Come si pone il progetto di rinascita nazionale e indipendentista delle Duesicilie con l’antitesi fascismo e antifascismo?
Il fascismo e’ Italia. Anche l’antifascismo e’ Italia. E l’Italia e’ fascismo e antifascismo.
Sia il fascismo che l’antifascismo pongono se stessi e l’unità d’Italia come elementi imprescindibili della loro identità e considerano l’unità d’Italia come orizzonte ineliminabile della loro azione.
Infatti la costituzione “nata dalla resistenza” dice subito che l’Italia e’ una e indivisibile e i padri fondatori dell’Italia antifascista hanno tenuto a precisare che la resistenza era un “secondo risorgimento”, quello definitivo, che chiudeva una volta per tutte la questione duosiciliana.
Il Fascismo, d’altra parte, si riteneva l’erede diretto del Risorgimento; Mussolini, per esempio, portò al congresso del PNF di Napoli l’ultimo garibaldino ancora in vita, come dimostrazione vivente della continuità tra risorgimento e fascismo.
Gli antifascisti chiamarono le brigate partigiane “Brigate Garibaldi” e questo basta e avanza.
I fascisti in ogni occasione si addobbano con tricolori, ostentati come bandiera rappresentativa della loro identità.
Dunque, come si vede, fascismo e antifascismo sono accomunati dall’adesione al progetto risorgimentale di unificazione delle “Italie”.
Qualcuno potrebbe dire: “quindi per voi fascismo e antifascismo sono uguali?” La risposta corretta è quella illustrata da questo esempio: “Per chi finisce sotto le macerie, essere bombardati da un aereo fascista è diverso dall’essere bombardati da un aereo antifascista?” No, e’ la stessa cosa. Questo non vuol dire che una repubblica parlamentare e una autocratica siano la stessa cosa. Fascismo e Antifascismo sono sicuramente diversi ma non c’e dubbio che sono ugualmente nemici delle Duesicilie.
Quindi, a prescindere dal proprio punto di vista e delle proprie idee politiche, il nostro “Tornare Avanti” per ricostruire la nostra nazione deve evitare come la peste ogni riferimento alle categorie di fascismo e antifascismo che sono l’ elemento strategico usato dai nostri nemici proprio per dividere il nostro popolo e cercare di unirlo con il resto d’Italia.
La secessione per potersi realizzare deve per prima cosa diventare una scelta interiore e personale, una presa di distanza definitiva da ciò che è fondante per lo stato italiano unitario.
Lasciamo Mussolini, le brigate Garibaldi, le foibe, la repubblica di Salò al nord a cui effettivamente appartengono. Abbiamo abbastanza storia, abbastanza tragedie e storie eroiche di lotta che riguardano solo noi e sono queste che dobbiamo ricordare e celebrare, perche’ queste sono necessarie per costruire il nostro futuro di liberazione mentre quelle altre svolgono soltanto la funzione opposta.
Quando si tratta di fascismo e antifascismo, infine, non dimentichiamo mai che sia l’uno che l’ altro hanno l’obiettivo di mantenere una continuità con l’infame processo risorgimentale e che entrambi hanno dentro, neanche nascosto, il concetto di dominazione e di inferiorità delle Duesicilie.