Non tardano a farsi sentire i benefici dell’acquisto da parte della Lukoil, una societAi?? energetica russa, controllata dal Cremlino, di buona parte del polo petrolchimico di Priolo[1].
Le voci della compravendita circolavano da tempo negli ambienti finanziari e tecnici e si sono materializzate il 24 giugno, quando sul sito web della Erg, veniva annunciata l’operazione che ha cosAi?? portato nelle casse della societAi?? di Garrone, ben 1.347,5 milioni di euro.
Sempre dal sito della ERG, leggiamo: “Il controvalore implicito relativo al 100% degli assets oggetto del conferimento A? pari quindi a 2.750 milioni di euro, non inclusivo del valore di mercato dello stoccaggio minimo operativo. Lai??i??accordo prevede inoltre il riconoscimento ad Erg Med di unai??i??opzione ai???putai??i?? relativamente alla propria partecipazione del 51%”
Una operazione ai???putai??i??, consiste nel diritto di Erg di vendere, in questo caso entro cinque anni, il restante 51% di Erg Med a Lukoil a un prezzo che non potrAi?? eccedere, nAi?? in positivo nAi?? in negativo, un determinato intervallo che, nel caso specifico, va dai due ai 2,75 miliardi di euro.
Usando un gergo a noi piA? consono, i russi si riservano la possibilitAi?? di comprarsi tutta la societAi??.
Erg ha semplicemente fatto cassa togliendosi quasi metAi?? delle rogne di una raffineria vecchia 33 anni, che insiste in unai??i??area che necessita di pesanti investimenti di bonifica (Priolo A? uno dei primi 15 siti di interesse nazionale da bonificare secondo il DM del 10 gennaio 2000, zona Erg Med inclusa) e che ha il fiato sul collo della politica siciliana da un pA? di tempo a questa parte.
Lukoil, da parte sua, si trova mezza raffineria chiavi in mano, senza dover presentare neanche un foglio in carta bollata, e ha diritto cosAi?? a 160mila barili al giorno di gasolio che potrebbero presto diventare il doppio. Erg, infatti, dopo anni di proclami sul rilancio dellai??i??attivitAi?? dellai??i??Isab di Priolo ha trovato la sua exit strategy…
L’acquisto di una grossa fetta delle raffinerie siciliane da parte della Lukoil risponde alla strategia di investimenti e di avvicinamento della Russia al Sud Italia, come abbiamo scritto piA? volte sui nostri editoriali[2], ma A? soprattutto una conferma ai movimenti geo-politici che stanno rendendo nuovamente protagoniste le nostre terre, riportando loro quella centralitAi?? a cui da secoli erano abituate.
Che il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo abbia santi in Russia, lo avevamo svelato giAi?? nel 2007[3], ma la mossa del Presidente della Regione Siciliana di scontare la benzina in Sicilia[4] a nemmeno un mese dall’affare Priolo-Lukoil, dovrebbe ormai convincere anche i piA? scettici…
[1]La Stampa, 24 giugno 2008
[2]Ns. Editoriale: “Il ritorno dei russi”
[3]Ns. Editoriale: “PerchA? non ci molleranno mai(seconda parte)”
[4] Agenzia AGI, 14 luglio
Comitati delle Due Sicilie-Sicilia