Cari compatrioti, provo a dare una risposta al quesito “Lombardo sAi??, Lombardo no” non prima, perA?, di manifestare un gioioso saluto a tutti Voi.
Vi espongo il mio pensiero che probabilmente sembrerAi?? ingenuo ed A? per questo che lo sottopongo alla Vostra valutazione: vorrei esprimerlo ricorrendo ad una metafora.
Un’automobile per poter funzionare ha bisogno di essere progettata ottemperando a due condizioni fondamentali: 1) che i suoi organi dialoghino correttamente tra loro scambiandosi reciprocamente le necessarie interazioni, 2) che il fine di questo dialogo sia un equilibrato reciproco litigio.
CosAi?? i progettisti al fianco del motore prevedono la presenza di un volano il cui compito A? di contrariarne continuamente l’azione. PerchA? per far funzionare bene un veicolo bisogna contrariare continuamente l’azione del motore? I progettisti sono pazzi? No, sono astuti; infatti il motore a scoppio non limitato negli eccessi e non soccorso all’abbisogna, poco dopo l’avviamento causerebbe la risibile fine del veicolo: l’abbiamo vista per anni in televisione nella sigla delle vecchie comiche: anche Lombardo e Marro ricorderanno la scenetta dell’autodistruzione del veicolo con i due passeggeri a bordo che non si sono accorti di nulla.
Mi auguro, pertanto, che MPA e CDS trovino le condizioni per un giusto collegamento operativo, penso sia auspicabile, ma personalmente sono contrario ad una loro fusione che li renda completamente indistinti e quindi inefficaci rispetto ai grandi obiettivi proclamati.
Cosimo de Gioia, Molfetta (Bari)
CDS Puglia
11 Comments
Legittime e opportune le domande e le osservazioni poste.
Dando uno sguardo al quadro politico post-unitario, c’è da chiedersi anzitutto: quali reali possibilità ha il sud di evolversi e portarsi al livello del nord? Se si aspetta un risveglio del popolo, aspetteremmo altri duecento anni senza una certezza, in quanto i cambiamenti in atto, vanno nella direzione di arginare le disuguaglianze esistenti tra nord e sud. Anche perchè il nord (inteso come industria, lavoro, produttività) si espande e produce in altri paesi più ospitali economicamente, impoverendo il nord che si spoglia delle proprie aziende e si sta avvicinando al sud. Quindi al sud si avvertirà maggiormente la diversità economica. Non è il sud che si sviluppa, ma il nord che si impoverisce. Basta per questo dare un’occhiata alle statische della Camera di Commercio di Milano per leggere quante aziende chiudono e quante aprono.
Quindi? Aspettiamo quest’uguaglianza o affrettiamo i tempi?
Se scegliamo la seconda ipotesi, abbiamo una sola strada da percorrere. Alleanze politiche, per incunearsi nel sistema, ammesso che il sistema dia spazio alla democrazia e che non sia gestito solo dai padroni delle ferriere e dalla criminalità. Sappiamo tutti infatti che la malavita dell’800, evolvendosi con i suoi guadagni ha prodotto professionisti, avvocati, magistrati, notai, azionisti bancari, ecc…insomma una nuova classe media che è da sempre privilegiata, come nel medio evo. Generalizzo ovviamente, cercando di guardare l’aspetto da lontano.
Guerre civili, non possiamo farne, per molti motivi. Alleanze con paesi stranieri che ci appoggiano sono molto scarse e non ci garantirebbe alcun risultato definitivo o duraturo, uscire politicamente dall’europa pure perchè non siamo “attrezzati” per farlo. Senza contare che le piccole realtà politiche esistenti nel sud, sono frastagliate e disunite e vogliono continuare su questa strada inconcludente, ognuno nel proprio piccolo spazio che si è creato…dunque?
A mio avviso riuscirà a concludere qualcosa chi sarà in grado di allearsi, (anche col diavolo) senza perdere d’occhio le finalità e conquistando gente e territorio. Questa è la lotta politica: compromessi…ricatti…mercanteggio. Il resto, credo che sia sogno e fantasia…bello nella mente, ma duro da affrontare quando ci si sveglia all’alba.
Giuseppe De Gennaro
Qui c’è un po’ di confusione.
Quello che si richiede è l’AUTONOMIA, ovvero l’autonomia da Roma e dal resto del Centro-Nord.
Questo sembra essere l’obiettivo del “Movimento per l’Autonomia”.
Visto com’è strutturata la Costituzione Italiana questo è il primo obiettivo.
E visti i passati 148 anni già è tanto!!!
