A cura di don Massimo Cuofano
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GesA? nel Vangelo, rivolgendosi a quelli che per amore suo subiscono prove, e Ai??forti restano perseveranti nella fede, dice: beati voi, il vostro nome A?Ai??scritto nei cieli.
Dopo quasi 120 anni dalla morte di questo Re giusto, Francesco II, ci Ai??accorgiamo che sono tanti quelli che nutrono verso di lui una particolareAi??devozione, un affetto spirituale che neppure lai??i??oblio e le calunnie del tempoAi??hanno potuto offuscare. Allo stesso modo tanti suoi contemporanei ne vollero Ai??ricordare la memoria e conservarla ai posteri. Certamente cai??i??era giAi?? in tanti,Ai??sin da allora, questa certezza della santitAi?? di vita del buon Re.
QuindiAi??davvero il nome di questo testimone ed eroe della fede A? scritto nei cieli.
Una di queste testimonianze, che mi A? pervenuta attraverso la biografiaAi??scritta su di lui da Angelo Insogna, e che gentilmente il dott. GiuseppeAi??Catenacci, che ringrazio di cuore, mi ha fatto dono, A? il Barone TristanoAi??Lambert, devoto amico ed estimatore di Francesco II.Ai??
Angelo Insogna, allai??i??indomani della morte del Re, nello scrivere questaAi??biografia volle corredarla anche di testimonianze, e tra tante persone si Ai??rivolse al nobile barone, sapendo di questa profonda amicizia, e della certaAi??conoscenza che questi aveva di Re Francesco.Ai??
Il barone si affrettA? di inviare una sua lettera il 21 agosto 1897, pochi anni Ai??dopo la morte del Re, dove con vera devozione e ai???di buon cuoreai??? ne traccia la Ai??sua figura, augurandosi che questa testimonianza possa <<contribuire a portare Ai??una pietra allai??i??edifizio che vi proponete di alzare alla memoria di FrancescoAi??II, ai???Re santo, grande, eroico e benignoai???>>.
In questa testimonianza, scritta con sinceritAi?? e al cospetto di Dio, il buonAi??barone traccia in primo luogo il profilo spirituale religioso. Sottolineando laAi??cattolicitAi?? del sovrano.Ai??
ai???Sotto il rapporto religioso Francesco II era profondamente cattolico sia per Ai??la sua Fede, sia per lai??i??esempio che ne dava, sia per le pratiche religiose: eraAi??un santo, un degno e vero figlio di San Luigi, di San Ferdinando e di CristinaAi??(oggi Beata) ai???.
Quindi la vita del Re era diretta dalla suaAi??cattolicitAi??, non bigotta o vaga,Ai??ma profonda, basata sulla conoscenza della Parola di Dio e della dottrina dellaAi??Chiesa. Non poteva non essere cosAi??, conoscendo la scuola dalla quale proveniva, Ai??quella dei Gesuiti napoletani, tra i piA? formati culturalmente eAi??teologicamente. Inoltre la sua era una Fede autentica, non superstiziosa oAi??fatalista, come certi biografi o filmetti di ultima categoria vogliono farAi??pensare, ma una Fede vissuta nella vera devozione, rafforzata quotidianamenteAi??dalla preghiera e dalla pratica dei sacramenti, e che diventava concreta nellai??i??esempio e nella vita di caritAi??. Il Lambert lo paragona a due grandi Re, SanAi??Luigi di Francia, San Ferdinando e in ultimo alla santa mamma di Francesco II,Ai??Maria Cristina, che proprio nei giorni scorsi la Chiesa ha elevato come BeataAi??alla gloria degli altari.
Continua poi indicandone il profilo sociale politico.
ai???Sotto il rapporto politico era del tutto legittimista ed imbevuto dellai??i??ideaAi??di giustizia e di rispetto dei Trattatiai???.Ai??
Educato nella Fede e nel rispetto della Legge, Francesco II non poteva nonAi??essere imbevuto di quegli ideali antichi, che si basavano non sul compromesso,Ai??sul potere e la corruzione, ma fondato sui principi del legittimismo. Il suoAi??essere Re si modellava sulla figura stessa di Cristo Re.
Il modello di regalitAi?? che ha abbracciato Francesco II non era quello dellai??i??ambizione e del personale interesse, che cerca la competizione e il potere aAi??costo di tutto, ma quello della comprensione, della fiducia, della caritAi??, delAi??bene altrui. Egli ha sempre anteposto ai suoi interessi personali lai??i??amore perAi??il suo popolo, che allo stesso tempo diventava amore per Dio, che A? presente inAi??ogni uomo. La vita sociale e politica di Francesco II di Borbone si conformaAi??proprio a questai??i??unico modello di regalitAi?? che la sua profonda religiositAi??Ai??cristiana poteva proporgli di imitare. Il ai???Reai??? Francesco II si sentiva, ed eraAi??effettivamente, ai???sposoai??? del suo Regno e ai???padreai??? del suo Popolo, che amA? finoAi??alla fine della sua vita, ben oltre la perdita del trono e la fine del Regno.
Per questo il barone continua la sua testimonianza tracciandone un profilo Ai??umano davvero encomiabile.
ai???Sotto il rapporto di sua persona non potevasi attribuire a lui alcuna pecca,Ai??profondamente dotto e sapiente e di carattere dolcissimo, semplicissimo eAi??laborioso, franco e moderato! Era espertissimo tanto sopra le quistioniAi??teologiche quanto sopra le quistioni politiche, diplomatiche e militari.Ai??
Nessuno conosceva lai??i??Europa e lai??i??Italia al pari di lui. Avrebbe egli procurato al Ai??suo regno dignitAi??, prosperitAi?? e sicurezza immenseai???.
Questa testimonianza sincera di un contemporaneo e conoscente intimo,Ai??accompagnata da altre ugualmente vere, fanno crollare quelle impalcature falsiAi??innalzate dalla storiografia adulatrice dei vincitori, che vogliono presentarciAi??un Francesco II dai tratti poco lusinghieri. Lo si vuole presentareAi??bonariamente come il ai???re giovane ed inespertoai???, oppure lo si critica come ai???unAi??re senza adeguate preparazioni militare e politicaai???, o addirittura come unAi??debole ai???eternamente indecisoai???, fino ad offenderne la memoria definendolo ai???reAi??inetto ed imbelleai???.
Tutti luoghi comuni che crollano dinanzi alla reale figuraAi??di Francesco II, che come prima ci ricordava il barone Tristano, A? un ai???ReAi??santo, grande, eroico e benignoai???.
Lo stesso barone ci tiene a sottolineare lai??i??onestAi?? e la concretezza della suaAi??testimonianza, avendolo conosciuto da lungo tempo.
ai???Da ben trentacinque anni mi son dedicato alla sua causa e lai??i??ho amato godendoAi??dellai??i??onore della sua gradevole ed edificante intimitAi?? e posso dire di averloAi??perfettamente conosciutoai???
Lodiamo Dio per questa testimonianza che ci permette di conoscere anche noi Ai??meglio la figura di questo Re Santo, che speriamo poter vedere glorificatoAi??dalla Chiesa, che amA? intimamente, come siano certi A? giAi?? glorificato da Dio Ai??nel Paradiso.