A cura di Fiore Marro
Carlo Giordano
Messina 27/2/1843 -?Gaeta 13/2/1861
Alfiere
A tredici anni fu ammesso alla Nunziatella.
Il 7 settembre Garibaldi entrA? nella capitale e molti genitori, legati ai Borbone preferirono ritirare i propri figli dal collegio di Pizzofalcone.
Carlo Giordano rimase fino al 10 ottobre poi prese la sua decisione ed il giorno seguente raggiunse Gaeta.
Fu ammesso nell’arma di artiglieria e ebbe la promozione ad alfiere.
Con gli altri suoi eroici compagni fuggiti dalla Nunziatella fu affidato al generale LuvarAi?? comandante superiore delle batterie della piazza, per necessitAi?? di coprire i posti fu assegnato dal 27 dicembre alle batterie Malpasso e Trabucco sotto il comando del maggiore Solofra.
Fu encomiabile il suo coraggio,impressionava il suo valore e dove non bastava l’esperienza lo aiutA? la sua giovane etAi?? e l’amore per la patria.
L’11 febbraio si iniziarono le trattative di resa, ma il macellaio Cialdini decise di intensificare il fuoco per costringere i napolitani ad addivenire alle condizioni da lui stabilite.
Poche ore prima della capitolazione scoppiA? bombardato dai sardi, il deposito di munizioni della batteria Transilvania, Giordano fu l’ultima vittima della ferocia piemontese, non aveva che 17 anni ed i suoi resti non furono mai ritrovati, rimarrAi?? sempre nei ricordi di noi tutti amanti della nostra patria
Soldati Borbonici.