Un grazie e un saluto a Fiore, a ciascuno di voi della dirigenza nazionale, a tutti gli amici e le amiche dei Comitati Due Sicilie. Nonostante gli impegni dovuti al ruolo e alla scuola, non mi tiro indietro in quest’avventura, commosso anche della fiducia. Consapevole che per raggiungere la meta dobbiamo “stringerci intorno allo stesso ideale”, sono certo che lavorando insieme, camminando insieme, mettendo a frutto ciascuno “i propri talenti”, riusciremo in questa ardua, maAi??stupenda impresa. Mi sono rallegrato nel vedere tanti giovani che vogliono “stare con noi”, questo A? il risultato di questi anni di fiducia, attesa e lavoro silenzioso e sofferto. Per il futuro vedo “raggi di luce”. Ma, come ho detto anche nel mio intervento, dobbiamo essere uniti e perseveranti. I Comitati delle Due Sicilie sono quella Nazione aperta alla collaborazione e all’impegno di ciascuno, nella diversitAi?? e pluralismo di idee, ma uniti nell’amore alla comune Patria delle Due Sicilie. In questi anni ci sono stati, e forse ci sono ancora, amici che per motivi vari si sono tirati indietro. “Chi prende mano all’aratro e si volge indietro, non A? degno del regno dei cieli”. Questa parola di GesA? ci richiama proprio alla perseveranza. Essa puA? sembrare indirizzata solamente alla sfera spirituale, ma non A? cosAi??. I giacobini vogliono porre una separazione e un confine tra cielo e terra, tra spirituale e temporale, ma chi A? legato ai principi sani e ai valori dei nostri padri, sa bene che Dio e l’uomo hanno una comune alleanza, e non si arriva al cielo, se non attraverso gli impegni concreti e il bene vissuti sulla terra. Un grande santo della nostra terra napoletana, ma anche grande fedele suddito dell’antico regno, Alfonso Maria De Liguori, lasciava come programma di vita “fare bene il proprio bene”: CioA? essere fedele ai propri impegni spirituali, morali, sociali, culturali. Invito chi si A? tirato indietro a ripensarci, a ritrovare quella fiducia e quell’entusiasmo per lavorare “un solo cuore e una sola mente” nel progetto dei nostri Comitati, che ho sempre ritenuto concreto, valido e ottimo per realizzare, non solamente “la memoria storica”, ma anche una coscienza sociale, politica, culturale della nostra gente alla causa delle Due Sicilie. Non diamo mai occasione alle “chiacchiere” e ai “pettegolezzi”, oppure ai “pregiudizi” e alle “calunnie”, o alle incomprensioni, di distruggere il bene che si puA? fare, ma guardiamo sempre con occhio vigile all’Ideale propostoci.
“Che gli eventi non ci trovino impreparati, ma uniti nel costruire il futuro della nostra terra e della nostra gente” Auguri a tutti!