Prendo spunto dalla eccellente quanto devastante lettera di Padre Alex Zanotelli: Napoli – Korogocho del 19 luglio 08 pubblicata nel Blog di Grillo.
http://www.beppegrillo.it/2008/07/napoli_korogoch.html#comments
E di Grillo queste parole che mi sento di sottoscrivere totalmente:
“Il business dell’emergenza A? il futuro della Campania, l’assicurazione sulla vita della politica inquinata. L’emergenza giustifica i mezzi e il fine sono sempre i soldi”.
Sempre piA? chiaramente si sta delineando un piano per determinare una zona d’Italia, in particolare una regione, la Campania, come principale capro espiatorio di una politica mondialista fondata sul colonialismo, l’ingiustizia ed il business corsaro. Salviamo l’unitAi?? d’Italia, quindi distruggiamo Napoli.
Napoli, nella propaganda nazionale, A? oggi piA? che mai il simbolo di una condizione specifica che ammorba la “civiltAi?? occidentale” e quindi l’Italia tutta, da Nord a Sud. Oggi, dice Berlusconi, “Napoli A? ritornata in Occidente”. Evviva la Napoli dei … miracoli o piA? correttamente il Berlusconi dei miracoli.
Quindi Napoli propagandisticamente sempre da soccorrere e che mai potrebbe camminare sulle proprie gambe.
Napoli nella sostanza A? massonicamente ancora da abbattere, con una politica aggressiva e clientelare, che demotivi e isoli definitivamente l’antica capitale da qualsiasi sogno di riscatto e dignitAi??. Napoli, nel futuro e rinnovato piano, dovrAi?? determinare una tale vergogna e confusione che anche gli stessi napoletani dovranno definitivamente odiarla e ripudiarla.
Il Sud Italia e l’Italia tutta dovranno vergognarsene in nome di una “rinnovata unitAi?? d’Italia”.
Tutte le voci dissidenti, provenienti da Napoli dovranno demotivarsi o sparire. L’antico simbolo di riscatto delle colonie meridionali deve morire, nuovamente, ogni giorno. Motivo in piA? per fare come sempre un pA? di quattrini.
Oggi, indirizzata l’emergenza rifiuti verso un traborbante business degli inceneritori, ben quattro, cosAi?? da non poter mai avviare seriamente la differenziata, come solo in Campania A? stato possibile fare nelle zone piA? strategiche della regione per sola volontAi?? delle amministrazioni, si sarAi?? costretti a far andare a pieno regime inceneritori che solo con rifiuti provenienti da altre regioni potranno funzionare, con quei rifiuti che altre regioni per legge non potranno bruciare o stoccare. In Campania, grazie anche e soprattutto all’ultimo governo Prodi, si puA?.
Per questo vorrei ricordare che Berlusconi ha appena aperto un’altra emergenza, “l’emergenza scavi di Pompei”. Il sito archeologico-artistico tra i piA? visitati in Italia, bellissimo ed unico, inutile dirlo di immenso valore culturale, viene ora preso di mira per uso “politico”.
Sono troppi i visitatori del sito archeologico per poter tollerare che sia gestito com’A? ora, in una realtAi??, come vogliono definitivamente farci credere, “completamente da assistere ed incapace di amministrarsi civilmente.
Nuova emergenza quindi, pena la catastrofe di tutta Italia. E nuove deroghe di legge per Napoli.
La normale manutenzione e restauro del sito, tra l’altro non cosAi?? disastrato come lo hanno dipinto, basterebbe con giusta spesa a renderlo perfettamente all’altezza della situazione. Sarebbe bastato negli ultimi anni, l’evitare quei tagli che lo hanno reso, non cosAi?? gravemente come dicono, sotto tono.
Ma pare non sia sufficiente, ci si A? accaniti anche verso le “poco occidentali bancarelle” che disturbano l’ingresso all’antica cittAi??. Si A? quindi deciso da Milano e Roma come fare. Berlusconi, dopo aver chiesto scusa alla Fibe per il fastidio procuratole dalla magistratura nella costruzione dell’inceneritore napoletano, apre un nuovo fronte emergenziale. Pompei!
Dio salvi Pompei! Vuoi vedere che li dove non A? riuscito il Vesuvio …
Sono terrorizzato al pensiero di cosa vorranno fare per gli scavi, che non hanno certo bisogno di emergenze, ma di ordinaria manutenzione e ricerca.
“Si ha la sensazione che si stia organizzando un patto tra tutti i principali politici dell’arco parlamentare e di tutt’Italia, dico tutta, nell’isolare stabilmente Napoli e provincia in una condizione da crollo perenne nell’ “ultimo mondo sempre possibile”. Non A? piA? tollerabile.
Corroma Neapolis alias Lumiere