Briganti nel mondo …..
E’ facile attribuire questa definizione a tutti i meridionali che abitano fuori dagli antichi confini,Ai??ognuno di essi A? un potenziale brigante, inteso nel senso di resistente legittimista.
Ma ogni “brigante” ha il compito e il dovere di portare alto il nome della sua terra, di camminare senza abbassare lo sguardo, di dare con il proprio esempio di vita lustro e onore alla sua terra lavorando con onestAi?? e diligenza e col sogno nel cuore di poter tornare un giorno a dimorare sul proprio suolo.
Brigante nel mondo significa essere ambasciatore di tutte le cose positive che la nostra genAi??a puA? mostrare e divulgare, arte, lavoro, intelligenza, cultura, voglia di vivere, pace.
Bisogna che noi, briganti nel mondo, siamo i portatori e gli untori di quanto di piA? bello la nostra terra possa offrire affinche gli altri si rendano conto che i continui attacchi verso la nostra Patria non sono altro che menzogne create ad arte affinchA? sia distrutto il nostro mondo.
Brigante nel mondo?
No, non siamo briganti, siamo amanti della nostra terra, e i nostri occhi, colmi del sole mediterraneo, daranno luce e speranza, gioia e vivacitAi?? a chiunque cammini con noi.
La speranza di noi, duosiciliani nel mondo, A? che infine le nostre ossa riposino in eterno nei sepolcri della nostra terra.
Vincenzo Tortorella
3 Comments
Scriveva Giordano Bruno già nel 600: Che mortificazione.. chiedere a chi ha il potere di riformare il potere! Che ingenuità!
Questo suo pensiero è ancora più valido oggi.
Io mi vanto di essere “brigante” contro chiunque denigri la nostra antica terra, i nostri conterranei…è una lotta senza quartiere, in qualunque modo la si pratichi. Non abbassiamo la guardia abbandonandoci all’ovvio, al consueto, alla normalità.
Troppi di noi credono inutile ribattere a quanti ne parlano male.
L’ignoranza storica non giustifica nessuno!
E a poco servono convegni e commemorazioni se non ad acculturarsi maggiormente, ma nel nostro quotidiano poco o nulla cambia.
I “briganti” disoccupati, i sottopagati, i costretti ad abbandonare la loro terra, lo fanno ad occhi bassi e con la morte nel cuore.
Hanno rinunciato all’urlo di dolore…dando così un altro colpo mortale all’intero sud!
attualmete, considerando gli eventi storici in atto , si potrebbe gia’ avere nozione di tutto cio’ che accadde e che perpetuamente accade con una popolazione presso che inerme..nel frattempo chi trovatosi ostacolato e inprigionato nel muro di gomma che si forma attorno da un ostile popolo compiacente di come vanno le cose, si vede costretto , malgrado tutto, ad avventurarsi in altri mondi, con la speranza di ritornare un giorno; sempre se all’orizonte possa intravedere un lieve cambiamento di rotta….
Malgrado la poetica , in tutto questo tempo pochi hanno notato questi cambiamenti…nessuno tornera’ ma qualcun’atro ci provera’ a farlo ..sara’ un eroe!!
Grazie