Da stamani A? partita su alcuni principali quotidiani la campagna di recupero di Napoli, sotto la discutibile domanda”monnezza a chi?” Nel testo leggiamo “Napoli A? un luogo unico al mondo”, “Se vieni adesso trovi quello che non ti fanno vedere”, “il calore degli abitanti”, musei che testimoniano tutte le epoche“.e cosAi?? via. Dovremmo essere fieri e felici?. Non credo proprio!
Ancora una volta si cerca di risollevare Napoli,incantevole nei suoi scenari, ma vittima di continue violenze,parlando delle sue bellezze e non delle soluzioni da adottare per i suoi problemi; si parla di Napoli e non dei Napoletani. Ancora una volta di piA? appare ,come disse qualche letterato “un paradiso abitato da diavoli”.
PerchA? la bellezza di Napoli non necessitAi?? di celebrazioni. Se si vuole recuperare la sua immagine uscita distrutta dagli ultimi eventi, non A? necessario esaltare le sue bellezze, che tutti conoscono, ma educare i diavoli ad amarla. Ci sono cittAi?? brutte ,a volte orrende, ma che nella percezione collettiva sono ritenute delle oasi di rispetto del prossimo,di ordine e di convivenza civile:Non hanno o” sole e o” mare, ma si farebbe a gara per abitarle. Anzi credo che quando la gente legga questa campagna
disprezzerAi?? ancora di piA? i Napoletani che dimostrano nei fatti di non amarla. Le speculazioni politiche,le connivenze delinquenziali contano poco per chi non le soffre quotidianamente. E a gran parte di chi ci vive resta solo 1 possibilitAi?? :dimostrare nei comportamenti di non essere diavoli.
Sforziamoci di cambiare ,anche ricollegandoci ad un glorioso passato di storia e di civiltAi??.
Riccardo Russo
rn
p.s.
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La campagna (di cui sarebbe interessante conoscere il costo) A? stata finanziata anche con ricorso a fondi europei, che a mio parere avrebbero avuto maggiore utilitAi?? se destinati alle aziende casearie turistiche ,vinicole che stanno ancora una volta soffrendo .