Incominciamo così ed abbiamo un poco di pazienza!!!
Nello stesso Meridione c’è ancora chi crede che Garibaldi ed i Savoia ci hanno liberato dalla tirannia borbonica…
L’AUTONOMIA, a mio parere, è un primo passo per costruire un modello socio-economico-culturale identitario: la Macroregione Due Sicilie.
Incominciamo da qui.
Un saluto
Luca Longo
Nell’aderire a quanto espresso dal compatriota, faccio presente che in più di un’occasione ho avuto modo di dire che se uno scatto d’orgoglio deve esserci, tra gli attuali Duosiciliani, esso non può prevedere apparentamenti o avvicinamenti di sorta con l’MPA, che per quanto mi concerne sta tenendo bordone ai barbari in camicia verde il cui unico interesse è quello di continuare a godersi i frutti di 148 anni di bugie, inganni e rapine ai danni del Sud.
Un eventuale (e auspicabile!) movimento meridionalista non deve né può includere tra le sue fila individui che, coscientemente o no, svendono la Patria ai biechi interessi dei transpadani. Quegli stessi i quali prima fanno finta di non vedere i TIR stracolmi di sostanze radioattive che dalle loro aziende si dirigono nell’ex Regno delle Due Sicilie (dove ad attenderli c’è il fior fiore della delinquenza organizzata, contro cui e il Sud in generale fanno abbaiare i loro cani-pennivendoli) e che poi, scoperti con le mani nella marmellata, hanno la faccia tosta di dichiarare che ognuno deve tenersi la propria monnezza!
No ai collaborazionisti e al collaborazionismo!!!
Sì all’unione di tutti i partiti e i movimenti meridionalisti che amano davvero il Meridione!!!
Gabriele Falco
Caro Fiore,
conosci molto bene il mio pensiero ed il mio orientamento, anzi
atteggiamento politico.
In questo ultimo periodo qualcuno ha equivocato il mio pensiero di
chiusura nei confronti di tutto quanto proviene dai colonizzatori,
etichettandomi come “fascista”. Io?!?!
Disgraziatamente quello che i colonizzatori ci vendono, non sono solo i
loro sciapiti prodotti alimentari, ma anche quello che loro chiamano
ideologia politica, che è sempre stata motivo di separazione,
frammentazione, con programmi ed azioni politiche che vengono sempre
stravolti o annullati ogni 4 anni. Ma questo penso siano cose che è
inutile ricordare, lo sappiamo tutti che il fallimento delle Due Sicilie
parte da una politica disastrosa (solo per noi) che dura da ormai 148 anni.
La mia chiusura verso il prodotto italia, è una chiusura totale, anche
verso quello che fino a qualche tempo fa era uno stile di pensiero.
Oggi sapere che un mio fraterno amico lotta, si arrabbia e grida verso
tutti quanti lo allontanano per la sua scelta politica che lo lega ad un
partito che per quanto indipendentista possa essere, inizia con il piede
sbagliato alleandosi al peggior (secondo me) toscopadano esistente sulla
scena politica nazionalpadana, mi disorienta.
Da una parte c´è il mio rigetto fisiologico verso questa classe politica
figli di cavour, che approfittando degli ideali delle persone oneste
portano avanti le loro battaglie personali, utili solo ad arricchire il
loro portafogli ed il loro potere; dall´altra parte un mio fratello, che
grida, accusando di immobilismo chi da decenni propaganda la lotta
all´indipendentismo.
Possibile che i veri ascari, sono queste persone, che tu definisci
immobili, venditori di fumo, che arrestano un cammino altrimenti in
discesa verso l´indipendenza?
Possibile che il continuo proliferare di partiti, e partitelli
meridionali (come odio questa parola) sia una farsa finanziata dagli
stessi toscopadani, per disorientare e screditare un pensiero che se
riuscisse a volare non sarebbe secondo a nessuno?
In 148 anni Lombardo non è l´unico meridionalista indipendente che ha
avuto risalto nazionale, perché io dovrei lottare con e per lui se la
sua unica forza la avuta alleandosi con i toscopadani?
L´MPA è nato in Sicilia, come tanti altri movimenti (anche famosi) che
storicamente non hanno portato mai nulla di buono alla causa delle Due
Sicilie, cosa cambia questa volta?
Cosa “ci” offre l´MPA, e non parlo di potere decisionale, ma intendo
dire, la “nostra” visibilità (quella dei CDS) sarà sempre garantita da
Lombardo & Co.?
