I CDS alla commemorazione della caduta delle Due Sicilie
Fiore Marro interviene alla tre giorni di Gaeta
Barletta 24 3 2024
Si è appena conclusa la tre giorni del convegno commemorativo dell’ultima eroica resistenza della città di Gaeta, la cui disfatta determinò la caduta del Regno delle Due Sicilie nel 1861.
Anche quest’anno il Movimento Neoborbonico tra i numerosi e qualificati conferenzieri e autori, ha riservato una ospitata particolare al presidente dei Comitati delle Due Sicilie Fiore Marro.
I CDS anche questa volta hanno manifestato attraverso la presenza di alcuni suoi esponenti di spicco, la loro vicinanza all’organizzazione dell’evento identitario, oltre la mia di presenza, c’è da sottolineare quella dell’abruzzese Franco De Angelis consigliere nazionale dei Comitati, Giuseppe Serino delegato CDS Benevento e provincia, Umberto Perlingieri CDS Roma, mentre il presidente nazionale Fiore Marro è arrivato in compagnia di Carmine Posillipo responsabile Comitati Due Sicilie per la Campania.
L’intervento del presidente è seguito ad una performance di artisti che hanno intonato canti tradizionalisti entusiasmando e commuovendo l’uditorio.
«Ci si commuove per aver ascoltato una canzone dedicata ai briganti perché Gaeta ispira queste sensazioni». Ha così incominciato Fiore Marro nella sua introduzione, aggiungendo: «Sono del parere che anche l’ultimo di voi che sventolerà la bandiera gigliata, permetterà alle Due Sicilie di vivere, evitando l’annientamento così come voluto, invece, dagli italiani, dai piemontesi e piemontardi negli ultimi centosessant’anni.
Quindi è commovente essere qui con voi; vorrei abbracciarvi per farvi sapere che in questa lotta impari, apparentemente quasi inutile, ancora oggi ci ritroviamo dinanzi a situazioni che risvegliano quei sopiti spiriti nell’anima di noi duosiciliani».
Marro si è poi soffermato sulle attività dei Comitati con riferimento all’ultimo congresso tenutosi a Caserta col cantante identitario Giuseppe Povia.
Ha accennato ad un contatto con un’associazione italo-ungherese che sta creando un rapporto col governo ungherese: «Insieme abbiamo tracciato una linea profonda ma abbiamo scelto di escludere la politica. Mi sono rivolto a due carissime persone: Davide Brandi e il professore Salvatore Musumeci alle quali ho chiesto di scrivere una lettera in napoletano e in siciliano. Dunque abbiamo presentato al governo ungherese la supplica affinché venga chiesto alle istituzioni europee la salvaguardia di queste due lingue, che non sono “dialetti” bensì “lingue”. L’iter è partito e credo che questa sia una buona iniziativa dal punto di vista culturale».
Il discorso del presidente Marro si è concluso ricordando un evento che si terrà il 7 aprile prossimo a Molfetta (Bari) a cura dei referenti pugliesi dei Comitati delle Due Sicilie ed anche delle associazioni “Eredi della Storia”, “A.N.M.I.G.”, “Libero Sud”, col patrocinio del Comune di Molfetta, per ricordare la figura dello scienziato fisico e naturalista Giuseppe Saverio Poli (Molfetta 1746 – Napoli 1825).
Dopo i saluti e i ringraziamenti istituzionali, Marro ha pronunciato a gran voce il motto: «Due Sicilie vivat» accompagnato dal plauso del nutrito uditorio.
Cosimo de Gioia, consigliere nazionale CDS