O barbiere, agli inizi, era un ambulante che girava per i vicoli della cittAi?? con la sua attrezzatura (sedia, catinella, asciugamenti, forbici, pennello, sapone e rasoio) alla ricerca di clienti a cui tagliare barba o capelli a domicilio. Se il lavoro andava bene e il barbiere diventava famoso per la qualitAi?? del suo lavoro, allora questi poteva anche ai???permettersiai??? di sistemarsi in un posto fisso in strada ed attendere la fedele clientela che ne richiedeva i serivigi.
Naturalmente, ogni accortezza per salvaguardare lai??i??igiene era un
optional. Basti pensare al rasoio multiuso e allai??i??usanza di alcuni di utilizzare delle palline di legno da infilare nella bocca del cliente per tendere maggiormente la pelle delle guance. Addirittura cai??i??era qualcuno che cercava di racimolare soldi extra realizzando qualche piccolo lavoro di chirurgia, dando vita cosAi?? alla figura del sanguettaro.
1 Comment
Anche a Roma nel secolo scorso (parlo dei primi anni), c’era il famoso barbiere detto “della meluccia”, perchè usava mettere una mela in bocca al cliente per faclitare la rasatura.Nel mio recente libro, pubblicato a Roma “quando portavamo il cappello”, ho descritto il cosidetto “salone” degli anni 30 nella Capitale, descrivendo gli strumenti usati dai barbieri dell’epoca e le caratteristiche dell’ambiente.