Che spettacolo indecoroso abbiamo dovuto vedere, 26 idioti che volevano fare l’indipendensa del Veneto, e pensare che si aspettavano che 800 altri ai???compatriotiai??? armati di fucili ad avancarica del periodo napoleonico con in testa i tricorni veneziani avrebbero sfidato l’esercito italiano in Piazza San Marco, ma per favore!
Non scherziamo sulle cose serie, come puA? un uomo con un minimo di sale in zucca credere che l’azione progettata potesse avere una benchA? minima possibilitAi?? di successo.
Innanzitutto premetto che il proposito violento dell’azione A? da condannare, se uno Stato deve nascere bisogna che veda la luce con tutti i crismi della legalitAi?? e del riconoscimento internazionale che non puA? essere concesso per convenzione a terroristi, il Veneto quindi dovrebbe affrontare come primo scoglio l’isolamento del consesso delle nazioni.
Nessuna commessa verrebbe affidata alle imprese che si troverebbero nella necessitAi?? di serrrare, migliaia di disoccupati vagherebbero per le strade, non vi sarebbero piA? fonti di approvvigionamento energetico o alimentare, sarebbe la fine ed entro qualche settimana o si diventa canaglia o ci si arrende.
I CDS non sono contro l’indipendenza del Veneto, anzi l’auspicano, e se questa deve avvenire deve essere fatta secondo i crismi della legalitAi??, una scelta condivisa dalla maggior parte della popolazione mediante consultazioni che dovrebbero essere poi ratificate sia dalla consulta regionale sia da quella dello Stato Italiano che ne dovrebbe certificare il distacco.
Non possiamo di certo appoggiare iniziative terroristiche o violente, il nostro ideale di libertAi?? dei popoli si esprime solo ed esclusivamente col dialogo e la comprensione reciproca e, nella nostra tradizione duosiciliana, nella reciproca tolleranza.
Nel CDS non potrebbero mai avvenire scelte contrarie alla logica esistenziale dell’occidente cristiano, il non essere razzisti per noi A? una medaglia da appuntarci sul petto come nella migliore tradizione duosiciliana, il non essere violenti vale l’intero medagliere, l’essere poi apertamente disponibile al confronto A? un vanto che non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo nascondere.
Vincenzo Tortorella (Coordinatore Nord)
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Non conosco il diritto internazionale, quindi, pur sapendo che ci si può dividere da un Paese che non sento più mio. non mi permetto di aprire un discorso in questo senso, che sarebbe lungo e non ne ho la conoscenza.
Fermarsi però a vedere la cosa in superficie sarebbe come guardare il dito che indica la luna. Nemmeno si può discutere della faccenda, che è una conseguenza, senza affrontare le cause.
Il malcontento non regna solo nel Veneto, ma in tutte le Regioni vessate dal potere centrale di Roma che non tiene in minima considerazione la volontà popolare, esautorandolo da qualunque decisione politica, giusta o sbagliata che sia.
Tutto ciò per obbedire alla volontà della commissione di Bruxelles che a sua volta è direttamente controllata dalle banche internazionali e dalla BCE.
Cosa deve fare un popolo al limite della sopportazione se non ribellarsi? Non dimentichiamoci che la rivoluzione francese nacque per lo stesso motivo. Certo, farlo con le armi, vere o finte che siano fanno nascere l’allarme sociale, difatti i veneti hanno deciso di non pagare più le tasse allo Stato, ma solo alla loro regione e secondo me, questo è più efficace di qualunque ruspa armata con cannone fai da te.
Statte bbuono Viciè! 🙂