Arienzo (Ce) Fiore Marro con Eugenio Bennato
Appunti disordinati di viaggio nelle Due Sicilie ai??i?? Sirignano e Arienzo tra briganti e politica.
di Fiore Marro
1 luglio 2014
In questo scorcio di fine giugno abbiamo partecipato, su invito delle amministrazioni comunali in questione, a due conferenze fortemente volute dai primiAi?? cittadini di due localitAi?? dellai??i??entroterra campano, convegni allestiti per affrontare il tema del fenomeno del brigantaggio, che infestA? le nostre contrade subito dopo lai??i??annessione delle Due Sicilie ad opera del Piemonte; per dovere di veritAi??, in questi ultimi anni non A? rara la nostra presenza come Comitati Due Sicilie a meeting del genere predispostiAi?? da sindaci del territorio nostrano che fu un tempo terra dei Borbone, le cose cambiano.
Sia a SirgnanoAi?? in provincia di Avellino dove siamo stati ospiti il sottoscritto e Chiara Foti coordinatore giovanile dei CDS, di Raffaele Colucci, che ad Arienzo comuneAi?? del casertano dove governa da qualche mese il giovane ingegnereAi?? Davide Guida, siamo stati presenti per i buoni uffici del nostro referente della Valle di Suessola Amedeo Campagnuolo,Ai?? e si A? respirato lai??i??odore pulito del sentimento di appartenenza al territorio.
In particolare ad Arienzo si parlava del libro di Eugenio Bennato ai???Brigante se moreai??? serata che ha prodotto una conferenza piA? che interessante. Bennato A? una delle chiavi di volta di un punto di non ritorno per la nostra lotta, e come lui suo fratello Eduoardo, Eddy Napoli, Mimmo Cavallo e altri come Enzo Matarazzo. Tra le tante cose esposte , vale la pena ricordare lai??i??intervento di un giovane giornalista del luogo che abbinava la figura di Ninco Nanco al povero Ciro Esposito, figure sventurate ma oramai iscritte per sempre nella storia dei martiri sudisti. Eugenio ha spiegato per inciso la storia della canzone e le fantasie che si sono scritte in questi anni da parte di altri.
A Sirignano lai??i??evento A? stato ben orchestrato dal gruppo del sindaco locale, ottimo momento di confronto con alti movimenti anche se tra le tante buone coseAi?? ho dovuto mio malgrado riscontrare un atteggiamento recalcitrate sulla questione dello sventolio del vessillo duosiciliano da parte di alcuni nostri valentiAi?? compagni di percorso identitario; le loro perplessitAi?? nascono dal timore di essere poi magari scambiati per individui folcloristici definitiAi?? ai???pataccariai??? come dicono loro, personaggi definiti ai???parrucconiai???, ritengono ancora peggio il trasmettere lai??i??inno di Paisiello in occasioni come quelle di cui stiamo trattando in questo scritto, insommaAi?? per taluni nostri compatrioti la bandiera e lai??i??inno borbonico sono piA? un problema che una forza; le radici che non si sono gelate grazie a questa simbologia per come la pensano quelli come me, diventano per altri un serio problema di credibilitAi??.
A loro ho dovuto far comprendere che i ai???pataccaai???, i venditori di fumo, una nuova forma di neogiacobinismo che tenta di arrestare la nostra corsa verso la libertAi?? sono esistiti, esistono ed esisteranno sempre, talvolta inconsapevoli dei danni che vanno causando, saranno quella parte che non si evolverAi?? mai ma che scomparirAi?? man mano che le nostre tesi arriveranno sempre piA? in alto e nella profonditAi?? della nostra gente. Tutto questo non deve perA? portare anche noi ad essere presi dalla sindrome di Zbignew, giovane operaio polacco che per ingraziarsi il datore di lavoro tra lai??i??altro ignorante, si faceva chiamare da lui BignA? per risultargli meno indigesto come nome, perdendo cosAi?? la sua origine e il suo essere uomo, non credo sia questa la nostra strada, i nostri simboli vanno sventolati , il nostro inno deve eccheggiare sempre di piA? e sempre piA? in alto e il nostro compito deve essereAi?? a mio sommesso avviso, quello di esaltare i nostri emblemi, tenerli sempre pronti e mostrarli ad ogni occasione possibile.
Il momento A? propizio, penso sia inutile soffermarsi e avvolgersi su se stessi come capita a taluni epifenomeni di facebook.
Solo un decennio fa era impensabile che uomini politici del nostro territorio abbracciassero cosAi?? fortemente questo sentimento identitario e tenessero in forte considerazione il pensiero ai???borbonicoai???Ai?? come capitaAi?? anche che facciano con noi ultimamente, riconoscimento questo, per cui molti di noi si battono da anni.
Questi uomini portano in dote, i loro Comuni,Ai?? la loro capacitAi?? politica, la loro forza territoriale, altri ancora stanno devolvendo il loro sapere, attraverso una canzone, un articolo, un libro, un film; a noi tocca convogliare in questa impresaAi?? i nostri simboli, la nostra storia, il nostro amore patrio, il nostro inno, la nostra passione imbattibile, il resto A? nebbia, confusione, fumo andato a male .
Forza e onore
Fiore Marro
Presidente Comitati Due Sicilie.
Sirignano (Av) 28 giugno 2014