Quel treno per Pietrarsa …
Di Fiore Marro
Caserta 2 agosto 2017
Tra i tanti primati delle Due Sicilie, ce ne é uno che riguarda Portici, ed é purtroppo, un primato tragico, il primo massacro operaio della suddetta Unità d’Italia, ricordato della storia come “L’eccidio di Pietrarsa”.
La storia ci racconta che dopo i tanti licenziamenti avvenuti a Pietrarsa, dopo l’unificazione italiana, il 6 Agosto del 1863, si verificò la prima sollevazione operaia della storia della nostra penisola, che si risolse con un massacro. Dovremmo commemorare questa data e non il 1° Maggio, almeno noi nati dal Tronto in giù, ma é risaputo che la storia che ci riguarda, specie quella borbonica é ritenuta dall’Italia, una storia di seconda serie, i nostri sono morti di serie B.
Per sedare la manifestazione dei lavoratori in questione, i Bersaglieri calarono le baionette e al segnale di trombe al fuoco, spararono sugli operai; caddero immediatamente 4 degli operai del corteo: Luigi Fabbricini, Aniello Marino, Domenico Del Grosso e Aniello Olivieri, inoltre molti altri manifestanti furono feriti, alcuni di loro, per via delle ferite subite, perirono nei giorni a venire.
Onore a loro che hanno cercato di difendere i loro diritti acquisiti, fino alla fine.
Il 6 Agosto un treno degli anni ’30 partirà da Napoli e si fermerà direttamente nel museo per la visita ai padiglioni alle 10:25 e alle 18:37.
Ci sarà l’opportunità di visitare il Museo dal mattino, alcuni cittadini porti censi stanno trattando la possibilità di posare anche un fiore sulla lapide commemorativa.
Portici non dimentica!