Casarano ( Le) processo a GIUSEPPE GARIBALDI sul tema EROE O INVASORE?
Di Fiore Marro
Caserta 14 maggio 2018
Nella famosa canzone, tra l’altro bellissima di Eugenio Bennato :” Brigante se More” manca qualche strofa riguardo la reazione pugliese, all’invasione Tosco – Padana, causata a opera di Garibaldi, ma ieri 13 maggio 2018 a Casarano ( Le), grazie a agli organizzatori di un processo ( In contumacia), è finalmente arrivata forte e chiara, la risposta che tutti da 157 anni aspettavamo, anche se un poco in ritardo, comunque la reazione è arrivata forte e chiara. La storia risorgimentale che è stata raccontata è un “Falso Storico”.
Su iniziativa de L’ASTRONAVE VERDE, associazione culturale di Casarano, si e’ tenuto presso l’auditorium comunale il riuscitissimo processo virtuale a GIUSEPPE GARIBALDI sul tema EROE O INVASORE?
La sala pienissima testimoniava l’interesse dei cittadini, più che sullo stesso GARIBALDI, verso la QUESTIONE MERIDIONALE, sempre viva tra le nostre genti.
L’accusa era affidata ai prof. Aldo D’ANTICO e Salvatore MARRA, sostenitori di un GARIBALDI “INVASORE, MASSONE E MERCENARIO PER CONTO DEI PIEMONTESI E DEGLI INGLESI”. La difesa dal prof. Maurizio NOCERA ed avv. Giovanni BELLISARIO, accaniti sostenitori di un GARIBALDI EROE che, “tra le altre, oltre a liberare il meridione dai cupi e schiavisti BORBONI, mirava a realizzare una sorta di tardo rivoluzione francese o, meglio ancora, un GARIBALDI PRECURSORE DELLE RIVOLUZIONI SOCIALISTE con tanto di lodi al fenomeno dell’ILLUMINISMO”.
Il “PROCESSO” si e’ rivelato molto INTERESSANTE e non sono mancate le approvazioni e le indignazioni del pubblico.
Tra gli indignati, Tommaso Bruno che ci ha comunicato il suo sdegno : “Non sono riuscito a trattenere la mia contrarietà verso la difesa tesa a minimizzare le innumerevoli stragi compiute verso inermi cittadini e militari del REGNO dagli eserciti GARIBALDINO E PIEMONTESE che, per saccheggiare il REGNO DUOSICILIANO, INVASERO dapprima la Sicilia e, passando per tutto il SUD, il nostro “benemerito eroe”, compiuta l’ultima strage di GAETA, consegnava l’ormai ex REGNO ai suoi mandanti piemontesi ed inglesi con l’aggiunta del riverente ed eloquente”OBBEDISCO”.
Anche a Napoli si diede vita a un tribunale per un PROCESSO A GARIBALDI, era il 13 aprile 2002, incaricato del’accusa fu il prof. Gennaro De Crescenzo presidente nazionale del Movimento Neoborbonico, che introdusse il capo d’imputazione, leggendo una lettera che il nizzardo indirizzò a Adelaide Cairoli madre di Benedetto e Enrico Cairoli, garibaldesi della prima. “ Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili. Ho la coscienza di non aver fatto del male. Nonostante ciò, non rifarei la via dell’Italia Meridionale, temendo di essere preso a sassate, essendosi là cagionato solo squallore e suscitato solo odio”. Una confessione diretta dei danni causati ai popoli del regno delle Due Sicilie.
Complimenti a tutti gli organizzatori dell’evento di Casarano. Dai più considerato un vero successo che ha coinvolto, anche emotivamente, tante persone, al di là dei responsi , a dimostrazione che non è vero che la storia è passata, anzi la verità rimane anche a distanza di tempo, sempre di più attuale.