L’Unione Europea all’Italia così come il Piemonte alle Due Sicilie nel 1860.
Joseph Marie Garibaldi a colpi di archibugi prese le Due Sicilie , Jean-Claude Juncker spara con lo spread per affossare l’Italia.
Di Fiore Marro
Caserta 11 marzo 2018
L’Italia, riflettendo ciò che poteva essere e non è, per volere massonico e per ingordigia dei tosco padani, come in una nemesi rivive attraverso l’Unione Europea lo stesso delitto, stavolta a sue spese, trovandosi oggi dalla parte della vittima e non del carnefice. Per illustrare più adeguatamente il pensiero , osiamo dire che l’azione di disturbo che arriva dall’Europa nei confronti dello Stato italiano, può tranquillamente essere paragonata a ciò che il piccolo Piemonte fece alle Due Sicilie, quando tirarono fuori dal cappello a cilindro, da compassati maghi del malaffare, l’idea dell’unità di Italia, lanciata a opera di quel grandissimo maneggione, che risponde al nome di Camillo Benso conte di Cavour, studiata a tavolino insieme ad altri uomini politici perlopiù inglesi; così che decisero di chiamare il pirata Garibaldi, per compiere il più grande delitto della storia europea, la più grande rapina a mano armata che l’occidente abbia mai conosciuto, l’aggressione delle casse del Borbone di Napoli, tutto infiocchettato sotto la scusa di unire gli italiani. Perchè è oramai risaputo che dietro al falso scopo nazionalista si nascondeva l’intenzione di depauperare i beni e le ricchezze del Regno delle due Sicilie, e subito dopo con le stesse ricchezze economiche, industriali dello stato borbonico arricchirono un nord miserrimo ed affamato (che passò dalla pellagra al benessere), conducendo un regno florido alla più infame delle sconfitte, quella umana, sociale ed economica.
Oggi ‘Unione Europea tende a depredare lo stato italiano delle proprie ricchezze, perchè l’Italia rimane il paese più ricco d’Europa. Grazie ai risparmi dei cittadini, alla capacità manifatturiera che resiste ancora, ricca ancora di beni immobili e mobili, vanta ancora, nonostante l’incapacità politica, di essere il Paese con i più importanti siti storici e archeologici, con tutto questo si potrebbe azzerare cinque volte il debito pubblico italiano. Lo si potrebbe azzerare ancora di più se il Sud, quello che fu Regno delle Due Sicilie si staccasse dal resto di questo paese. Il Sud d’Italia sta pagando il debito più alto, perchè oltre al fatto che stanno svuotando le nostre casse con le leggi commerciali che limitano la produzione di materie e beni, non ci consentono una nostra assicurazione, non ci consentono di sfruttare beni territoriali come il petrolio, stanno altresì depauperando le piazze del bene più prezioso che può vantare una comunità, i giovani, costretti a partire, dai loro Comuni, subito dopo avere conseguito un diploma, una laurea, che è costata sacrifici enormi a famiglie e enti locali, andando a rimpinguare con le loro peculiarità, altri luoghi, che nel frattempo usufruiscono di un bene senza avere pagato alcun costo, svuotando intere aree.
Tutto ciò succede per favorire altri paesi della comunità europea i quali non avrebbero grossi mercati altrimenti, ci stanno svuotando di dignità, storia e cultura. Tutto questo sta accadendo in silenzio, senza armi e polvere da sparo, conquistando la nostra terra senza neanche il bisogno dei mille in camicia rossa. Con l’accordo di politici, corrotti e collusi, che pensano a come arraffare il più possibile, decretando la fine di un popolo fiero creatore di civiltà Roma caput mundi, Roma distruggi Italia. Politici che hanno distrutto con il loro governare un paese che col solo turismo potrebbe aumentare il P.I.L di 10 punti percentuali l’anno, aprendo un comparto terziario che darebbe veramente lavoro a milioni di italiani.
Ecco perchè occorre questa divisione, perchè così facendo le opzioni per Napoli e dintorni sono tante, specie quelle che si occupano di turismo, che portano vagonate di danaro liquido . La Campania per esempio tutta un museo a cielo aperto, vedi gli scavi di Pompei, Ercolano, il Miglio d’Oro, il Vesuvio, vedi Caserta con la sua Reggia, i famosissimi setifici di San Leucio, Casertavecchia, quel che resta di Carditello la costiera Amalfitana, Sorrentina, le Isole, i tour enogastronomici per le province di Avellino e Benevento, la storia culinaria con i suoi prodotti di eccellenza. Per non parlare della Sicilia, Calabria, Abruzzo, tra coste, storia, cucina, e manufatti, sarebbe il toccasana per un intero popolo e per un territorio che vive come colonie asservite a uno Stato incapace, servo sciocco di una Matrigna di nome Europa.
Forza e onore.