Il quarto rebbio fu invenzione del ciambellano di re Ferdinando IV di Borbone. Per poter mangiare meglio gli spaghetti. E dalla corte di Palazzo Reale si diffuse in tutto il mondo
Un bel piatto di spaghetti ai frutti di mare. Vongole, cozze, tartufi, lupini, cannolicchi, telline: tutto il nostro mare di saporiti frutti. Un must della tavola napoletana. Da sempre. Da quando esiste la pasta filiforme in Italia. Furono i Borbone a introdurre lai??i??uso della forchetta moderna a quattro punte. Pare infatti che, sopratutto per rendere piA? agevole la presa dei fili di pasta, il ciambellano di re Ferdinando IV di Borbone abbia avuto lai??i??intuizione di portare a quattro i rebbi della posata. E da lAi??, dalla seconda metAi?? del Settecento, si A? diffusa in tutto il mondo.Forchetta-accademia-dei-sensiforchetta spaghettiNapoli_Palazzo_Reale
La storia insegna, infatti, che ci si A? sempre serviti delle mani, o di coltelli appuntiti, per portare alla bocca pezzi di cibo, anche se esistevano vari strumenti, fatti di materiali dallai??i??osso al ferro, per infilzare le carni in cottura. Ma la forchetta arrivA? dopo il cucchiaio e il coltello. Quando e dove nacque? Una idea di simil forchetta era usata giAi?? dai romani. Lai??i??arnese a piA? denti fu pensato nellai??i??alto Medioevo, alla corte di Bisanzio, dove un acuminato pugnale fu trasformato prima in una sorta di spillone e poi in una forchetta. Dopo il mille, nelle corti la tradizione era ancora quella di Ovidio: con le tre dita si attingeva direttamente dal piatto. Usare anche solo una forchetta bidente era considerata quasi una eccessiva lussuosa diavoleria. Anche nellai??i??era tardo medioevale si era giudicati raffinati se si mangiava con le mani. In Italia, qualcosa di simile a una forchetta venne utilizzata dal Trecento per lai??i??arrivo sulle tavole della pasta. Nel ai???500 borghesi e mercanti la usavano tutti i giorni, i nobili non la consideravano obbligatoria.