di Lucia Di Mauro
Napoli 16 giugno 2016
Io volevo bene a Patrizia. Avevamo 17 anni.
Patty era allegra, accentratrice, furbetta e mi svelava tutto quello che la mia ingenuitAi??, di sempre, non riusciva a comprendere.
La sua mamma un giorno mi dice: ai???Vienici a trovare. Patty non sta beneai???.
Vado. Nel grande lettone dei suoi genitori Patty piange. Mi guarda: ha il terrore negli occhi. Non sa se svelarmi il suo segreto (forse il papAi?? le aveva detto di non farlo), poi decide di fidarsi e mormora con agitazione: ai???Qui c’A? qualcuno in casa e la vecchia compare sempre nel vetroai???.
Seppi, molto dopo, che quelli si chiamano ai???fenomeni dissociativiai???.
Ho cercato d’aiutarla, ma senza riuscirci.
La mia arrogante presunzione giovanile, un giorno, offrAi?? un Rosario al padre che mi guardA? con odio dicendomi: ai???Qui c’A? il vuoto attorno, non ci sono aiutiai???.
Dopo poco mi dissero che si sarebbero trasferiti a nord perchAi?? ai??? lAi?? c’A? una struttura regionale che accoglie e supporta bene i malati come Patriziaai???.
Di lei non ho piA? avuto notizie, ma A? per Patrizia e per le persone come lei che ho scritto le seguenti righe.
I territori del Regno delle due Sicilie subiscono, dall’occupazione piemontese ad oggi, il trattamento riservato ad un popolo conquistato; siamo, di fatto, una colonia interna allo stato Italiano che ha, prima derubato e sfruttato, poi abbandonato il nostro popolo. Scuola, trasporti, sanitAi?? sono diritti che ci vengono negati da 155 anni.
Per tali motivi la nostra associazione, prevedendo nei suoi obbiettivi prioritari la ricostruzione dell’uomo delle due Sicilie, anzi, dell’humus duosiciliano, ha deciso di operare su piA? fronti: conoscenza della nostra vera storia, consapevolezza della nostra identitAi?? e promozione umana delle persone nei nostri territori.
Tali azioni devono, perA?, essere esplicitate nella realtAi?? del vissuto della nostra gente, per questo Comitati Due Sicilie promuove e partecipa ad ogni iniziativa che possa aiutare concretamente chi A? in stato di necessitAi??.
Queste sono le premesse per cui il presidente della nostra associazione, Fiore Marro, ha entusiasticamente accettato l’invito, da parte della COPERATIVA SOCIALE BETA, di partecipazione, come giudice, al concorso gastronomico ai???I sapori dei brigantiai??? a Villa Icaro, destinato agli utenti psichiatrici delle strutture gestite dagli Enti afferenti al progetto Meglio Insieme.
La Cooperativa Beta, guidata dal presidente Luigi Principio e dalla Dottoressa Francesca Giannini, si occupa, nello specifico, dell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, mettendole nella condizione di potere ricevere una formazione professionale nel campo della produzione di prodotti alimentari e della ristorazione, in particolare nella gestione della Taverna dei Briganti.
Infatti, spingendo queste persone a pensare e comportarsi in modo normale, migliorando le proprie capacitAi?? nell’impegno in diverse attivitAi?? come quelle musicali, teatrali, sportive, attraverso momenti ludici e spensierati, si riuscirAi?? a farle uscire dalla dimensione di emarginazione cui spesso A? associata la loro patologia.
La gara gastronomica si svolgerAi?? presso il ristorante”La taverna dei briganti” sito in via Santa Cristina nAi??8 ai??i?? Caiazzo, presso ai???Villa Icaroai???.
Un ringraziamento speciale al prof Gabriele Capitelli, sempre vicino ai CDS.
Grazie a tutti.