‘O cafettiereAi??era il venditore di caffA?.
Si aggirava per le vie della cittAi?? alla sera, quando bar e caffetterie erano ormai chiuse, ma la cittAi?? era comunque frequentata da chi lavorava nei teatri o nei cinema, da chi si alzava troppo presto al mattino, ecc… I suoi “attrezzi” da lavoro erano un recipiente in cui tenere il caffA?, dei bicchierini, zucchero e, a volte, anche dei liquori per la correzione.
Solitamente, attirava la clientela con le grida: “l’agge fatte cavere cavere, l’agge fatte doce doce, ‘o cafettiA?…” (l’ho fatto caldo caldo, lho fatto dolce dolce, il caffettiere…), oppure “A? longa ‘a notte, scarfateve cu ‘na bona tazzulella ‘e cafA?….” (A? lunga la notte, scaldatevi con una buona tazza di caffA?).