Nella lettura biblica della creazione incontriamo questo Dio buono, che liberamente e per amore crea tutte le bellezze del cosmo. La creazione A? cosa buona, e ci dimostra la stessa bellezza di Dio, che in essa produce la sua vitalitAi??, il suo pensiero, la suaAi?? stessa parola. Infatti tutta la creazione nasce dal Dio vivente, che pensa e con la sua parola crea. Tutta la creazione, poi, questo Padre buono e provvido lai??i??ha pensata e fatta per lai??i??uomo, perchAi?? ne fosse custode e amico.
Ogni credente, Ai??dunque, Ai??ha sempre avuto questa consapevolezza di un Dio che attraverso la creazione ha realizzato unai??i??alleanza di amore con le creature, in particolare con lai??i??uomo creato a sua immagine e somiglianza, e al quale ha affidato il delicato e sacro incarico di custodire e Ai??amare il creato, Ai??e continuare la sua opera creatrice nel mondo attraverso il lavoro della terra.
Quindi ciascun uomo ha il dovere di amare la propria terra, trarre da essa il meglio e difenderla, custodirla, renderla fertile e prosperosa. Dominare la terra, nel comando di Dio, non significa infatti offenderla e denigrarla con lai??i??inquinamento e la sporcizia, che purtroppo da tempo sembra invadere il nostro pianeta, non significa fare della terraAi?? un proprio ai???dominioai??? da sfruttare, fino a distruggerla, e con essa Ai??distruggere la stessa esistenza umana, ma il sacro dovere di rendere viva la terra attraverso un servizio di fertilitAi??, Ai??di rispetto della natura, del mondo animale, renderla sempre piA? bella e abitabile. Lai??i??uomo nel comando di Dio diventa il garante della creazione, il quale deve difendere la terra dal caos, deve essere una benedizione, colui che lotta Ai??per servire e difendere la propria terra. Chiunque non segue questo comando di Dio, calpestando la creazione e la terra come un tiranna, il quale vuole soggiogare e dominare la terra alla propria volontAi?? e ai propri interessi, viene meno alla naturale vocazione dellai??i??uomo, ed A? una maledizione, Ai??nemico dei piani di Dio.
Il profeta Osea sembra Ai??aver scritto proprio per Ai??noi il versettoAi?? seguente : ai???Si spergiura, si dice il falso, si uccide, si ruba, si commette adulterio, tutto questo dilaga e si versa sangue su sangue. Per questo A? in lutto il paese e chiunque vi abita langue, insieme con gli animali selvatici e con gli uccelli del cielo; persino i pesci del mare perisconoai??? (Os 4,2-3).
Sembra di fare unai??i??analisi obiettivo e doloroso Ai??sulla situazione del nostro tempo, descrivendo un territorio smarrito che langue a causa dellai??i??inquinamento, dellai??i??ingiustizia, della violenza e delle malattie causate dallo stesso inquinamento, non solo della natura ma dello stesso uomo.
ai???Custodire l’intero creato, la bellezza del creato, avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamoai???, Ai??questo A? il dovere dellai??i??uomo. ProprioAi?? con le Ai??parole Ai??prima citate, Papa Francesco ha iniziato il suo Pontificato, perchAi?? partendo da questai??i??impegno lai??i??uomo difende se stesso, il futuro dei propri figli, la stessa creazione.
Quante volte ci lamentiamo perchAi?? la terra produce frutti malati, perchAi?? ci rendiamo conto delle innumerevoli malattie che colpiscono lai??i??umanitAi??, ci accorgiamo che pur seminando grano raccogliamo spine, che nella nostra societAi?? ci sono molte ingiustizie. Ci chiediamo il perchAi??, e quante volte mormoriamo contro Dio, dimenticando che noi stessi Ai??siamo la causa di tante catastrofi, ingiustizie e malattie che colpiscono lai??i??umanitAi??.
Ogni uomo deve porre attenzione alla cura dellaAi?? natura, della terra e della giustizia, e chiudere gli occhi dinanzi a chi inquina e sfrutta negativamente la terra, significa essere complici di questo genocidio.
