Eai??i?? stato pubblicato per i tipi de Il Cerchio ai???La vera storia dei prigionieri borbonici dei Savoiaai??? di Francesco Mario Agnoli, patrocinato dallai??i??associazione IdentitAi?? Europea. La ai???lunga ondaai??? delle celebrazioni del 150Ai?? della proclamazione del Regno dai??i??Italia (1861-2011) ha lasciato dietro di sAi?? una recrudescenza della polemica delle ai???ragioni del Sudai??? contro il Nord piemontese invasore, cui ha fatto da contraltare un rinnovato ai???partito piemonteseai??? che ha in Aldo Cazzullo una delle firme piA? note. Fra le voci piA? accreditate di questo schieramento cai??i??A? senza dubbio lo storico torinese Alessandro Barbero, specialista di storia medievale e rinascimentale, che in un saggio polemico (ai???I prigionieri dei Savoiaai???, del 2012) ha radicalmente criticato i fondamenti storici non solo di un peculiare episodio storico (la deportazione dei prigionieri borbonici sconfitti e ai???non cooperantiai??? dopo il 1861 nellai??i?? ai???universo concentrazionarioai??? piemontese di Fenestrelle), ma di tutto il ai???revisionismoai??? meridionalista, tacciandolo di superficialitAi?? e utilizzo diffuso di menzogne propagandistiche.
Francesco Mario Agnoli, giAi?? ai???encomiasticamenteai??? citato nel saggio di Barbero, benchAi?? ai???uomo del nordai??? ricostruisce in questo saggio lai??i??intera vicenda, dimostrando che esattamente i documenti citati da Barbero nel suo saggio dimostrano il contrario di quanto egli abbia cercato di tirarci fuori; dandogli inoltre una opportuna lezione di stile. Al di lAi?? di ai???meridionalismoai??? e ai???partito piemonteseai???, un ritorno al reale, la riscoperta della veritAi?? storica. Ecco sul libro di Agnoli unai??i??intervista ad Adolfo Morganti, presidente di IdentitAi?? Europea.
di Giovanni Vinciguerra (Segreteria IdentitAi?? Europea)
Prof. Morganti, lei A? il Presidente dellai??i??Associazione IdentitAi?? Europea, che ha patrocinato lai??i??uscita del saggio di Francesco Mario Agnoli ai???La vera storia dei prigionieri borbonici dei Savoiaai???, ed in tal veste era presente a Gorizia durante lai??i??edizione del Festival Eai??i??Storia che si A? chiuso il 26 maggio scorso sul tema ai???Banditiai???. Cosa A? successo?
Si A? verificata una situazione veramente incresciosa. Dopo aver pattuito con ampio anticipo con lai??i??organizzazione dellai??i??eccellente manifestazione una presentazione del testo in oggetto con la presenza dellai??i??Autore, cui avremmo voluto invitare il prof. Alessandro Barbero per garantire il necessario contraddittorio, nellai??i??imminenza della manifestazione stessa abbiamo notato che la presentazione non compariva nel Programma di Eai??i??Storia. La segreteria della manifestazione ci ha comunicato che a causa dellai??i??indisponibilitAi?? del prof. Barbero la presentazione non ci sarebbe stata.Ai??
Ma qualai??i??A? il nesso fra il libro di Agnoli e il prof. Barbero?
Barbero, eccellente medievista, uscendo ineditamente dallai??i??etAi?? di Mezzo ha recentemente pubblicato un saggio polemico, ai???I prigionieri dei Savoiaai???, in cui ha fortemente criticato metodi e tesi di quelli che definisce i revisionisti neoborbonici partendo da un singolo episodio storiografico, lai??i??internamento a Fenestrelle e dintorni dei prigionieri borbonici dopo lai??i??invasione del Regno delle Due Sicilie nel 1860-61; le sue conclusioni, sorrette da una vis polemica che non ha evitato toni molto pesanti sul piano personale, A? che tutti coloro che si sono occupati del periodo risorgimentale sul fronte ai???revisionistaai??? manchino dei fondamenti stessi della ricerca storiografica, essendo servi dello stereotipo che contrappone il ai???sudai??? oppresso al ai???nordai??? oppressore.
Lai??i??accusa coglie nel segno? Francesco Mario Agnoli A? definibile un neoborbonico?
