Sud Protagonista contro i neo Garibaldi di oggi e di ieri.
Di Fiore Marro
Caserta febbraio 2018
La politica è una droga, ma proprio come una droga attrae attorno a sè uomini, che si comportano proprio come gli spacciatori, uomini senza scrupoli pronti a lucrare sugli altri, su coloro che ne fanno uso, sedotti dal miraggio del sogno, annientandosi, al punto di rinunciare talvolta perfino a vivere; la politica dovrebbe essere un atto nobile, alto, un’impresa che dovrebbe spingere i migliori a battersi per un mondo più buono, impegnarsi, per una vita più appropriata nella la società in cui vivono, verso gli uomini che nel frattempo li hanno scelti, indicandoli come loro rappresentanti, perchè hanno creduto alle loro parole, nei loro progetti, nella loro passione o alla loro indole di incaricati responsabili.
Anche noi dei CDS, soprattutto il sottoscritto, in qualità prima di segretario nazionale e poi da presidente del nostro sodalizio, non siamo mai fuggiti di fronte alla responsabilità in merito ad azioni politiche: il progetto dei Comitati Due Sicilie nasce parallelamente in concomitanza con l’emergente MPA di Raffaele Lombardo perchè è bene non dimenticare nessun passaggio della nostra storia identitaria, fatta di qualche piccola vittoria (Pontelandolfo 2008, Fenestrelle 2011, Gaeta 2015 per esempio) ma anche di qualche sconfitta, soprattutto quando ci siamo cimentati nella corsa elettorale, quando abbiamo provato a credere, molto ingenuamente, nelle parole di quelli adusi a fare solo e esclusivamente la campagna nell’agone politico. Di sviste e errori se ne sono fatti talmente tanti che proprio per questo, avevo invitato e invito il popolo che si riconosce ancora sotto la bandiera delle Due Sicilie, a fare una pausa di riflessione e comportarsi come quando la Santa Sede dichiarò, attraverso le parole del pontefice Pio IX (nel 1874), inaccettabile per i cattolici italiani partecipare alle elezioni politiche del Regno d’Italia e, quindi, per estensione, alla vita politica nazionale italiana: il noto Non expedit (in italiano: non conviene). Cosè per noi adesso, senza imposizioni da parte nostra ma solo come nostra indicazione verso chi si ritiene duosiciliano.
Naturalmente anche se non si partecipa alla vita politica italiana, comunque rimangono situazioni che non possiamo ignorare, far passare in silenzio, come quella di gente come Salvini che, come i suoi avi, sta tentando di raggirare ancora la nostra gente, l’ennesimo imbroglione calato dalla pianura padana, con una camicia diversa, perchè una volta è stata rossa, poi ancora nera, adesso verde… Salvini è discendente diretto di quella genìa infame che rappresenta per noi il male assoluto, tutto ciò che ha distrutto, debellato, massacrato, il nostro territorio, la nostra gente, il futuro di generazioni duosiciliane, costrette a vivere di stenti, tra emigrazione e resistenza ( brigantaggio). Cosè, all’invito dei fondatori del partito politico “Sud Protagonista”, abbiamo subito detto si, quando ci è stato comunicato che una delle prerogative del nuovo partito era quella di attaccare la Lega e i suoi accoliti. Le nostre parole alla conferenza sono state chiare:
Salvini rappresenta quel Nord che è portatore di tradimento e di saccheggio del Sud e che, anche dopo l’unità di Italia, ha continuato a mantenere l’Italia divisa in due; dopo decenni e decenni di sfruttamento elettorale del Sud, ci troviamo di fronte all’ennesima truffa sulla pelle del popolo duosiciliano. Da qui, l’appoggio a progetti come Sud Protagonista che, mettendo in sinergia numerosi movimenti del Sud, sarà capace di dare al nostro territorio una degna rappresentanza in tutte le sedi.
Purtroppo subito dopo la conferenza, sono sorti equivoci, per via di alcuni comunicati stampa, che è bene analizzare all’istante, tanto per fare chiarezza anche sulla nostra posizione su ciò che è accaduto giovedì 8 febbraio 2018, presso Eccellenze Campane di Napoli, che ci ha visto presenti come presidente nazionale dei Comitati Due Sicilie, in merito alla presentazione e costituzione del progetto politico “Sud Protagonista”. Il mio intervento è stato incentrato sull’invito a tutti i presenti e i partecipanti al progetto, ad abbandonare qualsiasi idea o velleità nazionalista italiana, ma a dedicarsi anima e corpo ad un progetto radicato sul territorio duosiciliano; giacchè i presenti, in molti di loro, sono stati per anni strenui difensori patriottardi di una Nazione che non ho mai riconosciuto come mia, ho esortato a impegnarsi d’ora in avanti solo come Nazionalisti Duosiciliani. Tutto qui, oltre al fatto che quando è toccata a me, per farmi ascoltare ho dovuto battere forte i pugni sul tavolo come fece Kruscev all’ONU con la sua scarpa alla fine del mio intervento, un ragazzino mi è venuto incontro dicendomi: “sono d’accordo con lei, signore, farò quello che ha detto lei da grande”. A mio sommesso avviso è stato un bene esserci stati, c’erano sindaci dalle varie province campane, un presidente di una squadra di calcio in Sicilia, artisti, tanta gente vera, pulita, decisa a metterci la faccia, l’anima, tutti interessati al nostro percorso identitario. La nostra gente è pronta al cambio, almeno quella che era lì, si deve partire dalle piccole comunità, bisogna solo crederci.
In quanto agli interventi degli altri relatori alla presentazione, è solo e esclusivamente farina del loro sacco: se per amicizia non critichiamo, come CDS prendiamo assolutamente le distanze, specie l’appoggio a Fratelli d’ Italia, che non è stato il motivo centrale dell’incontro ma solo l’invito fatto da Salvatore Ronghi, che rispettiamo ma che non sposiamo e non sposeremo mai. Questo credo sia lapalissiano, solo chi è in malafede può pensare di noi borbonici il contrario. L’idea di costruire azioni politiche lontano dalle elezioni del 4 marzo, ci vede interessati; altre cose, specie per le imminenti elezioni, non sono assolutamente di nostro interesse. Questo per smentire assolutamente qualsiasi equivoco.
Forza e onore
2 Comments
Soli è bello, ma non governi.
Io ,duo-siciliano, voto Salvini perché parla di autonomia delle regioni;
il primo passo del nostro sogno.
Cerci di ricordarglielo in tutte le occasioni, e di ricordarselo… una volta arrivati al potere tendono a dimenticarsi delle promesse, ed e’ l’inganno che si protrae da oltre centocinquant’anni…