Cento e li dimostra, anche se ancora presente sulle strade e nel Codice della Strada, A? un amico-nemico di tutti i napoletani ed A? diventato anche una forma di colore dell’abitudine partenopea.
Ma veniamo ai fatti, il 9 giugno del 1914 a New York all’angolo tra la East 105th Street e la Euclid Avenue si raccolse una piccola folla comprese le autoritAi?? civili e di polizia per inaugurare un dispositivo che avrebbe reso la vita difficile ai napoletani: il semaforo.
Non esistevano dispositivi di temporizzazione automatica allora e l’alternanza della precedenza era regolata da un agente posto in un angolo che l’azionava manualmente, rosso per fermarsi e il verde per procedere, solo in seguito venne aggiunto il giallo perchAi?? ci si rese conto che il passaggio da uno all’altro poteva creare confusione.
Quello pedonale perA? giunse solo nel 1961.
Napoli perA? A? un cittAi?? differente dalle altre, unica nel suo genere in tutto il pianeta, dove la circolazione stradale non A? regolata dal Codice della Strada ma direttamente dall’Altissimo che ne limita al minimo gli incidenti stradali ma la giustizia degli uomini provoca un elevato numero di infrazioni alle regole.
La colpa non A? dei napoletani se proprio vogliamo definirla, ma fin dall’installazione del primo impianto semaforico napoletano ha preso piede il simpatico sport nazionale di “passAi?? co’ ‘o rruss” e magari di sentirsi mandare in quel posto dagli altri avventori nell’incrocio o di gustarsi concerti di trombe.
Un povero automobilista straniero immerso nel traffico di questa cittAi?? diventerebbe matto, non riuscirebbe a rendersi conto di come un caotico movimento di veicoli possa generare cosAi?? pochi incidenti.
Devo ammettere che a volte me ne stupisco anch’io abituato al ai???presuntoai??? ordine delle cittAi?? del nord dove A? facile prendersi un colpo in una fiancata se non si sta attenti (grazie ai furbetti che si credono tanti piloti ma poi li trovi col muso nei fossi o con la testa piantata in qualche muro), ogni volta che mi ritrovo nelle mie strade della Campania godo nel guidare, mi sollazzo nel vedere come Dio regoli il traffico con efficienza.
Davanti al semaforo saremmo anche daltonici ma in compenso A? la nostra napoletanitAi?? a governare anche la guida, che ci scappi pure un’imprecazione ma ai??i??.. amico semaforo, ti prego, davanti a me non arrossire.
Vincenzo Tortorella