Immagina di valicare colline e subito dopo attraversare una pianeggiante distesa, pensa di solcare una grande cittAi?? senza incontrare traffico, fantastica di superare fiumi, fiancheggiare il mare, trapassare i monti e sbucare in una lussureggiante vallata. Conoscere tante cittAi?? e ascoltare i tanti dialetti dello stivale. Il lavoro che piace A? il lavoro piA? bello del mondo, un tempo il mio lavoro era questo; quanto fin qui esposto accadeva in una giornata di lavoro tipo. Come sempre le cose piacevoli hanno un termine, quello che invece preoccupa A? quando al peggio non cai??i??A? mai fine. Quando lavori per dodici ore consecutive i paesaggi si sgonfiano si accartocciano e assomigliano sempre piA? ai dipinti del surrealista DalAi??. La mente si intasa ed il nonsenso, come in uno scritto di Beckett, prende il sopravvento; quando sei lAi?? al limite della tua pazzia senti il bisogno di sentirti normale, allora cerchi di frequentare gente normale, posti normali, siccome si puA? realizzare solo ad orari normali che fare? chiedi di lavorare normale per poter essere libero negli orari normali. Non cai??i??A? normalitAi?? per te, A? la risposta, perchAi?? la professionalitAi?? mi inchioda. Quindi per essere normale accetti qualsiasi variazione di servizio anche se poi, quando sarai con i normali sarai solo uno stanco zombie. Il vantaggio di certi ambienti, fa si che non si tocchi mai il fondo tanto da sprofondarmi nello sconforto e nella angoscia ancorchAi??, volendo trascorrere una serata normale, ho chiesto un cambio turno, ed il mio superiore ha giustificato il suo diniego associandomi al suo pizzaiolo che lavorando tutte le sere non puA? portare la moglie a teatro. Sono un Macchinista di Eurostar da 300 chilometri allai??i??ora, dotati di apparecchiature ipertecnologiche che dialogano via radio con apparati distanti centinaia di chilometri. Non so quanta tecnologia il pizzaiolo utilizza per le sue pizze ma dubito che le inforni a 300 chilometri orari.
Carmine Posillipo