento ha bollato per anni le brigantesse come ai???drudeai???, puttane, assassine, ma invece erano madri, mogli ,amanti di briganti, eroine passionali a volte crudeli ma fiere di combattere per la propria terra e lai??i??indipendenza del sud. La nostra storia si svolge nel periodo del Marzo 1861, in Abruzzo, quando Civitella del Tronto era lai??i?? ultimo baluardo Borbonico ; Garibaldi avanzava lasciando scie di sangue al suo passaggio e centinaia di migliaia di meridionali venivano sterminati dalle truppe sabaude. Cinquantacinque donne patriote, spogliate dei loro cari e di tutti i loro averi dallai??i??esercito piemontese, erano alla macchia per affiancare lai??i??ultima resistenza borbonica,la storia perA? le chiamA? : BRIGANTESSE! Garibaldi da Marsala avanzava decisamente verso la capitale del regno, e dopo la capitolazione di Gaeta il 13 febbraio e la caduta di Messina il 12 marzo, il 20 marzo del 1861 si giunse allai??i??epilogo per lai??i??inesorabile incalzare degli eventi. Scese cosAi?? il sipario sulla storia militare del regno borbonico.Ai?? Il Brigantaggio femminile fu la prima forte ribellione allo stato di soggezione delle donne meridionali dette ai???napolitaneai??? ed aderAi?? al movimento politico/sociale di reazione alla condizione di violenza ed oppressione perpetrata contro le popolazioni meridionali.
Normalmente nei film storici sul meridione, ed in particolare nelle rappresentazioni sceniche riferite al regno borbonico, la cinematografia ha sempre voluto rappresentare i fenomeni creatisi su basi popolari in unai??i??ottica di lercietAi??, bruttezza spesso grottesca, o di sgradevolezza addirittura ripugnante.Ai?? CiA? A? stato sempre determinato per accentuare, nelle varie rappresentazioni scenografiche, il contrasto tra due realtAi?? sociali che in genere si contrapponevano. Da un lato, lo spettatore doveva vedere lo sfarzoso mondo delle dame e dei gentiluomini che ruotavano intorno ai vari apparati nobiliari, e dallai??i??altro la rappresentazione fenomenologica di un mondo popolare che veniva scenicamente quasi sempre espresso come grottesco, antiestetico e ributtante.Ai?? Stessa sorte hanno quindi avuto nel cinema i briganti e le loro donne, che ovviamente, essendo di estrazione popolare venivano perlopiA? rappresentati con quei criteri di sgradevolezza di cui si diceva. La mia visione registica invece non ha voluto sic et sempliciter edulcorare una consolidata visione di antiesteticitAi?? imperante nella rappresentazione di una fenomelologia personaggistica di estrazione popolare, ma ha cercato di dare una maggiore dignitAi?? estetica a tali personaggi popolari. In realtAi??, nel far interpretare i vari ruoli da brigantesse anche a giovani attrici, non si A? compiuto un c.d. falso storico, ma semplicemente si A? ristabilita, in unai??i??ottica rivisitazionista, la giusta etAi?? che tali donne avevano a quei tempi.Ai?? Dati storici infatti ci dicono che molte brigantesse furono uccise e torturate in etAi?? che quasi mai superavano i venticinque/trenta anni. Ma dai??i??altronde lai??i??etAi?? delle popolazioni meridionali nel 1861 difficilmente superava i cinquanta anni e quanto alle donne, non nobili, tale etAi?? si abbassava ancor di piA? dovendo queste svolgere lavori pesantissimi ed essendo costantemente soggette a violenze fisiche di ogni tipo. La mia rappresentazione registica quindi A? stata quella di normali giovani, e meno giovani, donne che si muovevano con questo gruppo di cinquantacinque brigantesse nei meravigliosi paesaggi abruzzesi. Unica protagonista del film A? quindi lai??i??intero gruppo di queste donne che, pur nella spensieratezza delle piA? giovani, cerca di difendere i territori attaccati dagli ai???invasoriai??? piemontesi. Nel film la guerra fa pertanto solo da sfondo ai boschi, alle bellissime cascate abruzzesi, ed al gruppo delle Brigantesse che si muove in tale spettacolare ambiente. Non vi sono quindi grandi accadimenti eroici o scontri epici, ma solo la normalitAi?? del vivere di donne partigiane di cinquantacinque brigantesse.
Bruno Tarallo.
3 Comments
Bravo congratulazioni
Dove si può vedere questo film?
Dovreste scrivere alla signora Rapposelli.