0002/5 Ai??Fernando Riccardi. BRIGANTAGGIO POSTUNITARIO. UNA STORIA TUTTA DA SCIVERE.ARTE Stampa Editore, 2011, Roccasecca (Fr), in 8Ai??, pagg. 220
Fernando Riccardi A? un giornalista impegnato a tempo pieno nelle ricerche storiche sullai??i??Italia del Sud, in particolare del periodo a cavallo tra fine del regno indipendente ed inizio del processo unitario. Giornalista e scrittore, A? stato direttore responsabile de ai???Il corriere del Sud Lazioai???, il settimanale delle province di Frosinone e di Latina. Attualmente A? direttore responsabile de ai???Lai??i??Alfiereai???, la pubblicazione napoletana tradizionalista fondata dallai??i??indimenticabile Silvio Vitale. Lai??i??Autore, non nuovo alle ricerche ai??i?? inchieste, con il nuovo saggio prende in esame, criticamente, quel complessissimo fenomeno di opposizione armata allai??i??unitarismo, sbrigativamente e riduttivamente passato alla storia con i termini di ai???brigantaggio politicoai???. Andando allai??i??indice, la semplice lettura dei capitoli, mette in luce la meticolositAi?? della ricerca: si parte con lai??i??analisi generale del fenomeno, dal titolo ai???Dallai??i??antico al modernoai???, per proseguire con: Le cause scatenanti; La tipologia del brigante; I Legittimisti; Piemontesi a caccia di ai??i??. Tonache; Deportazione e ai???soluzione finaleai???; Da briganti a emigranti; La reazione di Isernia; La battaglia di Bauco; Il ai???saccoai??? di Pontelandolfo; Il brigante Crocco; Il Sergente Romano; Le brigantesse; Le commissioni parlamentari dai??i??Inchiesta; La legge Pica; La lucida follia di Lombroso; Briganti in posa; per terminare con La questione meridionale. Completano lai??i??opera una dettagliata bibliografia e gli indici dei luoghi e dei nomi presenti nellai??i??opera. Non A? la prima ricerca di carattere generale sul brigantaggio e certamente non sarAi?? lai??i??ultima. Lai??i??opera del Riccardi si qualifica, perA?, per la meticolositAi?? dello studio delle fonti e per lai??i??ampiezza della bibliografia. Vogliamo lasciare la parola allai??i??autore riportando il suo pensiero di sintesi sullai??i??argomento cosAi?? come esso appare al lettore che si sofferma a leggere lai??i??aletta della prima interna di copertina. ai???Lai??i??irruzione ai???manu militariai??? di Garibaldi prima e dei piemontesi dopo nel Regno delle Due Sicilie determinA? uno sconvolgimento epocale che ben presto deflagrA? in tutta la sua virulenza. Per dieci lunghi anni, dal 1860 al 1870, ed anche oltre come attestano recenti studi, nel meridione dai??i??Italia bruciA? inarrestabile il fuoco della rivolta contro lo straniero invasore sceso dal nord a ai???civilizzareai??? quella landa inospitale popolata daAi?? sudici ai???affricaniai???, vittime inconsapevoli di un regime perverso, retrogrado ed autoritario. Da un lato, dunque, i soldati del re sabaudo che uccidevano, bruciavano e stupravano in nome della libertAi?? e della fratellanza, dallai??i??altra i briganti che cercavano disperatamente di difendere la loro dignitAi?? di meridionali dalle grinfie di un branco famelico e feroce di lupi. Ne venne fuori una lotta aspra, senza quartiere, terribile, con il sangue che colA? a fiotti sullai??i??uno e sullai??i??altro fronte. Una vera e propria carneficina che fece inorridire lai??i??intero continente europeo che pure rimase immobile a guardare e gli stessi nuovi governanti ai???unitariai??? i quali, a piA? riprese, denunciarono in Parlamento orrori, massacri e bestialitAi?? inaudite. Eppure, per tantissimo tempo, di tutto ciA? non si A? parlato, al di lAi?? di qualche fugace ed anche improprio accenno. Sulla atroce guerra civile che insanguinA? il meridione dai??i??Italia calA? fitto ed impenetrabile il velo dellai??i??oblio. Fino a quando qualcuno iniziA? a scavare negli archivi, a tirar fuori documenti, a leggere carte ingiallite e consunte ma dal contenuto inequivocabile, almeno quelle che erano sopravvissute al ai???naufragioai???. E allora la veritAi?? A? cominciata a venire a galla. E nessuno ha potuto piA? nascondere i fatti. Questo libro, frutto di lunghe e approfondite ricerche negli archivi dellai??i??Italia meridionale, vuole ricostruire per sommi capi la vera storia del brigantaggio postunitario, ai???una storia ancora tuta da scrivereai???. Attraverso alcuni flash, rapidi ma incisivi, viene messo a nudo in tutti i suoi variegati aspetti un fenomeno controverso ma drammaticamente reale che troppi, ancora oggi, osservano con la lente distorta del pregiudizio. Un fenomeno che fa parte a pieno titolo della nostra storia e gli uomini che per esso morirono e soffrirono concorsero pur essi in qualche modo a determinare le ulteriori vicende del nostro paeseai???.
ntei??; mnhi??W`i??S costumi diversi, senza un amico, un aiuto familiare, una guida non occasionale. Torno alla Legion, spiego la ragione per la quale preferisco il RequetAi??, e mai??i??accorgo che i presenti non rimangono nAi?? stupiti nAi?? indispettiti dalla mia scelta. Anzi. RequetAi?? dunqueai???. (pagg. 52 ai??i?? 53) La testimonianza di Alfredo Roncuzzi A? preziosa perchAi?? indica la scelta precisa, coraggiosa, inequivocabile di un cattolico autentico di fronte alla Rivoluzione. Senza tentennamenti, senza compromessi, senza accomodamenti.
Tratto dalla rassegna bibliografica mensile curata dal comitato promotore degli incontri tradizionalisti di Civitella del Tronto