Era il 4 giugno del 2004 quando, di Romina del Gaudio, si persero le tracce. Era uscita dalla sua abitazione dei Camaldoli, per cercare di stipulare qualche contratto telefonico nella cittAi?? di Aversa. Un lavoro precario, quello della vendita porta a porta di contratti telefonici ma non cai??i??era altro e Romina voleva rendersi indipendente guadagnando qualche soldino per proprio conto, mettendo alla prova anche se stessa e la sua capacitAi?? di comunicare. Dopo il veloce caffA? preso con i colleghi di lavoro, intorno alle 10.30 in un bar della centralissima Piazza Municipio nella cittAi?? normanna, ciascuno prese la strada verso la zona assegnata, dandosi appuntamento alle 14, per pranzare tutti insieme. Nel cuore e nei ricordi della madre resteranno per sempre scolpiti quegli ultimi momenti vissuti insieme alla giovane figlia, in quel maledetto 4 giugno del 2004, giorno in cui la ragazza svanAi?? nel nulla. Fu una telefonata anonima registrata dal nastro del 112 della caserma dei Carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, a permettere il ritrovamento di un cadavere in avanzato stato di decomposizione, nel boschetto antistante la Reggia di Carditello a San Tammaro. Era il 21 luglio del 2004. CiA? che apparve agli occhi dei militari fu un vero e proprio scempio. Il corpo dilaniato di una donna giaceva intrecciato ai rovi, riverso seminudo. Le braccia erano serrate al petto, in un ultimo disperato tentativo di proteggere il suo corpo, barbaramente violato, anche dopo lai??i??agonia del trapasso. I successivi accertamenti, stabilirono che si trattava dei poveri resti di Romina Del Gaudio. Ma stabilirono anche che la ragazza era stata a lungo selvaggiamente torturata, poi violentata, poi accoltellata e poi finita con una revolverata calibro 22 alla testa. A nove anni di distanza la giovane e bella Romina, emblema della piA? brutale delle violenze su una donna, attende ancora giustizia. ai???Domani deporremo un semplice fascio di mimose perchAi?? il ricordo non muoia ai??i?? spiega Fiore Marro presidente dei ai???Comitati delle Due Sicilieai??i??, organizzatore dellai??i??evento -. Quando insieme a Tommaso Cestrone, il guardiano del Real Sito, pensammo di edificare questa piccola lapide, volevamo che di lei non si spegnesse mai il ricordo e che la sua terribile storia, fungesse da costante monito contro la violenza in generale e contro le donne e i piA? deboli, in particolare. Siamo felici di aver domani con noi lai??i??Unicef di Caserta, dellai??i??associazione ai???Le Stelleai??i?? e del centro antiviolenza ai???Noi Voci di Donneai??i??, perchAi?? A? da Romina, donna del Sud, che parte la nostra battaglia contro questa manifestazione della peggiore barbarie umana.ai??? VenerdAi?? otto marzo quindi, lai??i??appuntamento A? alle quattro del pomeriggio alle porte del Real Sito di Carditello, per celebrare, tutti insieme, la memoria di Romina Del Gaudio, simbolo di ciA? che una donna non dovrebbe mai subire.
San Tammaro 7.03.2013
Nando Cimino