CDS Candela Due Sicilie la squadra di calcio a 6 pronta per il torneo per le festività di San Rocco a cura del Comune.
Di Fiore Marro
Caserta 9 agosto 2018
Il responsabile dei Comitati Due Sicilie di Foggia Provincia, Angelo Chieffo, comunica che, in data 9 agosto 2018 inizia il torneo di calcio a 6, che si terrà a Candela (FG) dal 10 al 18 agosto.
La squadra che parteciperà a nome degli innamorati del giglio borbonico si chiama CDS Candela Due Sicilie, useranno i colori gigliati e la Bandiera delle Due Sicilie, ad ogni partita e per inciso giocheranno con le divise della Legea (di Pompei) bianche, rosse e Blu: colori che vogliono richiamare la divisa del Primo Reggimento Re.
Il torneo è organizzato per le festività di San Rocco a cura del Comune di candela.
La rosa è la Seguente:
Francesco Cringoli in porta, da Sant’Agata di Puglia paese natale del capobrigante Giuseppe Schiavone, (Crignoli ci ha tenuto a farci sapere che partecipa soprattutto perché è sensibile alla causa).
Gabriele Cavaliere; Gerardo Solazzo ; Antonio Marrese; Francesco Palermino ; Francesco Di Gianvittorio;
Angelo Chieffo; Vincenzo Letterio completa il quadro della squadra identitaria.
Il referente dei CDS del foggiano, Angelo Chieffo è il promotore della iniziativa che ha messo assieme la nostra squadra, e avrà la collaborazione di Michele Albanese di Candela, che sarà presente al fianco del nostro referente, anche lui sensibile alla causa identitaria.
Non è un’azione sporadica quella della composizione di squadre di calcio e calcetto che si rifanno alla storia e ai colori dell’antico Regno, nel casertano a San Gregorio Matese, c’è la squadra dei “briganti”, lo Sporting Club Bernabei, squadra di Calcio a 5. La preziosità del progetto è lo stemma borbonico sul completino dello Sporting Club Bernabei, e la scritta “ Briganti del Matese” sul petto della casacca ufficiale, che racconta anche attraverso il pallone, quella voglia di ritorno alle origini, che spinge molti sportivi innamorati delle Due Sicilie a vestirsi dei colori borbonici, come le bandiere allo stadio, da qualche tempo non solo al San Paolo di Napoli, si racconta di vessilli gigliati anche sui campi del Foggia, del Cosenza, in Sicilia.
In questi anni, la palma d’oro della rappresentanza duosiciliana nel calcio ufficiale deve essere assolutamente riconosciuta alla Real Atellana. La squadra presieduta da Alberto Petillo, presidente appunto della Asd Real Atellana Due Sicilie, che orgogliosamente vantano l’ affiliazione alla Figc Lnd (Federazione italiana gioco calcio, lega nazionale dilettanti) divisione calcio a 5.
Quindi è la prima squadra ufficiale registrata alla FIGC, relativamente a tutte le divisioni esistenti, con logo e nome delle Due Sicilie. Il logo inoltre comprende un’immagine del comprensorio di Orta di Atella, e i colori giallo e rosso ovvero quelli della corona di Napoli .
Sono stati tanti i tentativi per sdoganare anche nel mondo del pallone, l’identitarismo duosiciliano, e la squadra di Alberto Petillo e Francesco Casaro, è di sicuro il sodalizio che ha fatto più strada .
Un tentativo ambizioso fu quello che vide nel 2009, quando insieme ai Comitati delle Due Sicilie, Pasquale Pollio fondò la Nazionale di calcio delle Due Sicilie,un progetto bellissimo, mettere in campo una squadra di calcio che rappresentasse il Regno. A questo progetto avevano aderito anche grandi ex calciatori,un nome fra tutti Mark Iuliano. Il progetto è naufragato per le solite divisioni che nascono nel nostro mondo, ma l’esperimento fu molto intrigante.
Un ricordo lontano, nel oramai 2004 mi riporta a Caserta, quando gli esponenti del Movimento Neoborbonico del tempo, parteciparono a un torneo di calcio a 5, con i colori della squadra della Casertana ( rossoblu) ma con lo stemma delle Due Sicilie sul petto e con la scritta di nomi, sulle spalle, che onoravano briganti e soldati borbonici, al sottoscritto, che partecipò al torneo, toccò la numero 8 con su scritto : Josè Borjes.
Faremo tutti il tifo per i ragazzi della CDS Due Sicilie Candela.
La squadra esordirà nel torneo sabato 10 agosto, forza e onore ai nostri ragazzi.