Come è andata a finire la vertenza ex Whirlpool di Napoli
Di Carmine Posillipo
Marcianise 11 maggio 2023
Cosa ne è stato dei lavoratori letteralmente buttati in mezzo alla strada dalla ex Whirlpool di Napoli.
Passato il clamore mediatico, delle proteste e delle occupazioni stradali, l’impegno delle parti sociali ha dato i suoi frutti, consentendo, a seguito di lunghe e delicate trattative, la ricollocazione del sito industriale con conseguente riassorbimento dei lavoratori licenziati.
A seguito del licenziamento dei 347 dipendenti del sito di via Argine i lavoratori misero in campo ogni forma di lotta. Dall’occupazione del sito, alle occupazione stradali, nonché, manifestazioni, cortei e presidi, che hanno visto teatro di lotta anche la capitale. Tutto questo non è passato inosservato e le istituzioni seppur con i tempi e le lentezze della burocrazia, hanno risposto, creando le condizioni per la rivalutazione del sito dismesso.
Il commissario straordinario della ZES Campania,(acronimo di Zona Economica Speciale), Giosy Romano, nominato con decreto del presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi su proposta del ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna d’intesa con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ha annunciato l’acquisizione, del complesso industriale ex Whirlpool di Napoli, da TeaTek Group Spa, che opera nel campo dei mercati delle Acque, delle Energie Alternative e degli Impianti Industriali.
Nello stabilimento di Ponticelli saranno prodotti, non più lavatrici, ma, pannelli fotovoltaici di nuova generazione. Il gruppo TeaTek ha sede legale a Napoli e sede operativa ad Acerra, oltre a filiali internazionali. Quindi una doppia vittoria, in quanto la fabbrica passa ad un’azienda campana, che avrà sicuramente più a cuore lo sviluppo economico della zona e la serenità dei lavoratori. Attualmente il gruppo, Tea-TEK, le due sigle stanno per, “Telecomunicazioni-Energia-Automazione” e “Tecnologia e Know how”, conta un organico di circa 950 dipendenti e collaboratori, con una età media di circa 35 anni, ma, da qui a poco i lavoratori aumenteranno di altre 340 unità, comprendenti 312 ex Whirlpool più altri 28 giovani lavoratori, che saranno inseriti nella produzione di via Argine.
Il lavoro messo in campo nei mesi scorsi, dal commissario, insieme al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla Prefettura di Napoli, alla Regione Campania, al Comune di Napoli e alle Organizzazioni Sindacali sta dando i suoi frutti e questo è fonte di grande distensione e speranza, tra le famiglie dei lavoratori licenziati.