Don Maurizio Patriciello
Napoli – (Nando Cimino)Ai??- Quello di ieri pomeriggio, a Napoli, puA? essere definito come ai???il corteo degli ombrelli colorati.ai??i?? Nientai??i??affatto intimorite dalla pioggia battente, oltre 100mila persone, provenienti da tutta la Campania e da molte altre regioni del Sud, Molise, Abruzzo, Puglia e Calabria in particolare, hanno dato luogo a una delle piA? efficaci manifestazioni che ai???Partenopeai??i?? abbia mai visto. Il corteo A? partito intorno alle 15 da piazza Mancini e si A? snodato lungo il Corso Umberto, Piazza Bovio, via Guglielmo Sanfelice e via Medina, fino a piazza del Plebiscito. ai???Eai??i?? solo lai??i??inizio!ai??i?? Questa, la parola dai??i??ordine che A? passata tra la fiumana di persone. Una parola dai??i??ordine che sembra voler smentire quanti tentano, invano, di far filtrare il messaggio che si tratti solo di un momentaneo moto umorale, generato da una rabbia collettiva che proprio queste manifestazioni contribuiranno a diluire e a spegnere definitivamente. Forse, perA?, occorre fare i conti con la storia e pensare a quanto accadde allai??i??indomani della nascita del Regno dai??i??Italia. Lai??i??avvelenamento della terra, al pari della sua usurpazione, ha, da sempre, generato nel popolo una reazione profonda ed esplosiva, a testimonianza del legame dellai??i??uomo con le sue radici e con la sua terra, fonte di vita e sostentamento. Sotto gli ombrelli colorati anche i volti, allegri e sorridenti, di tanti bambini i cui sguardi dimostravano tutta la loro fame di futuro. Dai cattolici ai laici, dagli studenti agli operai dellai??i??Ilva di Taranto, dalle associazioni, alle intere famiglie, dai cittadini alle rappresentanze delle professioni, dai briganti del sud ai neoborbonici, tutti hanno voluto essere presenti a difesa della terra. Hanno colpito le centinaia di bandiere borboniche, affiancate agli striscioni dei tanti comitati; ciascuno con il proprio ai???no al biocidio tra Napoli e Caserta.ai??i?? Presenti anche delegazioni dei gruppi ai???No-Tavai??i?? e ai???No-Muosai??i??, tutti pacificamente insieme a difesa dei territori. Lo sconforto per questo ennesimo atto di arroganza e prepotenza nei confronti della Campania e di tutto il sud, non ha prevalso sul senso civico, nonostante la rabbia di tutti ma soprattutto di quanti, a causa dellai??i??avvelenamento, hanno perso molti loro cari. Cai??i??erano, infatti, anche le madri residenti nella ai???Terra dei Fuochiai??i??, che, portando in corteo le foto dei loro bambini, uccisi da leucemie e tumori, ne scandivano i nomi, con le lacrime agli occhi. A concludere la manifestazione le parole diAi??Don Patricielloche hanno contribuito a definire la necessitAi?? di procedere su questa strada per dire ai???no alle ecomafie e alle lobby affaristiche e malavitose che hanno fatto della Campania, la discarica dei loro veleniai??i??. Si A? avuto persino lai??i??impressione che, le forze dellai??i??ordine chiamate a tutelare lai??i??ordine pubblico, in realtAi??, stessero sfilando insieme a tutti gli altri, come normali cittadini. Ma A? solo lai??i??inizio, appunto.
Napoli 17.11.2013
2 Comments
Ben venga la ribellione , veemente e sempre piu’ corposa . Bisogna allargare sempre di piu’ il numero di persone che devono sentirsi in dovere oltre che nel diritto di gridare e protestare fino a far tremare dalle fondamenta i palazzi del potere.Ma tutto questo non basta !! Si deve assolutamente associare alla protesta la domanda sacrosanta che sia fatta giustizia contro questi che definire criminali è dolorosamente riduttivo.Criminali imbecilli che per sete di denaro e potere hanno avvelenato per sempre la terra dove vivono essi stessi i loro figli e le generazioni a venire : Quella terra meravigliosa e fertilissima che i romani chiamarono appunto campania felix. La copertina dell’Espresso, BEVI NAPOLI E POI MUORI è un colpo mortale alle speranze dei napoletani di veder risorgere una delle città piu’ belle del mondo , un vero e proprio pugno nello stomaco ancora di piu’ considerando che sono stati gli americani e non le autorità italiane a stabilire con una inchiesta costata milioni di dollari e durata tre anni che in tanta parte delle nostre terre non si può stare neanche un giorno senza il concreto rischio di ammalarsi e morire di tumore.Quindi spietate commissioni di ichiesta per stabilire resposabilità a qualsiasi livello , compreso anche e soprattutto quello politico , punizioni esempleri senza guardare in faccia a nessuno.Controlli serrati sui trasporti in arrivo in campania e leggi severissime da far rigorosamente rispettare che puniscano i trasportatori i mittenti e i destinatari di morte.INVERTIRE LA ROTTA !!! MEGLIO TARDI CHE MAIII!!! FORZA NAPOLTANI ONESTI !!! FATE SENTIRE FORTE LA VOSTRA VOCE !!!
Una breve considerazione l’ho fatta su tutta la faccenda, specie sul silenzio delle istituzioni e una domanda pure mi sono posto.
Primo: se quanto dichiarato da Schiavone, sin dal 1997, sul disastro che lui e soci hanno combinato nel sud, l’avessero fatto per esempio in Lombardia, la cosa sarebbe comunque passata sotto silenzio?
Secondo: il fatto che sia la magistratura che il governo politico sapessero, (Schiavone lo ha dichiarato più volte) dimostra una cosa inoppugnabile, che sia i magistrati, sia i politici sono stati complici coprendo le sue malefatte.
Dunque, ciò dimostra che sia la magistratura, sia il governo sono istituzioni non credibili nè affidabili. Qui prodest?
Dovremmo finalmente capire che gli artefici della nostra vita siamo solo noi stessi e che non possiamo metterla nelle mani delle istituzioni.
Questo non vale solo per la cattiva gestione del Paese in tutti gli aspetti.
Forse servirà una “primavera italiana” per cambiare le cose nel nostro Paese, il voto serve a poco, se non a niente. La storia lo dimostra da sempre.