Quando scappa una riflessione, a voce alta.
Di Carmine Posillipo
Marcianise 8 maggio 2023
Quest’anno, in virtù di una schiacciante superiorità sportiva, la squadra del calcio Napoli, ha vinto strameritatamente lo scudetto, che va ad aggiungersi agli altri due trionfi ottenuti, sotto il segno di D1OS. Questa vittoria seppur in leggero ritardo, (poteva e doveva accadere qualche anno fa, ma le note vicende non lo hanno permesso) non ha segnato solo un punto di arrivo, ma probabilmente tenendo conto anche dei proclami del Dela, il punto di partenza verso più ambiziosi traguardi sportivi. Il successo non è stato un caso, ma il frutto di un’attenta programmazione e gestione societaria, in barba ai tanti cittadini del SUD, che, trincerano il loro tifare contro Napoli, nell’addurre farneticanti “buone” gestioni delle squadre del nord. Nonostante una riduzione del monte ingaggi rispetto allo scorso anno e con una spesa di gestione, di gran lunga inferiore alle altre big, si è riusciti a mettere in campo un gruppo di giocatori superlativi, con la fame e la voglia giusta per stravincere.
Sotto l’aspetto puramente finanziario, lo scudetto a Napoli, ha prodotto e produrrà ripercussioni economiche interessanti, la curiosità, sia essa per il folclore, sia essa per le bellezze e la storia del territorio, a mio parere saranno attrattive per un numero sempre maggiore di turisti. Come un volano, che una volta messo in moto conserva la sua energia, Napoli come ai tempi del gran tour ritornerà ad essere la meta, che almeno una volta nella vita si dovrà visitare.
Altro punto fondamentale dell’affermazione del Napoli è la consapevolezza, che anche al SUD si può vincere, in modo pulito. Le varie espressioni festose di questi giorni, erano fortemente connotate dalla presenza di giovani e ragazzi, che consapevolmente o meno, si stanno avvicinando alla storia della propria terra. Questa affermazione sportiva inoltre, ha messo a nudo il risentimento, che a torto aleggia su questa terra, disarmando completamente gli agguerriti detrattori. Chiudo questa mia riflessione a voce alta, con una bella immagine, passando fuori un plesso scolastico del casertano, nell’orario di uscita dei ragazzi da scuola la quasi totalità dei bambini e dei ragazzini, ostentava il loro tifo per il Napoli, indossando una maglietta, una sciarpa, una bandierina attaccata allo zaino, o una fascia nei capelli, come avevano le bambine, l’identità a volte nasce anche dall’affratellarsi intorno ad un pallone, per poi si spera proseguire nella difesa identitaria della propria terra.
* Responsabile Comitati Due Sicilie regione Campania