Da tante parti volono voci sul patto tra Roma e le regioni del nord a danno delle aree meridionali del Paese.
Premetto che le decisioni vengono prese dai rappresentanti politici che avete e che idolatrate di continuo sulle pagine dei social e al bar, ma questo è un altro discorso, lasciamo stare.
Tanti protendono a far attivare addizionali regionali sulle imprese che hanno sede al nord, e questa sarebbe una catastrofe epocale, quelle imprese tartassate potrebbero decidere di allontanarsi dal sud per cercare “paradisi fiscali” dove poter aprire nuovi stabilimenti.
Cosa fare allora?
In primo luogo ridurre al minimo o addirittura togliere le addizionali regionali per favorire l’inserimento di nuove realtà industriali che pur di mantenere il marchio “Made in Italy” sacrificherebbero un po di soldi per costruire nuovi insediamenti assumendo personale locale, in tal modo si avrebbe più denaro circolante e si eviterebbe la diaspora di cervelli e braccia.
Quel denaro, nel caso che l’offerta sia allettante, potrebbe essere reinvestito in loco per far sviluppare l’agricoltura e i prodotti locali (altri posti di lavoro), migliorare l’offerta turistica per accogliere un numero sempre maggiore di visitatori nei siti più belli del mondo che ci circondano (altri posti di lavoro tra aziende ricettive e di produzione di eccellenze agroalimentari).
Siccome però a dirlo è un idealista incompetente questo pensiero resterà solo nella mia mente e magari in tanti mi derideranno,
onestamente …. ME NE FREGO.
Vincenzo Tortorella (CDS Terre di San Marco)
2 Comments
Di ricette forse ritenute banali perché semplici,come questa,ce ne sono tante,e probabilmente sortirebbero effetti positivi. Ma, credo, che condizione essenziale sia la competenza e la “buona fede”dei governanti,sempre più impegnati a difendere il proprio scranno,infischiandosene delle esigenze di noi italiani. Ricordo semplicemente quante aziende hanno usufruito di facilitazioni e regali statali per costruire aziende al sud,per poi abbandonarle e lasciare che diventassero cattedrali nel deserto.
Non era mia presunzione proporre ricette, se ne avevo intenzioni mi lanciavo nelle arti della politica. Il vero intento era di dare risposte semplici a chi vede il futuro completamente nero ma il nero non esiste, esistono invece infinite sfumature di grigio che vanno dalla più chiara fino a giungere a quella più scura come infinite sono le strade da intraprendere e dovrà essere la base a sceglierle senza aspettare la manna dal cielo se vogliamo sopravvivere.