Perché Lombardo & Co. ora che si parla di federalismo fiscale, e
nonostante le varie lettere di Pagano e Zitara (che sono sicuro che
leggerà, e se non le legge sono sicuro che anche lui si sarà fatto i
suoi conti in merito al disastro che si prospetta per le Due Sicilie)
non fa valere il suo peso all´interno della coalizione per far
modificare l´ennesimo attacco alla nostra autonomia e rilancio economico?
Se lui non fa niente, è capace di portare avanti una nostra eventuale
proposta per un degno disegno di legge sul federalismo che non ci tratti
da semplice colonia?
Come faccio a sentirmi parte di un Movimento per le Autonomie che vanta
tra le sue file degli ottimi mimetizzati, camaleonti che come hai detto
tu, non conoscono neanche i tre gigli?
Fiore, scusami se ti parlo in questi termini, di solito faccio così con
i miei amici, ma non sono e non voglio essere un semplice divulgatore, e
certamente non voglio essere etichettato come immobile, ma penso che in
questo momento il paese fantoccio chiamato italia, stia attraversando un
periodo particolare, e salire su un taxi che ti porta in un punto
sbagliato per il cammino verso l´indipendenza, quando non ti conviene
più, non solo devi scendere ma tornare anche indietro e iniziare tutto
daccapo. La confusione aumenta, ma io continuo ad ammirarti per il tuo
coraggio nel metterti sempre in discussione.
Ti chiedo solo di non dimenticare MAI il nostro obbiettivo principale,
molte volte le discussioni, le divergenze, i comizi, la propaganda
elettorale, e comunque tutta la politica di oggi, porta a distoglierti
da quello che è il motivo della tua discesa in campo, ti trovi con un
fucile in mano, a sparare a persone che ti hanno indicato come nemici,
ma senza sapere il perché.
Ma Marro Fiore ten `e qualità!
Nello EspositoCaro Fiore,
conosci molto bene il mio pensiero ed il mio orientamento, anzi
atteggiamento politico.
In questo ultimo periodo qualcuno ha equivocato il mio pensiero di
chiusura nei confronti di tutto quanto proviene dai colonizzatori,
etichettandomi come “fascista”. Io?!?!
Disgraziatamente quello che i colonizzatori ci vendono, non sono solo i
loro sciapiti prodotti alimentari, ma anche quello che loro chiamano
ideologia politica, che è sempre stata motivo di separazione,
frammentazione, con programmi ed azioni politiche che vengono sempre
stravolti o annullati ogni 4 anni. Ma questo penso siano cose che è
inutile ricordare, lo sappiamo tutti che il fallimento delle Due Sicilie
parte da una politica disastrosa (solo per noi) che dura da ormai 148 anni.
La mia chiusura verso il prodotto italia, è una chiusura totale, anche
verso quello che fino a qualche tempo fa era uno stile di pensiero.
Oggi sapere che un mio fraterno amico lotta, si arrabbia e grida verso
tutti quanti lo allontanano per la sua scelta politica che lo lega ad un
partito che per quanto indipendentista possa essere, inizia con il piede
sbagliato alleandosi al peggior (secondo me) toscopadano esistente sulla
scena politica nazionalpadana, mi disorienta.
Da una parte c´è il mio rigetto fisiologico verso questa classe politica
figli di cavour, che approfittando degli ideali delle persone oneste
portano avanti le loro battaglie personali, utili solo ad arricchire il
loro portafogli ed il loro potere; dall´altra parte un mio fratello, che
grida, accusando di immobilismo chi da decenni propaganda la lotta
all´indipendentismo.
Possibile che i veri ascari, sono queste persone, che tu definisci
immobili, venditori di fumo, che arrestano un cammino altrimenti in
discesa verso l´indipendenza?
Possibile che il continuo proliferare di partiti, e partitelli
meridionali (come odio questa parola) sia una farsa finanziata dagli
stessi toscopadani, per disorientare e screditare un pensiero che se
riuscisse a volare non sarebbe secondo a nessuno?
In 148 anni Lombardo non è l´unico meridionalista indipendente che ha
avuto risalto nazionale, perché io dovrei lottare con e per lui se la
sua unica forza la avuta alleandosi con i toscopadani?
L´MPA è nato in Sicilia, come tanti altri movimenti (anche famosi) che
storicamente non hanno portato mai nulla di buono alla causa delle Due
Sicilie, cosa cambia questa volta?
Cosa “ci” offre l´MPA, e non parlo di potere decisionale, ma intendo
dire, la “nostra” visibilità (quella dei CDS) sarà sempre garantita da
Lombardo & Co.?
