Seconda parte “Le interviste impossibili”: Garibaldi.
di Salvatore De Pascale (Comunicatore – Critico d’Arte)
Introduzione
Le Interviste Impossibili, celebre programma radiofonico Rai degli anni ’70, rese vivi ottantadue personaggi storici attraverso immaginari colloqui con intellettuali contemporanei.
Oggi, riprendo quel modo di fare informazione con sette nuovi incontri, iniziando dalla figura controversa di Giuseppe Garibaldi, suddividendo il mio contributo in tre parti in cui, “Eroe o non eroe”, Garibaldi si propone come simbolo di un’epoca cruciale dell’Ottocento.
Seconda parte
In Calabria, molte truppe borboniche si arresero o passarono dalla parte di Garibaldi che entrò trionfalmente a Napoli quasi senza combattere, poiché Francesco II si era ritirato a Gaeta. La battaglia del Volturno del 1 e 2 ottobre 1860 fu lo scontro decisivo che vide le truppe garibaldine contrapporsi all’esercito borbonico. Garibaldi, pur in inferiorità numerica, riuscì a ottenere una vittoria strategica.
Generale, la pausa vi ha giovato… Ditemi, cosa avvenne “realmente”?
Risposta: Sebbene la Spedizione dei Mille sia spesso narrata come un’impresa epica di un piccolo esercito contro un grande regno, la realtà è più complessa: ad esempio, parte del successo fu dovuto alla corruzione di ufficiali borbonici e all’incapacità della monarchia di gestire la situazione. E non dimentichiamo che il popolo calabrese e siciliano era in gran parte ostile al regime borbonico a causa di tasse elevate e miseria. Il popolo non fu sempre contento, lo ammetto. Dopo la conquista, molte rivolte contadine furono duramente represse, tradendo le aspettative delle classi più povere. Ma fu necessario!
Mi sforzo di comprendervi… però, poi, cedeste simbolicamente il vostro potere a Vittorio Emanuele II nell’incontro a Teano del 26 ottobre del 1860). Ma l’incontro avvenne realmente come ci è stato riferito?
Risposta: cosa cambia se l’incontro c’è stato oppure no? Sappiate però che l’annessione del Regno delle Due Sicilie fu ratificata da un plebiscito, ma effettivamente il voto fu spesso manipolato. E quindi, si! Il Sud Italia, annesso al Regno d’Italia, affrontò pesanti trasformazioni, inclusa la repressione del brigantaggio che molti considerano una guerra civile. Ora, per onestà, vi dico che lo fu.
Ammetterlo vi fa onore, generale. Si dice che durante la conquista del Regno delle Due Sicilie, le riserve auree del Banco di Napoli siano state depredate per finanziare il Nord. Come giustificate un atto simile, se fosse vero?
Risposta: Non ho mai depredato nulla per interesse personale. Se risorse furono trasferite, fu per sostenere l’unificazione. L’unità comportava sacrifici da ogni parte d’Italia, anche se alcuni ne pagarono un prezzo più alto.
Generale, andiamo alla sostanza. Io sono qui perché vorrei che voi mi diceste se vi considerate un liberatore, o l’uomo che ha favorito l’oppressione di un Sud fiorente a vantaggio del Nord. Insomma, qual è il vostro pensiero e la risposta a questa domanda, ve lo leggo negli occhi, non me la darete.
Risposta: Le vele non hanno ancora raggiunto ciò che vi dicevo… state diventando impertinente e questo non mi piace: pensavo foste diverso da chi vi ha preceduto.
Fine seconda parte – 13 febbraio 2025
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