Gennaro De Tommaso alias ai???a Carogna
Noi siamo in lutto ma non molleremo mai, noi siamo Napoletani!
di Fiore Marro
Caserta 6 maggio 2014
La faccenda della serata di Coppa Italia a Roma A? lai??i??emblema dello stato delle cose in vigore in questo Paese.
Tra lai??i??altro il caso dovrebbe essere chiuso da tempo: abbiamo trovato il capro espiatorio. Gennaro De Tommaso alias ai???a Carogna, A? perfetto per risolvere il caso.
Il cattivo camorrista, il rognoso napoletano, colui che rappresenta il popolo partenopeo, quegli impuniti che nonostante 154 anni di dissacrazione nei loro confronti , sia per via scolastica che divulgativa, resistono ancora e nun vonno murAi??.
Trovato lai??i??alibi si A? dato fiato alle trombe della notizia, una miriade di pennaruoli a tanto a virgola, in compagnia degli speaker di regime, hanno scatenato lai??i??inferno, come prassi, facendo a gara a chi la sparasse piA? grossa.
La partita in questione, udite, Ai??udite, si A? giocata grazie alla camorra, non per capacitAi?? dello Stato, finalmente abbiamo trovato la chiave di volta, e cosAi?? un crescendo di scemenze, a fare parere e indicazione, hanno fatto il resto.
Spero per De Tommaso che non faccia la fine di Gaspare Pisciotta: trattare con la piA? grande organizzazione mafiosa potrebbe risultare per lui un azzardo mortale.
Tutti a scandalizzarsi per i fischi allai??i??inno pezzotto di Mameli, una miriade di ascari che si sono strappati i capelli e le parti intime in nome di una sacralitAi?? oltraggiata, specie quella categoria di nullafacenti mantenuti proprio per fare da crumiri.
Il capo dei ministri in un tripudio di tromboni auspicava democrazia con la tovaglia sulle mani e le mani sui coglioniAi?? citava qualcuno.
Criminali i fischiatori dellai??i??inno, criminali quelli che, pur essendo colpiti da arma da fuoco, nientedimeno manco muoiono , criminale ai???a Carogna che si A? permesso di dire alle istituzioni che non si sarebbe fatto il tifo per rispetto dei feriti. Criminali e Mostri: questo A? il senso della strumentalizzazione delle vicende della finale di Coppa Italia, tutte dirette a gettare ancora fango sulla cittAi??.
Questo A? il paese dove il divario tra il ricco nord e il desolato sud appare come un fato naturale, questo A? il paese che non si A? scandalizzato di un individuo che spara per ammazzare in nome di un appartenenza calcistica diversa, questo A? il paese che mette sotto inchiesta un ragazzo ferito solo perchAi?? si accingeva a fare il tifo per la sua squadra del cuore, questo A? il paese che non si meraviglia se, durante ogni incontro di calcio tra il Napoli e le squadre del centro nord, finisce sempre con cori beceri inneggianti al Vesuvio o peggio ancora indicandoci come colerosi, questo A? il paese dove passa in silenzio lai??i??oltraggio che le nostre campagne e la nostra terra ha dovuto subire in nome di una unitAi?? che esiste solo su carta, ma che si straccia le vesti sui fischi allai??i??inno che rappresenta solo una fratellanza bastarda.
Noi siamo in lutto perchAi?? un nostro figlio A? in fin di vita; siamo a lutto perchAi?? anche lai??i??ultimo baluardo di decoro, e cioA? fare il tifo ad una partita di pallone, che A? lo sfogo di tanti ragazzi che vivono nel degrado, nella disperazione per la mancanza di lavoro e trovano in quei momenti un momento di dignitAi?? identitaria, un momento di riabilitazione, A? oramai diventato un lungo, interminabile momento di continua offesa da parte degli avversari sportivi.
Noi siamo la voce della mamma di Ciro Esposito e come lei perdoniamo da un secolo e mezzo il nostro carnefice, perchAi?? la nostra A? la cultura dellai??i??amore, dellai??i??accoglienza, della fratellanza quella vera.
Potrete farci quello che volete, ma noi non cambieremo mai .
Noi siamo in lutto ma non molleremo mai, noi siamo Napoletani!
5 Comments
un abbraccio.
Bravo Fiore.hai detto quello che tutti i napoletani dovrebbero dire.
Purtroppo così non è e così non è stato in tutte le occasioni simili a questa,più o meno gravi possano essere state.
La rassegnazione,la pazienza,il volersi scusare a tutti i c osti anche di colpe non esistenti perchè attribuibili ad altri ,il sentirsi in difetto, sono le costanti di un popolo ormai schiavo “”nel cervello””
E poi l’attacco da tutti i lati con i giornalisti,gli opinionisti,i ministri e i politici anche di grado alto,altissimo,tutti se la sono presa con i napoletani.
Cosa dire? Quello che hai egregiamente detto tu :NOI NON MORIAMO,SIAMO NAPOLETANI E CONTINUEREMO A COMBATTERE PER TUTTO IL SUD .
I fischi ci sono stati anche nella partita della nazionale a Napoli e aumenteranno sempre di più, questo è un segno di cultura, evidentemente la gente apprende e prende coscienza che il sud è solo una colonia del nord, una colonia che oltretutto viene ogni giorno oltraggiata e vessata, cosa pretendono che li applaudiamo?
I Rothschildiani e sionisti al governo di questo Stato Coloniale Rothschildiano, Sionista e feroce nemico del Popolo Italiano, che domina in Italia, hanno scelto Gennaro De Tommaso alias ‘a Carogna, perché secondo loro era il peggiore rappresentante possibile di Napoli e questo l’hanno fatto per esibilrlo al resto del mondo come simbolo negativo di Napoli! per svergognare Napoli! e per far passare Napoli da… vitttima,… con un suo cittadino ferito a pistolate a Roma, a… colpevole… con una “carogna” a rappresentarlo a Napoli.Questa è stata una operazione mediatica da vere e proprie carogne!Credo quindi che gli attuali Potenti Rothschildiani e Sionisti che dominano attualmente: a Napoli in Italia e nel Mondo, e che odiano così tanto Napoli, siano molto più carogne che non il suddetto Gennaro De Tommaso alias ‘a Carogna, perché costui in pratica, per quanto compiacente, è sempre e solo un loro misero strumento: il solito Barabba di turno che anche se non vuole è sempre e solo al servizio dei soliti potenti Farisei e del solito Kaifa loro capo nel Sinedrio attuale, che appunto, tutto sommmato, cercando di uccidere Gesù, ovvero cercando di uccidere Napoli, sono, tutti insieme, molto, molto , molto più carogne del loro solito Barabba!
Duccio Mallamaci
ma come si fa a parlare di un individuo come A Carogna che non puo’ essere l’immagine di una Napoli civile e di grandi tradizioni ? Solo a vederlo con quei tatuaggi, quella faccia feroce, quella maglietta offensiva e quegli atteggiamenti da guappo capopolo, gia’ si dovrebbe l’idea di chi e’ veramente. Non e da giustificare. Napoli e’ un’altra cosa e se veramente la volete rappresentare, dovete mettere al bando certe persone che appartengono a un sottofondo borgataro, violento, nato da una ignoranza senza fine. Questo ve lo dice, uno che vuole bene a Napoli, alla sua storia millenaria, alla sua cultura e al suo popolo. FRANCO SACCONE