E’ quanto emerge da uno scoop del giornalista Maurizio Blondet, anche se la notizia A? stata tratta dal Telegraph[1]
Un’attenta ricerca all’interno dei quotidiani economici nostrani non ha invece prodotto alcun risultato, si vede che quando si tratta di aziende del nord tutti tengono un comportamento omertoso, pardA?n, le bocche chiuse…
Infatti il Credito Siciliano A? di proprietAi?? delll’istituto bancario lombardo Credito Valtellinese, ed A? proprio a quest’ultimo, che l’articolo del quotidiano inglese si riferiva, e per il quale ci siamo preoccupati.
In particolare, secondo il Telegraph, questa banca non avrebbe pagato ai sottoscrittori, i bond in scadenza ad aprile.
“Il Credito Valtellinese A? diventata giusto ora la prima banca europea a memoria dai??i??uomo a saltare la redenzione di una sua obbligazione redimibile, sollevando allarme su possibili piA? gravi problemi nel sistema finanziario italiano”[2]
Ecco il dubbio. Le banche europee nellai??i??ultimo decennio hanno raccolto immense quantitAi?? di denaro spacciando questi bond, note in banca come LT2 e nel gergo come Ai??callable noteAi??, ossia obbligazioni richiamabili, perchA? le banche debitrici hanno lai??i??opzione di ripagarle prima della scadenza, a date prefissate.
Gli investitori considerano queste obbligazioni meno rischiose, proprio perchA? si aspettano di vedersele ripagare ad una data previa, anzichA? aspettare la data di maturazione, piA? lontana.
In tempi normali, nessun problema: la banca ripaga lai??i??emissione e allo stesso tempo rinnova unai??i??altra emissione di pari importo, che viene subito comprata dal mercato perchA? i Ai??callable bondAi?? sono considerati sicuri. Ce ne sono anzi di Ai??perpetualAi??, nel senso che non hanno dato di espirazione: vengono rimborsati a date fisse, altrimenti lai??i??investitore riceve interessi piA? alti (ma non vede piA? il capitale).
Tutto lo spaccio dei callable bond si basa sul fatto che le banche optano per il pagamento anticipato a date fisse. Eai??i?? questo che li rende negoziabili.
Ma ora il Credito Valtellinese ha rotto i ranghi, per la prima volta a memoria dai??i??uomo, mettendo a rischio anche questo mercato. PerchA??
Eai??i?? ovvio: preferisce pagare un interesse di 160 punti-base superiore, perchA? comunque A? inferiore a quello che dovrebbe pagare per rifinanziare quel suo debito. Con il mercato del credito interbancario alle stelle, diventa piA? costoso ripagare il debito che pagare la penale. Intanto, il rischio della Ai??estensioneAi?? (di due obbligazioni identiche, la piA? rischiosa A? quella a scadenza piA? lontana) A? tutta a carico dei clienti creditori acquirenti del bond.
Le banche europee non hanno finora mai mancato una redenzione, perchA? tutto il trucco della sicurezza e negoziabilitAi?? dei bond si basa su quello. Ma ora il Valtellinese ha inaugurato una tendenza, che quasi sicuramente troverAi?? imitatori.
Le banche europoidi hanno in scadenza questai??i??anno 8 miliardi di euro di queste callable note, e certo non hanno alcuna voglia di raccogliere capitale ad alto costo per ripagarle, in tempi come questi. Pagheranno interessi piA? alti, ma non il capitale che si sono fatti prestare dagli investitori. Probabilmente mai piA?.
Certo, le banche perdono in reputazione. Quella reputazione che si suppone salvaguardi i risparmiatori: non possono allarmare i detentori di quei bond saltando una data di redenzione, altrimenti la prossima volta che chiederanno soldi al mercato riceveranno sputi in faccia.
Ma la reputazione delle banche A? giAi?? a terra, visto che le banche stesse si domandano interessi esosissimi per prestarsi denaro a vicenda, ben conoscendo lai??i??insolvenza virtuale lai??i??una dellai??i??altra.
Quanto a tornare a chiedere soldi sul mercato, sanno perfettamente che non se ne riparlerAi?? per molti, molti anni. CosAi??, tranquillamente, vengono meno ai patti. Con la tacita complicitAi?? dei Ai??grandiAi?? media, di Draghi, della Banca Centrale Europea.
Ci saranno politici abbastanza coraggiosi da strappare il comando a questi mascalzoni in completo scuro?”
Che si stia per verificare anche in Italia ciA? che successe alla banca inglese Northern Rock a causa della crisi dei tristemente noti “mutui sub-prime”?
Infatti i lettori ricorderanno quando qualche mese fa gli sportelli delll’istituto di credito inglese furono presi d’assalto da correntisti per chiudere i propri conti correnti in quanto temevano di perdere i propri risparmi.
Cosa successe poi?La Northern Rock fu nazionalizzata, alla gran faccia del liberismo inglese e della BCE, la quale in questi giorni ci sta con il fiato sul collo, e ci continua a dire che il governo italiano non puA? fare piA? prestiti all’Alitalia per “questioni concorrenziali”…
Clienti in fila alla Northern Rock per chiudere le proprie esposizioni.
[2] Effedieffe
Comitato delle Due Sicilie-SICILIA