Alcuni momenti della manifestazione : Bandiere gigliate in procinto della benedizione.
La Madonna del Pozzo e la benedizione delle bandiere gigliate in un turbinio di passioni identitarie.
di Fiore Marro
Caserta 10 dicembre 2014.
Ogni volta che mi reco in Puglia, mi ronza nella testa la bellissima frase di un mio antico compagno di lotta identitaria, il quale a ogni spedizione presso la terra pugliese – attraversando il territorio – amava sussurrare: Guarda quanto A? bella la mia Patria. SAi??, aveva proprio ragione: A? davvero bella la nostra Patria! E quanta storia, quanta immensa cultura!
Eravamo stati a Conversano, io e Chiara Foti, qualche settimana addietro. Ma era stata una toccata e fuga, una riunione programmatica con i CDS ed eventuali collaboratori dei Comitati Due Sicilie per la Puglia. Stavolta il tempo a disposizione A? stato piA? che sufficiente per fare una visita approfondita della cittadina; cosicchAi?? abbiamo potuto vedere lai??i??altare restaurato, datato al XVII secolo, della Chiesa del Carmine. Dire che si A? assistito a un evento fantastico sarebbe riduttivo, troppo riduttivo: la grandezza dellai??i??altare in questione puA? essere compresa solo se lo si osserva de visu. Da visitare anche il centro storico e qualche braceria nostrana ai??i??
La giornata dellai??i??8 dicembre ci ha visti partecipare, per la prima volta, alla benedizione delle Bandiere Gigliate delle Due Sicilie aAi?? Capurso, nella festivitAi?? dell’Immacolata Concezione, in occasione della solennitAi?? della SS. Madonna del Pozzo, Santa Patrona del Regno delle Due Sicilie.
Un lungo momento indimenticabile.
Mi preme ringraziare, innanzitutto, chi ci ha ospitato per lai??i??occasione: il grande, fondamentale per la Causa, don Luciano Rotolo, che A? stato tra lai??i??altro – come avviene ormai da un decennio – lai??i??organizzatore della giornata identitaria di cui stiamo trattando, e con lui gli amici CDS presenti, con a capo il referente regionale Cosimo de Gioia, Nestore Spadone e Salvatore Valentino, nonchAi?? il mio caro Compatriota Giuseppe Bovino, cui finalmente ho potuto stringere la mano. Un pensiero particolare per Ai??la famiglia di Armando Calvano al gran completo, che considero parte integrante della sfera dei amici particolarmente cari; per oAntonio Filipponio, che ha fatto per noi una maestosa spiegazione e presentazione della storia della Madonna del Pozzo; per Luciano Gentile, la famiglia Schiralli, Domenico Colapinto, Francesco dello Spirito Santo, Nello Sicignano, e tanti altri Compatrioti giunti dalla Campania; per il tele operatore ufficiale di tutti gli avvenimenti duosiciliani pugliesi, lai??i??inossidabile Mimmo Marazia, senza dimenticare di sottolineare una miriade di briganti con la coccarda rossa, impettiti, orgogliosi, le nuove leve della resistenza duosiciliana. Ma su tutti un forte abbraccio va al mio – scusate lai??i??accostamento! -Ai?? alter ego pugliese: Ai??lai??i??instancabile Francesco Laricchia, amico di mille battaglie e di mille delusioni condivise.
Da rimarcare che la maggior parte delle defezioni dei CDS Puglia sono state giustificate ampiamente dai nostri Compatrioti.
Giornata pirotecnica quella di Capurso, dal punto di vista dellai??i??anima identitaria: quello sventolio di Ai??bandiere, quella folla festante, i vessilli nellai??i??atto della benedizione che davano lai??i??idea di palpitare, vivere di luce reale! A? stato magnifico scorgere tra i visi degli intervenuti lai??i??orgoglio di essere lAi??, presenti, a riscrivere la Storia. Tutto aveva il sapore della concretezza: era materia solida, viva, pulsante, come lo A? lai??i??amore per la Patria Duosiciliana da parte dei partecipanti allai??i??evento. Toccante, poi, la lettera indirizzata al reverendo don Luciano dal Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie.
Peccato per qualche incresciosa situazione grottesca . Ma si sa: in ogni comunitAi?? A? presente il ai???pazzarielloai??? di turno! Ogni tanto tocca anche a noi. Peccato, perchAi?? lai??i??immagine di questi urlatori yA? yA? non fa altro che nuocere alla Causa. Ma vi sarAi?? tempo anche per rimediare a questi inconvenienti.
Forza e onore.