Caserta 4 aprile 2013
Non ho mai precluso dialogo con chi si occupa di cose meridionaliste.
Chi ha seguito il mio percorso identitario di questi anni, sa che non ho mai snobbato collaborazioni, mai eluso approcci con altre realtAi?? sudiste, siano esse politiche che culturali o di pensiero.
Quindi chi dovrebbe meravigliarsi di questa mia apertura al dialogo conAi??BalAi??a e co. ha una visione periferica, se non distorta del mio pensiero.
La prova della collaborazione conAi??NandoAi??DicA?Ai??di questi tempi, dove ci fosse stata necessitAi?? di prova, credo sia chiarificatrice di ciA? che intendo come alleanze .
Quando nel novembre del 2011 lai??i??associazione culturale delAi??Movimento NeoborbonicoAi??mi invitA? a far parte del progetto delAi??Parlamento delle Due Sicilie, non ci pensai su molto per aderire.
Ecco perchAi??, quando il gruppo diAi??NapolitaniaAi??mi ha chiamato a partecipare alla manifestazione delAi??17 marzo 2013 a Napoli, ho risposto : presente!
Ecco perchAi?? il mio si e la nostra adesione alle azioni diAi??Rinascita CampaniaAi??per la Rca Auto o per lai??i??aiuto a famiglie meno ambienti.
Il tutto non per buonismo o perAi??anchismo veltroniano,Ai??in cui non mi riconosco, ma per una mia idea di tranquillitAi?? interna per tutti i veri movimenti duosiciliani, borbonici e meridionalisti.
Questo non certo per fare qualche insalata indigesta, ma per una speranza di quieto vivere.
PerchAi??, mentre accade che noi facciamo i galletti nel pollaio delle Due Sicilie, il resto di Itala si ingrassa anche a nostre spese , cosAi?? che nessuna voce possa erigersi a paladino della nostra gente, ma solo grida e schiamazzi talvolta inascoltati dai nostri cittadini, perchAi??, mentre noi pensiamo a marcarci e guardarci in cagnesco, gli incapaci, quelli che creano astio e attriti nel nostro cosmo,le conventicole oscure e boriose, prendono spazio, prendono voce, che alla fine produce solo vuoto pneumatico e altri scazzi, altre frizioni, altre spaccature.
Tutto ciA? non giova certo alle nostre contrade.
La comunicazione interna deve essere costante perchAi??, cosAi?? facendo, possiamo anche smascherare quelli che arrecano solo danni alla Causa; serve perchAi?? parlare fa comprendere tante scelte, che a prima vista appaiono incomprensibili.
Il dialogo serve perchAi?? con il dialogo si cresce.
Certo, manca ancora un vero blocco sociale e manca innanzitutto una struttura gerarchica , manca il rispetto dei ruoli perchAi?? qui , proprio per gli apprendisti stregoni di sempre, vige la regola del ai??? chi prima si alza quello comandaai???.
Facciamo una confederazione , diamo mandato a coordinare, fallisce il progetto e, cosa succede? Chi dovrebbe spiegare le motivazioni del fallimento si rifAi?? un nuovo progetto con altri interlocutori , cosAi?? senza, pudore, senza nessun problema.
Individui espulsi da piA? movimenti, cacciati talvolta per inadempienza, grazie a chi gli A? pari nel comportamento etico, lo si ritrova a fare ilAi??ai???mastro di festaai???Ai??come nulla fosse stato .
Ti cacciano da un movimento, da un ai???parlamentoai???, da unai??i??associazione e che accade? Che le stesse, solite, imperterrite persone si rifanno il loro personale movimento, parlamento o associazione, con qualche seguito, perlopiA? di sprovveduti o di persone che non sanno da dove arriva il suddetto individuo.
Se non fosse solo per questo giAi?? A? un obbligo quello dei movimenti sani incontrarsi, parlare e dove A?, possibile, cooperare.
Il mio metro di misura quale A??
Il fare, in politica, nelle azioni territoriali, nelle manifestazioni, nellai??i??ambito culturale,sociale, lai??i??esserci, lai??i??esistenza in vita di un gruppo ; non piA? pezzotti .
A noi tocca una sola missione : la grande smisurata voglia di dare un contributo alla nostra Terra.
Forza e onore
Fiore Marro.