Quel giardino rigoglioso ferito dal male e dallai??i??egoismo del primo uomo che ha preferito le tenebre alla luce, continua ad esserlo oggi ogni qualvolta lai??i??uomo per interesse, per il potere, per la ricchezza, calpesta la natura e il suo prossimo, degradando se stesso e il mondo che lo circonda.
Un poco in tutto il pianeta si assiste a questo degrado, ma ci accorgiamo come la Ai??nostra Campania, un tempo terra felice, dove sole, vegetazione, mare sorridevano allai??i??uomo, ma anche in tutte le nostre regioni meridionali, proprio a causa di questo inquinamento si A? diventati ai???la terra dei fuochiai???. Sembra assistere a quella scena terrificante della Gehenna, dove venivano bruciati i bambini innocenti sacrificati a un dio pagano, Ai??despota e violento.
Quanti innocenti sono sacrificati oggi a questo nuovo Moloch, da mentalitAi?? perverse, dalla politica corrotta, da uomini che fanno del male e dellai??i??ingiustizia Ai??la loro ragione di vita, calpestando gli antichi e veri valori della vita, costruendosi i nuovi idoli del potere, della ricchezza, della corruzione. E per la sete del Ai??profitto personale si calpesta e uccide la vita dellai??i??uomo. Ai??La stessa vita A? ridotta alla pura e folle pratica del guadagno ad ogni costo, senza curarsi del presente e del futuro dellai??i??uomo.
Vediamo aumentare i tumori, la leucemia, e forme di malattie nuove che distruggono lai??i??umanitAi??.
ai???Se mangerai di quel frutto certamente moriraiai???. Lai??i??uomo continua a lasciarsi ingannare, e piuttosto che ascoltare Dio, preferisce lasciarsi sedurre dal male. E per la vanitAi?? di un momento distrugge la sua terra, uccide suo fratello, condanna se stesso.
Ogni uomo ha il dovere di difendere la terra, la natura, il suo prossimo. Infatti, Ai??come ci ricorda Papa Francesco nella Evangelii gaudium: ai???Come esseri umani, non siamo meri beneficiari, ma custodi delle altre creature. Mediante la nostra realtAi?? corporea, Dio ci ha tanto strettamente uniti al mondo che ci circonda che la desertificazione del suolo A? come una malattia per ciascuno e possiamo lamentare lai??i??estinzione di una specie come fosse una mutilazione! Non lasciamo che al nostro passaggio rimangano segni di distruzione e di morte che colpiscono la nostra vita e le future generazioniai???
Tutti quindi siamo impegnati a prendere una coscienza ecologica, per costruire un ambiente sano e pulito, sotto lai??i??aspetto della natura, ma anche morale, per costruire un mondo piA? bello, piA? pulito, piA? vero.
La terra stessa ci chiede amore e vigilanza, nella consapevolezza che essa ci appartiene. Dobbiamo ritrovare il gusto per la bellezza della terra e la capacitAi?? di stupirci sempre dinanzi alle sue meraviglie. Ritrovare la sensibilitAi?? di San Francesco, che cantava con stupore di fanciullo le meraviglie del creato. Avere il coraggio di saper difendere la terra e il creato, con la capacitAi?? e la volontAi?? di denunciare quelle ingiustizie che stuprano la nostra terra. Governare e valorizzare la terra rendendola sempre piA? produttiva e fertile.
Se saremo custodi amabili della terra, essa sarAi?? il luogo privilegiato della nostra appartenenza, e se salveremo la terra, avremo salvato lai??i??esistenza stessa dellai??i??uomo.
Il prossimo 27 e 28 settembre ad Aversa la Conferenza Episcopale Campana Ai??celebra Ai??la nona giornata per la Custodia del Creato. Prendiamo coscienza del valore della terra, e attraverso un cammino di formazione, impegno culturale, profezia, denuncia e annuncio, gridiamo alla societAi?? e al mondo di oggi la nostra volontAi?? di ridare alla terra, a ogni creatura e allai??i??uomo la sua dignitAi??.
Dio ancora chiede a ciascuno di noi di custodire la terra e di renderla il suo Paradiso.