Perché Lombardo & Co. ora che si parla di federalismo fiscale, e
nonostante le varie lettere di Pagano e Zitara (che sono sicuro che
leggerà, e se non le legge sono sicuro che anche lui si sarà fatto i
suoi conti in merito al disastro che si prospetta per le Due Sicilie)
non fa valere il suo peso all´interno della coalizione per far
modificare l´ennesimo attacco alla nostra autonomia e rilancio economico?
Se lui non fa niente, è capace di portare avanti una nostra eventuale
proposta per un degno disegno di legge sul federalismo che non ci tratti
da semplice colonia?
Come faccio a sentirmi parte di un Movimento per le Autonomie che vanta
tra le sue file degli ottimi mimetizzati, camaleonti che come hai detto
tu, non conoscono neanche i tre gigli?
Fiore, scusami se ti parlo in questi termini, di solito faccio così con
i miei amici, ma non sono e non voglio essere un semplice divulgatore, e
certamente non voglio essere etichettato come immobile, ma penso che in
questo momento il paese fantoccio chiamato italia, stia attraversando un
periodo particolare, e salire su un taxi che ti porta in un punto
sbagliato per il cammino verso l´indipendenza, quando non ti conviene
più, non solo devi scendere ma tornare anche indietro e iniziare tutto
daccapo. La confusione aumenta, ma io continuo ad ammirarti per il tuo
coraggio nel metterti sempre in discussione.
Ti chiedo solo di non dimenticare MAI il nostro obbiettivo principale,
molte volte le discussioni, le divergenze, i comizi, la propaganda
elettorale, e comunque tutta la politica di oggi, porta a distoglierti
da quello che è il motivo della tua discesa in campo, ti trovi con un
fucile in mano, a sparare a persone che ti hanno indicato come nemici,
ma senza sapere il perché.
Ma Marro Fiore ten `e qualità!
Nello Esposito
Il movimento “meridionalista” ha individuato due prospettive politica l’una quella del partito/lista unica, l’altra, quella che voi percorrete di entrismo, nell’MPA. La prima delle due, haimè allettante, la giudico impraticabile. Ci sono problemi di ordine oggettivo e soggettivo. Problemi di ordine oggettivo perché non sussistono condizioni sociali che possano favorire tale iniziativa né un sistema politico che possa premiare tale scelta, anzi entrambe le sono variabili avverse. I problemi di ordine soggettivo sono quelli invece che mi pare segnino l’intero movimento e consistono in fragilità numerica, immaturità organizzativa e inesperienza politica. Ai CDS si riconosca se non altro il merito di aver inserito un’alternativa nel dibattito, saranno poi essi stessi con la loro azione a crearsi da solo il giudizio della gente e della storia. L’idea di “stare nell’MPA” si presenta a mio giudizio praticabile ma difficilissima: se sormonta i problemi oggettivi, nel precedente caso individuati, perché appunto sfrutta una struttura “reale”, già visibile e riconosciuta come l’MPA, non supera invece quelli soggettivi. Saranno i Comitati Due Sicilie in grado di adempiere al compito che gli spetta? Riusciranno a considerarsi e ad agire come corrente interna dell’MPA? Una strada pericolosissima dunque perché può risucchiare speranze, forze e capacità embrionali dissipandole o svendendole nel teatrino della politica nazionale. Quest’è. Non c’entrano, mi si permetta, i duri e puri, i pragmatici, i vecchi e i moderni, i collaborazionisti, i revisionisti e i traditori. Abbandonare i cliché della politica “ufficiale” ci farebbe bene.
Ma il problema di fondo, la questione che si agita spinosa, è un altra. Spesso, trasversalmente ai due campi politici esaminati, ho ascoltato commenti sulla Lega Nord e la sua capacità contrattuale che ne farebbero un modello da imitare. No, non possiamo prendere come modello un partito che è tutto interno alle logiche del sistema che da 150 anni ci tiene al giogo e che è anzi nato non per dividere il Nord ma per sfruttare meglio il Sud. Se, dunque, i Comitati Due Sicilie intendono stare nell’MPA e supportare forze di governo sperando che dal Governo si possa ottenere qualcosa allora siamo sulla cattiva strada. Noi non siamo la Lega, noi abbiamo ragioni ed esigenze separatiste fondate e per esse verremo osteggiati da tutti i Governi: non otterremo nulla se non con la nostra forza contro la loro. Perché l’MPA allora? L’MPA non per sperare di ottenere l’autonomia o chissà quali grandi successi. L’MPA per avere visibilità e risorse per crescere quantitativamente e qualitativamente. Individuare questo nodo centrale probabilmente è l’unico anticorpo che possa essere utile a prevenire degenerazioni e delusioni.
