LeAi??carte da gioco, oggi riconosciute come oggetto di svago e divertimento, in origine avevano un ruolo fondamentale nellai??i??economia del paese.
Suddivise quasi a carattere regionale, si puA? parlare di carteAi??romagnole, trevisane, piemontesi, triestine, viterbesi,Ai??sarde, trentine eAi??napoletane, le ultime piA? conosciute e piA? usate.
In effetti ancora oggi A? difficile collocare la nascita del gioco di carte in unai??i??epoca precisa, e si pensa possa risalire alAi??X secolo, quando in Cina avvenne lai??i??invenzione della carta. Ai??Lai??i??arrivo nei paesi europei non A? ancora chiaro cosAi?? sono diverse le tesi considerate ma come giAi?? accennato, la piA? accreditata A? quella che vede le carte da gioco oggetto economico.
AAi??Napoli, lai??i??affermarsi del gioco di carte, risale allai??i??epoca dellaAi??dominazione spagnolaAi??e successivamente alAi??regno dei Borbone, quando fu istituita lai??i??imposta sulle carte. I dati che riportano la vendita delle carte da gioco, sottolineano che di100.000 carte annuali, 42.000 erano destinate alla cittAi?? di Napoli, segno evidente di quanto il fenomeno stesse dilagando.
Formate daAi??4 semi differenti, ognuno di dieci carte, le napoletane spopolano un poai??i?? ovunque da centinaia di anni, con svariate marche. Purtroppo perA? anche allai??i??epoca esistevano contraffazioni, che non venivano certo accettate ma al contrario punite con pene severissime per chi stampava carte da gioco senza il sigillo reale sul dorso.
fonte: vesuviolive.it