San Gennaro e Napoli Ai??Ai??
Io sto con San Gennaro . Ma questa protesta non mi convince
di Giuseppe Simonetta
Caserta 2 marzo 2016
Durante la prima metAi?? del XVI secolo Napoli fu afflitta da numerosi conflitti ,pestilenze ed eruzioni del Vesuvio. In particolare intorno al 1527 (nel corso della Guerra della Lega di Cognac), lai??i?? esercito angioino di Francesco I tentA? di riconquistare il Regno di Napoli sbarcando coi suoi soldati a Gaeta e a Salerno.
I francesi arrivarono alle mura di Napoli e la cinsero dai??i??assedio, impedendo il rifornimento delle derrate alimentari e, secondo alcuni storici, avvelenando pure le acque che rifornivano la cittAi??. CiA? provocA? un inasprimento della pestilenza che stava giAi?? decimando i napoletani e che provocA? circa 250.000 morti.
Nello stesso periodo anche il Vesuvio sembrA? accanirsi contro la cittAi?? con una eruzione accompagnata da diversi terremoti che la devastarono.Ai?? Alla luce di questi eventi il popolo napoletano decise di rivolgersi al proprio Santo protettore e cosAi?? il 13 gennaio del 1527, anniversario della traslazione delle ossa di San Gennaro da Montevergine a Napoli, fecero voto di costruirgli una nuova cappella . L’impegno fu cosi solenne che i napoletani stilarono un documento, sottoscritto dagli “eletti di cittAi??” sull’altare maggiore della cattedrale, in presenza di un notaio. In questo modo, per ottenere la liberazione dai mali che stavano flagellando la cittAi??, i rappresentanti dei cinque sedili di NapoliAi?? (Capuano, Nilo o Nido, Montagna, Portanova e Porto) piA? il rappresentante del sedile del Popolo, fecero voto di offrire mille ducati per il tabernacolo eucaristico e diecimila per la costruzione di una nuova cappella in onore di San Gennaro. La Deputazione della Reale cappella del Tesoro di San Gennaro venne istituita il 5 febbraio del 1601 ed era costituita da 12 membri, due rappresentanti per ognuno degli antichi Sedili napoletani, a cui fu affidato l’incarico di provvedere alla fondazione della Cappella che fu inaugurata il 16 dicembre 1646. Successivamente Gioacchino Murat nel 1811 decise di destinare la carica di presidente della Deputazione al Sindaco della cittAi?? di Napoli. Alla Deputazione A? affiancato il Capitolo dei Prelati: composto anchai??i??esso da 12 membri.
Senza dilungarmi troppo sulle molteplici vicissitudini di questa antichissima istituzione cittadina, la Deputazione A? un organismo che ha strenuamente difeso nei secoli il diritto di patronato della cittAi?? di Napoli sulla cappella proprio perchAi?? questa era diretta espressione della profonda devozione dei napoletani verso il Santo in autonomia rispetto alla Curia arcivescovile.
Detto questo perA?, le recenti e accesissime polemiche circa il presunto tentativo da parte della Curia Arcivescovile di esautorare la Deputazione, allo scopo di mettere le mani sullai??i?? immenso tesoro del Santo, e la successiva ai???chiamata alle armiai??? per una manifestazione di protesta apparsa sui media e social networks, non mi convince molto. Infatti, fermo restando lai??i??originale natura laica (ovvero non clericale) della Deputazione, essa si prefiggeva pure il compito di promuovere e curare il culto di San Gennaro.
Oggi i pochi discendenti delle famiglie iscritte agli antichi Sedili Napoletani che formavano la Deputazione vivono lontani da Napoli e molto spesso disertano gli appuntamenti fondamentali che hanno caratterizzato nei secoli il culto di San Gennaro. Taluni esponenti della Deputazione si dichiarano atei o agnostici.