Angelo D’Ambra
Cari amici,
i libri di storia a cui siamo abituati fin da scolari, non sono testi documentali ma romanzi, romanzi mielosi e stucchevoli.
Mille garibaldini alcolizzati che vincono contro 40.000 borbonici?Roba da telenovelas di serie Z.
Un ammasso di coloni male organizzati che vince contro l’armata britannica e conquista l’indipendenza degli Stati Uniti?Mi sembra la peggiore puntata di Beautiful, perchè vinsero grazie all’appoggio economico e militare francese.
Un esercito di contadini guidati da un prete, che con forche e rastrelli battono l’invincibile armata di Napoleone?Come la peggiore puntata dei libri tascabili Harmony.
Va bene che c’era l’aiuto di S.Antonio, ma a dare man forte all’armata della Santa Fede c’erano i battaglioni britannici e russi ed altre truppe straniere.
La resistenza irachena contro gli USA?Finanziata ed armata dall’Iran.
L’armamento dei libanesi che hanno respinto gli israeliani?Bazooka a doppia carica cava di produzione russa, studiata appositamente per sfondare la corazza degli indistruttibili carrarmati ebraici.
L’appoggio ai talebani contro le forze armate occidentali?Lo da l’iran, il Pakistan e la Russia.
Potrei continuare all’infinito ma quanto elencato basta a far comprendere che quando si è invasi e le nostre forze sono numericamente inferiori rispetto al nemico, non rimane che la GUERRIGLIA e l’APPOGGIO DI UNA TERZA PARTE.
Oggi noi abbiamo la possibilità di strappare il romanzo e di scrivere la Storia, quella vera, perchè tanto un giorno quando scriveranno di noi , diranno CHE ABBIAMO VINTO DA SOLI CONTRO TUTTI!
La situazione attuale è molto grave, lo sbarramento elettorale (di mussoliniana memoria) non consente nemmeno di sognare, da questo punto di vista siamo già spacciati.
Per di più l’MPA sta raccogliendo i frutti di ciò che noi abbiamo seminato, e si sta radicando sempre di più nel territorio, riscuotendo un grande successo nella popolazione perchè usa i nostri slogan. Ma questo partito viene votato soprattutto perchè la gente percepisce nel MPA una notevole forza economica che consente infatti a questa formazione di avere una presenza mediatica molto forte.
Il risultato è che se non si prendono delle decisioni adeguate alla situazione, presto scompariremo tutti, scompariranno tutte le realtà meridionaliste che in questi anni si sono create faticosamente uno spazio.
Ci passeranno sopra come un rullo macinatore.
Ed addio Due Sicilie.
Perchè le persone dovrebbero votare noi se c’è già un partito(vero) come l’MPA che si definisce meridionalista ed anti-garibaldino e che ha già delle cariche come la presidenza della regione siciliana(che di per se è un ministero) e diversi tra deputati e senatori?
C’è una speranza però che potrebbe cambiare questa triste sorte, un lumicino nel buio, ovvero occupare una casella nello scacchiere del MPA, anche se questa casella stia all’opposizione, ma nel partito.
Ma per fare ciò dobbiamo essere noi bravissimi, perchè questi interlocutori potrebbero dirci che siamo solo dei pagliacci ed ignorarci senza pietà e credetemi, non c’è frustazione peggiore di questa, significherebbe che abbiamo fallito tutti.
Per questo io lancio l’appello a tutti voi, compatrioti delle Due Sicilie, affinchè siate VOI A SCRIVERE LA VOSTRA STORIA ED A NON LASCIARE MAI PIU’ CHE SIANO GLI ALTRI A SCRIVERLA PER VOI!
Davide Cristaldi
Gentilissimo Fiore Marro sono daccordo con tutti i punti che hai toccato in questo profondo articolo, secondo me Lombardo non era proprio il rappresentante di noi del sud , pur essendo lui stesso un uomo del sud , non l’ho visto con gran fiducia quando teneva loa coda a mister berlus…., sara ‘ il suo cognome , non so… se si fosse chiamato Calabro’ forse avrei un idea diversa.Al di la’ dell’umorismo che non deve mancare mai a chi difende e lotta veramente per far emergere le verità nascoste…..continuiamo cosi .. sicuramente verrà fuori ….il nostro diritto di essere ciò che siamo e non ciò che ci vogliono fare apparire …..viva il Regno delle Due Sicilie mai defunto ma sempre vivo nel mio cuore….
