Carlo Alianello,Ai??Soldati del Re, Edizioni Hacca – A metAi?? strada fraAi??L’alfiereAi??eAi??L’ereditAi?? della prioraAi??si collocano i tre episodi che compongonoAi??Soldati del reAi??(1952). Il romanzo, che ha la forma di un polittico narrativo e vede la luce per i tipi mondadoriani nella Medusa degli Italiani, sposta all’indietro nel tempo l’attenzione di Alianello. Infatti, mentre nelle altre due opere la narrazione si concentra sull’impresa garibaldina del 1860 e sui mesi successivi alla proclamazione del Regno, qui si retrocede alla grande stagione rivoluzionaria che di fatto chiude la Restaurazione, un periodo di pochi mesi soltanto o addirittura di giorni, ma di grande intensitAi?? politica, una stagione gravida di attese, attraversata da un forte vento di speranza.
Mai come inAi??Soldati del re, siamo posti di fronte al senso dell’effimero. Sciabole, alamari, mostrine, stendardi, decorazioni non rappresentano solo la testimonianza di una gloria militare, pur se sbiadita e impolverata, ma alimentano il sospetto della caducitAi?? quale condizione comune a tutti gli esseri viventi e trascinano il racconto dentro il paradigma di un’umanitAi?? che ritrova se stessa nel sentimento cristiano del perdono che apre la strada a una profonda percezione di uguaglianza. PiA? che sminuire le azioni degli uomini, piA? che deprezzare il loro desiderio di combattere, il patire ingiustizie o l’inseguire chimere, Alianello si preoccupa di cercare un senso ai fatti della Storia, anche di quelli meno noti, i piA? feroci e disumani.