Ovviamente no, essendo di ceppo trentino ed essendo noto per le sue ricerche su Andreas Hofer, le Pasque Veronesi, la Repubblica Romana e le Insorgenze antiapoleoniche in Italia. Ma secondo Barbero avrebbe avuto il torto di segnare una prefazione ad un testo di uno di questi studiosi ai???meridionalistiai???, ed evidentemente di condividere con costoro un orientamento ai???revisionistaai??? sul periodo risorgimentale. Barbero dedica tre pagine del suo testo a questa singola prefazione di Agnoli, ignorandone la bibliografia e lasciandosi andare ad apprezzamenti sul suo conto obiettivamente grevi. Preso atto dellai??i??affondo di Barbero, Agnoli ha voluto replicare sul piano delle tesi, e nel saggio sopra citato ha cercato di dimostrare che proprio i documenti citati da Barbero in chiave ai???filopiemonteseai??? (come ognun ben sa Barbero A? torinese) conducono a conclusioni esattamente opposte a quelle da lui sostenute nel suo libro.
Una normale polemica storiografica, quindiai??i??
Normale e doverosa. A? esattamente da questi scambi di opinioni, fondate sui documenti e non farcite di offese gratuite, che il dibattito storiografico puA? progredire. Altrimenti non rimane che la dittatura dellai??i??insulto televisivo, anticamera allai??i??egemonia del pensiero unico.
Quindi a vostro parere la presentazione dentro Eai??i??Storia del libro di Agnoli sarebbe saltata a causa delle tesi ivi espresse, critiche nei confronti del precedente saggio di Barberoai??i??
Noi cerchiamo di mantenerci strettamente ai fatti che sono: a) la pattuizione di una presentazione del testo allai??i??interno del festival Eai??i??Storia 2013; b) la reiterata comunicazione scritta da parte della Segreteria organizzativa della manifestazione che a causa della mancata disponibilitAi?? di Barbero a partecipare alla presentazione, questa non si sarebbe piA? tenuta.
E a Gorizia durante Eai??i??Storia che A? successo?
Alcuni episodi divertenti. Lai??i??Editore del testo di Agnoli, Il Cerchio, ha usato un poco di ironia ed ha affisso nel proprio Stand alcuni cartelli che annunciavano la ai???non-presentazioneai??? del libro allai??i??interno del Festival. Ovviamente la cosa ai??i?? in sAi?? obiettivamente curiosa ai??i?? ha fatto immediatamente il giro dei partecipanti e della stampa presente in loco. Lai??i??Editore risulta soddisfatto per la pubblicitAi?? ottenuta.
E il professor Barbero A? venuto ad Eai??i??Storia?
A? stato ovviamente presente a Gorizia per affrontare esattamente lo stesso tema del dibattito in questione, nel contesto di una tavola rotonda che, come ci ha confermato il giornalista meridionalista Pino Aprile che vi ha partecipato, A? stata gradualmente ed obiettivamente addomesticata in senso rigorosamente filosavoiardo e pertanto A? risultata ben poco utile. Sul punto in questione non abbiamo avuto il piacere di una sua parola in merito, nAi?? di conferma, nAi?? di smentita, benchAi?? fin dal mattino di venerdAi?? 25 maggio Mario Bernardi Guardi sul Tempo di Roma avesse reso pubblica la querelle, divenuta quindi di pubblico dominio molto rapidamente.
In sintesi, perchAi?? avete cosAi?? criticato questa cancellazione?
PerchAi?? odora di censura preventiva, e lai??i??atteggiamento elusivo di tutte le parti in causa non aiuta certo a scacciare questo sospetto. Bisogna stare molto attenti a queste tentazioni, che sono ricorrenti: uccidere il dibattito storiografico in nome di una veritAi?? che ai???deveai??? essere confermata. GiAi?? durante i festeggiamenti del 150Ai?? della proclamazione del Regno dai??i??Italia abbiamo dovuto prender atto di casi del genere, che comunque sono la prova provata della fragilitAi?? del ai???pensiero unicoai??? risorgimentalista nel nostro paese. Quando si impedisce non solo il dibattito, ma la presentazione pubblica di tesi sgradite, si A? alle porte di una nuova, inedita dittatura culturale azionista/giacobina, cui A? necessario ribellarsi.