Peppeniello
Come dice Lei, a questo punto, non rimane che un
unica scelta, portare avanti l’obbiettivo con Lombardo. Bene, se questa
è la strada più breve per far sentire la propria voce, mi ha convinto,
darò il mio piccolo contributo all’MPA. Anche se devo ammettere, che
avrei preferito vedere un movimento con lo stemma duosiciliano
interessato in modo assoluto all’ex Regno. Ma giustamente, tutto nella
vita non si può avere. A convincermi è stato principalmente la sua
sorprendente determinazione. Sul video di Fenestrelle, basta saperlo
diffondere. Infatti, appena l’ho saputo, è quel che ho fatto. I
commenti, come si può ben vedere, non sono più isolati. Pur non essendo
riuscito a diffonderlo come avrei voluto (youtube si blocca se si
esagera con l’e-mail), ha dato i suoi frutti. Personalmente conosco
tutti i video presenti su quel sito che fanno riferimento al Regno.
Questo mi era sfuggito. Combatto quotidianamente commentando i video
stessi, confrontandomi con compatrioti e con “stranieri” del nord.
Spesso cadendo in deleteri litigi “virtuali” che servono a ben poco. Ma
fa parte del sistema, non sempre è produttivo porgere l’altra guancia.
Il mio link su youtube è il seguente:
http://it.youtube.
com/user/concertino67
E’ qui che ho cominciato ad approfondire quelli
che erano i miei ideali meridionalisti. In particolar modo, dopo avere
vissuto una breve esperienza di tre anni al nord. Nord, che comunque,
per ragioni di lavoro, frequento da oltre 20 anni.Conosco bene i loro
usi e costumi, pregi, ma soprattutto, difetti. Solo da 5 mesi ho fatto
rientro nel Regno. In settentrione, mi occupavo della gestione di una
attività di famiglia, e come un famoso detto dice: i parenti sono come
le scarpe, più strette sono più male fanno. Di conseguenza, un felice
ritorno.
Non essendo stato alle dipendenze di nessuna azienda dove
magari potevo essere vittima di ritorsioni sul lavoro, mi sono fatto
sentire a dovere con la gente del posto, in quelli che erano le verità
tra nord e sud. Posso dire di essermi fatto rispettare a dovere.
In
Calabria, ho una attività che da oltre un decennio porto avanti, ma che
riaffido a mio fratello, per una ottima oppurtunità presentatasi su
Roma. Infatti, da settembre, mi occuperò della gestione e l’avviamento
di una azienda nella città capitolina. Un impegno che mi terrà lontano
dalla mia Calabria per almeno un annetto. Si tratta di lavoro, e
davanti al lavoro, bisogna piegarsi. Non ho raccontato parte della mia
vita a caso. Ho voluto illustrare i miei particolari impegni, per far
capire, che per un pò di tempo, non posso dedicarmi in modo assiduo per
collaborare. Ma il mio impegno, nonostante la mancanza di tempo, non
mancherà. L’attività che attualmente svolgo (e che da settembre
interromperò per un breve periodo), mi consente di essere a contatto
con una buona fetta di giovani. Sto tentando in tutti i modi di farli
avvicinare alla causa. A dire il vero, siamo in due, io ed un mio
amico, che quanto me, sostiene le ideologie meridionaliste. Nei giovani
trovo molta indeffereza e scarso interesse. A giudicare la sua missiva,
la sua tenecia e determinazione (o forse rabbia) scaturisce anche da
questo fattore. Ma con la sua stessa tenacia, sono convinto di portare
ottimi risultati. Credo che ancora molto bisognerà divulgare. Credo che
il tempo, fino alle prossime elezioni, possa bastare per affluire
maggiore acqua al nostro mulino. Ho stampato diversi testi ed immagini
scaricati da internet, ma voglio andare oltre e proseguire in modo più
efficace. Infatti, al posto dei videoclip e trasmissioni di vario
genere, nello schermo che possiedo nel mio locale, voglio riprodurre,
con un lettore CD, i vari video, relativi al Regno e presenti su
youtube. Mi metterò in contatto con i promotori degli stessi per la
realizzazione di DVD da proiettare. Spero che questo possa avvicinare
persone di ogni ceto sociale. Spero che la divulgazione avvicini più
popolo possibile. Dunque, per primo a lei, chiedo cortesemente, se
possiede dei video particolarmente interessanti che spiegano le verità
storiche sepolte dai vinti, di inviarmeli via e-mail. Per il momento è
questo il contributo che posso dare alla causa. Da Settembre però, lo
potrò fare solo nei ritagli di tempo, quando rientrerò in Calabria per
rivedere la famiglia (ogni 15gg). In futuro, una volta assolti i miei
impegni lavorativi, essendo propietario dei locali dove ho l’attività
in Calabria, si potrebbe promuovere una sede del CDS. Ma per
raccogliere, bisognerà prima fare una buona semina. Poi mi affido a
qualche suo consiglio e al suo personale giudizio di quanto sopra.
