Caserta 22 novembre 2014Ai??
di Fiore Marro
CiA? che mi ha inorgoglito tra le tante altre cose di ieri sera, venerdAi?? 21 novembre, A? stata la presentazione che Gennaro de Crescenzo ha fatto di me al Principe: ai???Altezza, Le voglio presentare Fiore Marro, che A? il presidente dei Comitati Due Sicilie.ai??? Lo sguardo del Principe si A? illuminato come per incanto, il capo del Movimento Neoborbonico ha proseguito la sua presentazione indicando le azioni che i CDS durante lai??i??anno svolgono: ai???Principe, loro sono quelli che fanno Fenestrelle e anche Mongiana.ai??? Non ho dato tempo al caro Gennaro, e ho proseguito io stesso: ai???Ma non solo Altezza, noi facciamo anche Pontelandolfo, ci battiamo per Carditello, da qualche tempo anche in Abruzzo facciamo una tre giorni dedicata alle Due Sicilie, ogni 27 dicembre a Caserta facciamo una messa in onore di Francesco II oramai diventata tradizione; Sua sorella A? stata al nostro fianco in occasione dellai??i??inaugurazione della piazza dedicata al Suo antenato il Re Francesco II a Castel San Giorgio; a proposito Principe, colgo lai??i??occasione per invitarLa ad essere presente anche nelle province napolitane, la Calabria, gli Abruzzi e le Puglie aspettano una Sua visita.ai???
Il Principe dal canto suo mi ha risposto che avrebbe fatto di tutto per partecipare a questi incontri e che ha felicemente scoperto che anche in quei luoghi cai??i??A? ancora tanto amore verso la famiglia dei Borbone Due Sicilie. In quel breve lasso di tempo in cui abbiamo scambiato opinioni e idee, e mentre de Crescenzo e il Principe si complimentavano per le attivitAi?? svolte dal mio movimento, il mio pensiero era rivolto a quei collaboratori, amici fraterni, che il buon Dio mi ha fatto trovare lungo la strada attorno al progetto dei CDS. Ho pensato al compianto Nicola dai??i??Auria, a Giuseppe Simonetta lontano per obblighi di lavoro, ho pensato al fedelissimo Saro Messina, alla mia compagna inseparabile Chiara Foti, ad Alfredo Cafiero, a Erminio de Biase, a Luca Longo, a Vincenzo Tortorella, a Luciano Troiano, a Cosimo de Gioia e ai tanti altri amici che hanno dato a me lai??i??opportunitAi?? di poter vantare la leadership del movimento dei CDS. La serata non poteva che essere di buon auspicio, anche perchA? il mio incontro era sotto la protezione della Chiesa, vista la presenza fraterna del caro Don Massimo Cuofano accompagnato da Don Luciano Rotolo e da Francesco dello Spirito Santo. Insomma anche io comeAi?? Ferdinando II di Borbone mi sentivo protetto dallai??i??acqua di mare di Napoli e dallai??i??acqua santa di questi rappresentati borbonici del Vaticano.
Un ringraziamento fraterno a chi ha fatto in modo che questa serata potesse risultare cosAi?? piacevole e propositiva, il il carissimo amico, Prof. Gennaro de Crescenzo.
Eai??i?? strana la sensazione che si prova dinanzi al rappresentante della storia cui sento di appartenere, sarebbe difficile da raccontare ai miei amici e ai miei parenti socialisti, perchA? si provi tanta emozione e tanto affetto per una persona che non si conosce; eppure le emozioni che ho provato stringendo la mano allai??i??erede al trono delle Due Sicilie, mi hanno fatto vivere uno di quei momenti che a parole non A? possibile spiegare.
Incontri come quello avvenuto ieri presso il locale Archivio Storico sito in Via Morghen, non sono certo un punto dai??i??arrivo per me e per gli esponenti CDS. Lai??i??incontro con Carlo di Borbone rimane un momento di emozioni e di presa di coscienza dei propri obiettivi. Mi auguro che i miei inviti e le promesse del Principe non rimangano solo parole di circostanze e che invece quanto prima, il capo di casa reale dei Borbone Due Sicilie sia presente alle nostre manifestazioni.
Si A? vissuta una splendida serata di novembre in una cornice fantastica qualai??i??A? ogni angolo di Napoli, la mia ai???prima voltaai??? al cospetto di Sua MaestAi??. Neanche il miglior pittore avrebbe potuto disegnare un momento cosAi?? magico.
Forza e onore.
Fiore Marro presidente nazionale CDS
2 Comments
Caro Fiore. Finalmente leggo un tuo pensiero in merito alla legittima aspirazione del popolo napoletano di ritornare alla storica dinastia Borbone. Solo con questa soluzione si potrà ricostruire lo spirito d’indipendenza, ossia confermando una tradizione che manca nelle istituzioni repubblicane. Lontano dai partiti, cosiddetti del sud o altre soluzioni dettate da infiniti gruppi e simboli che si identificano nella lotta duosiciliana, questa è l’unica chiave del nostro successo. Si continui su questa strada. FRANCO SACCONE
ho letto, Fiore, dell’emozione del tuo incontro… come San Paolo sulla via di Damasco… ci voleva!
Tanto impegno non si può sciupare alla ricerca di strade non si sa quali… è la tradizione la scia maestra, e chi per Napoli e la Sicilia può rappresentarla se non il capo della real casa, il Principe Carlo?… non c’è alternativa per la rinascita del mezzogiorno che riprendere il filo della propria tradizione, interrotto bruscamente e proditoriamente nel 1860-61 e imbastarditosi da allora nella scia falsamente pupulista della repubblica del novecento…
La tradizione è il perno unificante e veramente democratico, perchè si dà il caso che gli stati dove questo è rappresentato da una dinastia la democrazia è reale e non di facciata, il popolo non si disperde in inutili fazioni ma si aggrega nei parlamenti per risolvere in maniera concreta le difficoltà della vita che la modernità anzichè semplificare sembra rendere più complesse.
Mi rallegro con te dell’incontro illuminante e spero che ti corrobori nella tua azione politica futura verso i cambiamenti che anche da voi sono necessari e sempre più impellenti.
Con viva cordialità.
caterina ossi.