In un passato non troppo lontano ci sono stati Presidenti della Deputazione (Sindaci di Napoli) che hanno inviato i propri sostituti a presenziare alle funzioni religiose. Personaggi che magari si presentavano al Duomo proprio perchAi?? non potevano farne a meno ai??i?? standosene seduti, accavallando le gambe e sorridendo allai??i??atto del prodigio compiuto dal Santo quasi si trattasse di un gioco di prestigio ai??i?? con la certezza che tanto dietro cai??i??A? il trucco; giusto un espediente per gabbare il popolino credulone e superstizioso (tutti emuli di quel Garibaldi, notoriamente ateo e mangiapreti che aveva definito Papa Pio IX ai???un metro cubo di letameai???, ma che su ai???invitoai??? della camorra napoletana che gli aveva giAi?? reso diversi servigi, si scapicollA? a rendere omaggio a San Gennaro ai??i??).
Questa protesta non mi convince perchAi?? se A? vero che San Gennaro, il Suo Sangue ed il suo (ingente) Tesoro appartengono ai Napoletani e che Napoli A? tuttai??i??uno con San Gennaro, A? pure vero che esiste un museo di San Gennaro che non si visita certamente a gratis ai??i?? e i cui proventi non vanno alla Curia Arcivescovile. Una istituzione che non A? nuova a creare attriti e a fare a ai???braccio di ferroai??? con la Curia Arcivescovile, ma che non ha esitato a spedire i Francia il tesoro del Santo..(pecunia non olet ?).
Niente ai??i?? Non mi convince questa protesta comparsa contemporaneamente con toni accesissimi su numerosissime testate giornalistiche, agenzie di stampa e social network.
Lungi da me il pensar male, ma vista tutta questa disponibilitAi?? di fonti, la cosa mi puzza di PROPAGANDA e DISINFORMAZIONE. Questa protesta indetta in nome (e per conto) del Popolo Napoletano e del Suo Santo Patrono non ha nulla a che vedere con lai??i??Indipendenza e lai??i??autonomia della Deputazione; non ha nulla a che vedere con il culto del Santo che viene utilizzato solo per infiammare gli animi dei Napoletani. Insomma, tutta questa operazione non mi convince perchAi?? rivela le solite miserie della politica italiota; perchAi?? cai??i??A? di mezzo solo il ai???vil denaroai???; perchAi?? a sbandierare tutta questa indignazione per il presunto attentato alla indipendenza e alla autonomia della Deputazione per la Reale cappella del tesoro di San Gennaro, cai??i??A? gente che nel Duomo o nella Cappella di San Gennaro non ci entra neppure per sbaglio e parla di ai???laicitAi??ai??? con un accento che conosco troppo bene ai??i?? gente che odia quel popolino credulone e arretrato, ma che non esita ad usarlo a proprio vantaggio. Io sto con San Gennaro.
Giuseppe Simonetta
Vicepresidente nazionale Comitati Due Sicilie.
6 Comments
Come sempre una fiaccola di vera informazione in un buio turbinio di menzogne ! Bravo Peppino Saluti Gerardo.
Chiedo scusa, ma alla fine della lettura non ho capito perche’ la protesta ” non convince”. Cioe’, quali sono gli argomenti?
Credo caro Nicolai sia stato molto esplicito invece.
Scusate se insisto. Si e’ trattato in realta’ di un decreto del ministro Alfano, che vuole trasferire in mani curiali la gestione del Tesoro. Che diritto ha il governo centrale di impicciarsi di faccende che riguardano la popolazione di Napoli e le sue tradizioni? Mi sembra invece giusto lo slogan: giu’ le mani da SanGennaro.
Penso che l’autore dell’articolo non abbia certo fatto una difesa d’ufficio per Alfano e Sepe, ma una dettagliata visione di ciò che si sta muovendo attorno alla questione.
Invece di fare ammuina da miscredenti senza Dio quali siete, sappiate che Regina Elena Onlus si sta prodigando affinchè il tesoro di San Gennaro venga devoluto per il rimpatrio delle salme dei Savoia, come predetto da San Padre Pio. Dietro certe iniziative si nasconde il demonio .
Cav. Uff. Comm. Rodolfo Armenio – Regina Elena Onlus – Pompei