STRINGIAMOCI PER POMPEI
ai???Abbracciare Pompei vuol dire ristabilire il patto dai??i??amore che dovremo stringere con il nostro territorio e le sue ricchezze.
La nostra identitAi?? A? piA? forte dellai??i??incuria, dello spreco, delle emergenze, dello stato di abbandono , A? il nostro FUTURO
NON CROLLIAMO!!!
Pompei 4 maggio 2014 -ore 10.30 ai??i??Piazza Anfiteatro accesso scavi
COMUNICATO ai??i?? CATENA UMANA INTORNO AL SITO ARCHEOLOGICO DI POMPEI
Il comitato Pompeimia Ai??domenica 4 maggio 2014 alle 10.30 presso la piazza Anfiteatro ingresso scavi di Pompei , organizza una catena umana che abbraccerAi?? parte della zona perimetrale del sito.
Lai??i??evento, ideato dal comitato Pompeimia ed appoggiato da associazioni culturali, movimenti che operano sul territorio nasce dallai??i??esigenza di ai???proteggere il patrimonio dellai??i??umanitAi??ai??? e far luce su :
1. cattiva e/o inesistente manutenzione ordinaria del sito
2. gestione dei fondi, mancato utilizzo dei fondi destinati esclusivamente al sito e bloccati per ragioni burocratiche Pompei rappresenta il futuro del tessuto economico di un territorio che politiche economiche scellerate stanno cancellando .
Ognuno ha il dovere di recuperare il legame con il suo territorio non aspettiamo di dover, un giorno, piangere sulle sue macerie.
Si invitano tutte le associazioni locali, scuole, universitAi??, movimenti e liberi cittadini, a prendere posizione in difesa di Pompei Pompei A? viva .
Ai??Comitato Pompeimia
I Comitati Due Sicilie parteciperanno alla manifestazione e saranno al fianco dei promotori di questa iniziativa che riteniamo sia sacrosanta ed assolutamente necessaria ,Ai?? per cui convochiamo al raduno del 4 maggio 2014 tutti i nostri associati e simpatizzanti.
1 Comment
Mi congratulo per questa lodevole iniziativa per Pompei ma servirà solo a
mantenere alta l’attenzione sul problema. Conosco bene Pompei, quella degli
anni 50, bene in salute e ben curata, mi ha permesso di studiare altri siti
romani, ma ho delle riserve sulla conservazione di una città così grande, o
anche solo conservarla in toto.
Infatti Pompei ha bisogno della stessa manutenzione di una città abitata,
perché l’aria modifica la chimica delle opere eseguite dall’uomo, degradandole
fino alla distruzione. Il crollo di un muro di Pompei è normale dopo due secoli
di esposizione all’aria e senza una manutenzione ciclica, non dipende affatto
dai custodi o dal Direttore.
La manutenzione costa e i fondi scarseggiano (hanno tagliato sulla cultura) per
cui o si affida a privati parte della città o si decide cosa mantenere in efficienza
e cosa abbandonare, in base ai fondi disponibili. L’ideale sarebbe riseppellire
parte della città, ma è solo una utopia.
Saluti e auguri, Salvatore Bafurno