MILANO – C’A? del gas al largo della Sicilia. E ce n’A? anche parecchio. Almeno cosAi?? sostengono i tecnici di Eni e di Edison. Le due societAi?? di solito concorrenti nella distribuzione e vendita di metano in Italia, collaborano nell’attivitAi?? di ricerca al largo di Agrigento: ed A? proprio qui, a 22 chilometri al largo della costa siciliana, che insieme hanno scoperto un giacimento le cui “riserve di gas associato” dovrebbero ammontare a 16 miliardi di metri cubi di gas. Il condizionale A? comunque d’obbligo perchAi?? si tratta di stime considerate dagli esperti del settore come ottimistiche: la veritAi?? A? che Eni ed Edison hanno voluto comunicare solo la quota massima che verrAi?? estratta dal giacimento.
Rispetto ai giacimenti “giganti” dell’Asia A? poca cosa (si parla in questi casi di riserve per migliaia di miliardi), ma per le dimensioni dei giacimenti italiani A? una scoperto comunque notevole: il piA? grande giacimento individuato nel Mar Adriatico A? stato stimato in 40 miliardi di metri cubi di gas.
Si tratta di una notizia importante, in particolare, per Edison che dell’impianto siciliano ha una quota del 40% (il restante 60% A? tutto in carico a Eni). La societAi?? milanese ha, infatti, un fabbisogno annuo di 13 miliardi di metri cubi di gas, una quota che ora verrAi?? coperta almeno per il 2% dal giacimento al largo di Agrigento, visto che i primi test hanno evidenziato una capacitAi?? estrattiva di circa 190mila metri cubi/giorno di gas. Sembra poco, ma con i prezzi attuali del gas (che viene calcolato sulla base del prezzo del petrolio) si tratta di un risparmio notevole. Non a caso, a Piazza Affari i titoli della societAi?? guidata da Umberto Quadrino sono saliti fino al 2,6% alla notizia della scoperta.
Era da almeno quattro anni che le due societAi?? andavano a caccia di gas al largo della Sicilia. Il “campo” di esplorazione che ha avuto successo prende il nome di Cassiopea. Ma ce ne sono altri due – che sono stati battezzati Argo e di Panda – su cui Eni ed Edison nutrono grandi speranze. Anche per questo le due societAi?? hanno tenuto a sottolineare come “la scoperta confermi l’elevato potenziale dell’area deep offshore del canale di Sicilia”.
Comitato delle Due Sicilie-SICILIA