Reperti storici archivio Poli
Comitati Due Sicilie Puglia : Cosimo de Gioia a Molfetta incontra Peppino Poli
Molfetta (Bari) 9 agosto 2021
di Cosimo de Gioia
“Il borbonismo? È una risorsa. Non è stato mai archiviato perché non è conveniente per le nuove istituzioni le quali, relazionandosi necessariamente, traggono liceità formulando un giudizio mitologico negativo. Sostanzialmente, però, non poche istituzioni divengono rispettose in ossequio alla vera storia e alla loro stessa identità.”
Anche la battaglia tra borbonici ed antiborbonici non si è mai conclusa, oggi si combatte con un’arma molto raffinata: la penna.
A Molfetta vi è stata l’inaugurazione della statua dello scienziato settecentesco Giuseppe Saverio Poli (Molfetta 1746, Napoli 1825) figura del Regno di Napoli di grande prestigio nel mondo, voluta e finanziata dal suo omonimo discendente, il nobile don Peppino Poli, manager aziendalista in pensione.
All’evento sono intervenute le Autorità Civili rappresentate dal Sindaco Tommaso Minervini e le Autorità Militari rappresentate dal Comandante provinciale dei Carabinieri di Bari Colonnello Francesco De Marchis, dagli allievi della Scuola Militare Nunziatella Martina Catuogno e Antonio Schiralli autorizzati dal comandante Colonnello Ermanno Lustrino e dai Membri dell’Associazione ex Allievi Nunziatella Giuseppe Catenacci, presidente onorario, e Giuseppe Izzo, presidente.
In molti sono corsi alle penne: “Il Poli è stato un grande collezionista di conchiglie …”.
Queste mi sono sembrate penne deboli, filo-istituzionali; dunque sono intervenuto sul giornale cittadino L’Altra Molfetta, sostenendo (con fonti alla mano) che il Poli è stato protagonista della rivoluzione scientifica, in materia di fisica sperimentale, e della rivoluzione industriale per i rapporti con James Watt, determinanti per lo sviluppo del motore a vapore.
È stato così che il dott. Poli, compiaciuto dei miei articoli, ha provato a contattarmi.
L’occasione è stata molto lieta per portare all’amico della Casa Reale, i saluti del Presidente Fiore Marro ed anche per accompagnare il compatriota Don Luciano Rotolo col suo ‘team’ di ministranti (tre ottimi studenti del liceo classico), in visita presso la casa-museo Poli.
È stato bello raccogliere le espressioni di felicità del dott. Poli in piena sintonia con le nostre. Il rappresentante della grande famiglia borbonica molfettese ricambia calorosamente i saluti al Presidente Fiore Marro e a tutti gli aderenti dei Comitati delle Due Sicilie.
La visita alla sua abitazione, una casa-museo frequentata dalle maggiori personalità della cultura (ricordiamo le visite di Carlo e Camilla di Borbone, di Riccardo Muti, di Vittorio Sgarbi), è stata un’esperienza favolosa: opere pittoriche che ritraggono re e personalità del periodo borbonico, porcellane, fotografie e documenti storici originali.
Per ricambiare la gentilezza del dott. Poli abbiamo donato alcuni libri: “Discorsi Duosiciliani di Don Massimo Cuofano” scritto con contributi di Fiore Marro e Luciano Rotolo; “Francesco II di Borbone delle Due Sicilie, un re da condannare o da riscoprire?” e “Il sussurro delle pietre, la singolare protesta dei fratelli Luigi e Saverio Lorusso” di Luciano Rotolo, editi da Viverein.
Nell’edificante colloquio, sono state poste le basi per le attività dell’imminente futuro.
Don Luciano, entusiasta della città di Molfetta, ha espresso l’intenzione di organizzare la manifestazione della benedizione delle Bandiere, presso la Basilica della Madonna dei Martiri di Molfetta. Inoltre, prima della partenza della Bandiera benedetta verso Gaeta, dove ogni anno viene issata in occasione del convegno nazionale, il glorioso Vessillo sosterà presso la nobile Casa Poli, luogo borbonico che il nuovo corso della storia ha lasciato rispettosamente indenne.
Affinché tutto ciò si avveri, unitamente ad altre iniziative pianificate e da pianificare, noi dei Comitati pugliesi, forti anche del nuovo coordinamento regionale del Dott. Nestore Spadone, esprimeremo tutto l’impegno e l’entusiasmo che sarà necessario.
Cosimo de Gioia, CDS Molfetta, Referente per la Terra di Bari