Avevamo promesso la nostra presenza, alle due mamme vulcaniche venute al congresso Mpa, avevamo comunque lai??i??esigenza di andare, Fabrizio Sorrentino ci ha tartassati finchAi?? non gli abbiamo detto di si, abbiamo quindi toccato con mano, rendendoci conto dei danni subiti dal territorio e scorto lo stato di disagio ma pure di forte dignitAi?? della nostra gente di Terzigno e di Boscoreale.
Si era deciso di non portare simboli duosiciliani, per non strumentalizzare la situazione, quello di Terzigno A? un vero Trouble, lai??i??unico compito possibile era stare accanto a loro per qualche lasso di tempo, solidarizzare, sostenere, farsi vedere da loro, per fargli capire che non sono soli, in questa battaglia per la vita,ma in veritAi?? sia io che i miei compagni di ventura eravamo muniti di vessilli borbonici, ma che poi sono rimasti ben riparati nelle nostre tasche.
Avevamo deciso di andare domenica mattina, ma la sera prima una telefonata di Nando DicA?, ci invitava ad evitare azioni slegate, loro di Insorgenza ed altri gruppi si radunano a Castellammare di Stabia attorno alle ore 17, decidiamo di partecipare ed unirci a loro.
Lungo la strada noto, con disagio e molto disappunto, alberi abbattuti, poi lenzuola con sopra scritto frasi di protesta, che dal bianco candido originale si sono trasformate in colore cammello.
Ma la condizione che sia i giornali, che le televisioni che alcuni ai???comunicatori telematiciai??? dipingono da alcuni giorni, strillando e sbraitando ai quattro venti, violenze, oltraggi e altre menate simili, non A? parsa cosAi?? come la raccontano.
Al primo rifugio, ci viene incontro un signore molto anziano che ci porge un foglio di poesie, pensieri, parole dolci e dure, ben messe assieme.
Proseguiamo a piedi fino alla famosa Rotonda di Terzigno, arriviamo al posto di blocco, i poliziotti del presidio si aprono in due fronti per farci passare, nessun fermo, nessun controllo, solo sguardi furtivi.
Arriviamo al centro della Rotonda, lai??i??odore della munnezza pervade tutta la spianata, la gente ci guarda con simpatia, una signora ci chiede: noto in lei e negli astanti unai??i??occhiata mista tra ringraziamento e commozione .
Fabrizio incontra una delle due signore conosciute il giorno prima, anche la donna in questione ringrazia con molta felicitAi??, Costantino si aggira tra la folla, macchina fotografica in mano, sono sue le foto che possiamo trasmettervi, la Nappa va via per prima.
Rimaniamo fermi, in piedi per lungo tempo, ascoltiamo le motivazione della gente, raccontano di un desiderio di semplice vita tranquilla, per sA? e per i loro figli, al solito tra queste persone che sono lAi?? a manifestare solo per la salvaguardia ambientale e territoriale, si scorge qualche sciacallo politico per strumentalizzare la situazione, qualche saputello in cerca di gloria, rimangono comunque ignorati dai piA?, il problema della gente di Terzigno A? vivere senza il timore di contagi, nullai??i??altro ai??i??
Poi arriva una colonna di autoblindati, camionette e furgoni di polizia, la gente risponde con pernacchie eduardiane, applausi di scherno, gesti da caserma, nessuna violenza, da parte nostra ed anche da parte delle forze dellai??i??ordine.
Lo scherno A? comunque lai??i??arma dei ai???nostriai???, come al solito, sono fiero che sia questo e non violenza e armi, ad un tratto mi hanno ricordato, i soldati borbonici a Gaeta, che alle bombe che facevano cilecca dei piemontesi, rispondevano con fischi e pernacchie, visto che le armi a loro disposizione erano scarse e poco potenti.
Si fa tardi, lasciamo il posto con rammarico, torneremo.
Fiore Marro