Altro non saprei cosa aggiungere, attendo Vs. commenti in merito.
Cordiali saluti.
Bruno Cicciarello – Bovalino (RC)
Sull’ ingresso in partiti politici esistenti, quali essi siano credo che dobbiamo cambiare radicalmente impostazione in modo da ridurre i rischi e massimizzare le opportunità.Nessun partito, da i dipietristi ai lombardiani e’ esente da macchie e da gravi elementi costitutivi che ci possono anche nuocere ma e’ altrettanto vero che altri elementi possono giocare a nostro favoreIo ritengo che la migliore posizione sia che i singoli scelgano pure il partito che nella loro zona puo’ meglio rappresentarli o offrire opportunità di sviluppo per la nostra causa e la nostra organizzazioneL’organizzazione dei comitati pero’ si mantenga fuori e si limiti ad appoggiare tutti gli iscritti che partecipino a tornate elettorali, quali che siano i partiti scelti, limitandosi a dare un giudizio a posteriori in base ai risultati raggiunti e al livello politico dimostrato dai vari candidati.Questo permette a ciascuno di fare la scelta piu’ appropriata e meno sputtanante per se e per gli altriAd esempio, uno di Catania come fa a partecipare alla lista di Lombardo che durante la campagna elettorale regala pasta e altre miserabili regalie alla gente per accaparrarsi il voto, gettando un mare di merda sulla nostra reputazione di Duosiciliani?E’ vero invece che ad Avezzano lo stesso MPA ha presentato gente rispettabile ed ha fatto un’onesta campagna elettorale, nelle sue liste c’e’ stato Pasquale Casale, una figura storica della nostra controstoria, persona rispettabilissima e molto capace.A Pescara invece, sempre nella stessa regione, il partito con piu’ opportunita’ e’ quello di Di Pietro, l’ unica opposizione reale al banditismo politico di destra e sinistra.Infine non dimentichiamo che sarebbero da preferire a tutti i partiti nazionali quelli di stretta osservanza duosiciliana, i vari partiti del Sud e le altre liste duosicilianiste che si sono recentemente confederate.Scegliamo altri partiti solo nei casi in cui quelli duosicilianisti non siano praticabili nella nostra zona saluti
giulio larosa
Lombardo si Lombardo no, è dilemma devastante per chi come me vorrebbe la formazione di un vero movimento autonomista per i territori delle ex Due Sicilie. Questo dilemma indica perfettamente le condizioni in cui vessiamo. Un napoletano come me non può votare Lombardo, che all’interno delle proprie fila inserisce tranquillamente un Vincenzo Scotti, tra i peggiori ex sindaco di Napoli, dopo Iervolino. Ho troppe lune alle mie spalle per non sapere chi è costui. E noi dovremmo credere nelle possibilità offerteci da personaggi come questo, per il riscatto della nostra terra?
http://candidonews.wordpress.com/2008/05/16/il-nuovo-che-avanza-il-ritorno-di-scotti/
Che questi furbacchioni, tutti ex-democristiani come Lombardo, stiano fondando una qualcosa di apparentemente convincente ed utile alla nostra causa, mi fa più che mai convincere del peso enorme che le nostre argomentazioni, rivendicazioni e coscienza storica hanno ed avranno in un futuro panorama sud peninsulare. Sono animali politici troppo scaltri per non tenerne conto.
Io apprezzo molto il dinamismo di Fiore Marro e lo ringrazio apertamente per il suo impegno e coraggio. Sono d’accordo con lui per lo spirito e metodo del come approcciare alla politica italiana. Ma intanto mettiamo da parte il celodurismo che con gli ex-duosiciliani c’entra come cavoli a merenda. Il celodurismo è un fattore di appartenenza tipicamente da politica barbarica, da mito nordico della gestione e difesa del territorio. Noi siamo troppo complessi e frantumati, sofisticati, poco avvezzi alla semplificazione, è questo forse il nostro più grande problema. Magari fossimo celoduristi.
Comprendo e apprezzo lo sforzo titanico di Fiore nel trovare una via politica di sbocco alla pesantissima e frammentata situazione della galassia identitaria Napolitana.
Parlo, cosciente di essere uno che interviene in modo discontinuo, facendolo a distanza, dall’estero, non dedicando quell’impegno che Fiore ed altri danno quotidianamente e con grande dedizione alla nostra causa.
Ma ho paura si stiano perdendo i punti fondamentali. Mi chiedo, possibile che non ci si ponga mai chiaramente la problematica politica e non semplicemente storica, relativa l’identità siciliana rispetto alla “Napoletania” o ex-Due Sicilie continentale? Io credo che l’Autonomismo Siciliano abbia un’assetto molto tradizionale, di lunga tradizione, che permette ad alcuni ex-democristiani di fondare un nuovo partito dichiaratamente autonomista e cattolico. Questo automaticamente non vuol dire che abbiamo a nostra disposizione un movimento per l’autonomia di tutto il Sud.
La Sicilia ha altri equilibri e poco c’entrano con la “Napolitania”, con il continente. La storia parla chiaro e sono tantissimi i nodi ancora da sciogliere. Lombardo fa il suo gioco quando parla genericamente delle sorti del Sud, ma è sempre alla Sicilia che pensa in chiave neo-federalista. Ha bisogno di numeri diversi per aumentare il suo peso politico, schiacciato com’è dalla Lega Nord e da Berlusconi.
Un altro punto importante è dato dal fatto che nessun movimento, neanche il Comitato Due Sicilie, e la denominazione Due Sicilie dovrebbe farlo scattare in automatico, si preoccupino di ridefinire la mappa delle autonomie o ancora più chiaramente degli indipendentismi in Italia, al di la del fatto che all’interno del Comitato Due Sicilie ci sia la maggioranza che non è per la secessione o l’indipendenza che dir si voglia. Io da un pò lo sono sempre più convintamente, ma per mio modesto calcolo e non certo per celodurismo o per mia frustrazione personale. La mia vita fortunatamente ha altri equilibri.
Ad esempio se andiamo alla pagina:
http://it.wikipedia.org/wiki/Indipendentismo
vedremo che di tutti i movimenti indipendentisti la Sicilia è l’unica realtà autonomista del Sud Italia.
Mi direte che bella scoperta, lo abbiamo studiato fin anche a scuola che la Sicilia ha uno statuto regionale autonomista. Si ma questa è la mappa degli indipendentisti. Abbiamo fin anche la Liguria con il M.I.L. la terra dei Mille e dello scoglio di Quarto.
Finchè non ci sarà un movimento che dichiarerà la propria volontà di indipendenza della Napolitania o Sud Italia peninsulare o continentale, distintamente dalla Sicilia autonomista, non saranno comprensibili le vocazioni di alcun movimento, specie se cerca alleanze politiche sul territorio.
Turandosi il naso con molto catrame è possibile allearsi anche con Scotti o con chi si vuole, ma se non si dichiarano i fondamentali obiettivi del Movimento o Comitato, non credo si faccia un buon lavoro, anzi si contribuisce a creare confusione e poca credibilità nella base e scetticismo ed ilarità in quelli che dovranno essere in futuro nuovi elettori.
Insisto, il messaggio sugli intenti deve essere chiaro ed inquivocabile: l’indipendenza della “Napolitania” o chiamatela come vi pare. E’ necessario. Sui tempi e modi si vedrà.
Corroma Neapolis alias Lumiere
Scrivo in risposta alla lettera di Lumiere.
D’accordo su tutto, ma su un punto del suo ragionamento è doveroso fare una ferma obiezione, perchè altrimenti si rischia di sbagliare strada e ciò sarebbe un grave danno per la causa duosiciliana il cui percorso di per se è delicato.
Fino ad oggi ci siamo lamentati dei leghisti che si sono inventati la “Padania”, una nazione che non è mai esistita nelle cartine geografiche e noi ci mettiamo a fare la “Napolitania”?
Oltretutto si sta dando eccessivamente credito a dei movimenti cosiddetti indipendentisti che oltre al folklore non sono mai andati. “Movimenti”, che non riescono nemmeno a raccogliere le firme, perchè la gente quando li vede passa dall’altra parte della strada.
Purtroppo alcuni ancora non hanno realizzato che se non si ricrea quell’ ideale di nazione che esiste dal 1139 e che ha le proprie frontiere a Lampedusa e sul Tronto non ci risolleveremo mai, nè la Sicilia nè il resto del Sud Continentale, tutto il resto è Padania…
Ve lo dice un siciliano.
Davide Cristaldi