0005/5 Eugenio Corti. IL CAVALLO ROSSO. Romanzo. Edizioni Ares, 2011, Milano, in 8Ai??, pagg. 1.277
Uscito per la prima volta bel 1883, il romanzo A? alla ventinovesima edizione. Lo scenario, con ampi squarci di veritAi??, A? costituito dal panorama della Brianza e di altri luoghi dai??i??Italia, nonchAi?? da alcune zone della Russia e della Germania. Mentre gli avvenimenti, che si susseguono incalzantemente, si svolgo tra il 1940 ed il 1974. Proponiamo a caso una delle pagine conclusive del romanzo dalle quale si percepisce immediatamente lai??i??impostazione dellai??i??autore:
ai???Dopo essersi lavate le mani (in una toletta nuova, ricavata dove prima era un ripostiglio) gli uomini raggiunsero il proprio posto intorno al tavolo; Giulia invece indugiava, china sul cassetto che stava riordinando. Il marito la prese bonariamente in giro: ai???Una volta ero io a non arrivare mai puntuale a tavola, ma adesso!ai???
ai???Vengo, arrivo subitoai??? esclamA? Giulia: ai???Intanto voi cominciate a mangiare. Un minuto solo e ho finito.ai???
ai???No mamma, finchAi?? non vieni non benedico la mensaai??? disse Rodolfo.
La vecchietta chiuse allora ai??i?? ma non del tutto ai??i?? il cassetto a cui stava trafficando, e sai??i??affrettA? al tavolo dove prese devotamente parte alla preghiera in comune; poi, mentre gli altri sedevano, uscAi?? in fretta dalla sala: ai???Vado a lavarmi le mani e torno subitoai???.
ai???La mammaai??? commentA? Ambrogio ai???non riesce proprio a stare in pace.ai??? E a Rodolfo: ai???Vedi come fa?ai???
Rodolfo annuAi??: ai???Lai??i??avevo giAi?? notatoai??? mormorA?.
Francesca cerca di tenerle compagniaai??? disse Gerardo, che per udire le parole del figlio aveva protesa la testa verso di lui: ai???Viene apposta ogni giorno da Visate. E sAi?? che a Visate adesso hanno i loro guai, poveretti.ai???
ai???Ho sentitoai??? fece pare Rodolfo.
ai???I Marsavi stanno male quasi quanto noi al tempo del Brusasca e di quellai??i??esportazione in Franciaai??? specificA? Ambrogio. ai???Sputano sangue giorno dopo giorno per tenersi in piedi, e a loro occorrono cifre piA? grosse di quelle che occorrevano allora a noi. Povero Andrea, sempre in giro a combattere con le banche.ai???
ai???E pensareai??? osservA? Rodolfo ai???che, almeno nel nuovo settore, quello farmaceutico, producono roba talmente buona. Il loro preparato contro la lebbra A? risolutivo: noi lo usiamo da qualche anno, e non ce lai??i??hanno mai fatto pagare, lo sapete: basta che gli scriviamo e subito lo mandano. Che brava gente!ai???
Gerardo annuAi?? pensoso: ai???Eai??i?? una vera vergogna quel parrocoai??? disse.
ai???Il parroco?ai??? domandA? meravigliato padre Rodolfo: ai???Cosa vuoi dire?ai???
ai???Lai??i??attuale parroco di Visateai??? gli spiegA? Ambrogio per il padre. ai???Eai??i?? uno di quei preti nuovo stile cheai??i?? Per quanto riguarda gli operai, i guai piA? seri ai Mardavi glieli procura lui: pensa, A? arrivato a dire in una predica che se non sono stati pagati come si deve, gli operai hanno il diritto di rubare, perchAi?? non sarebbe piA? un rubare. Chi lo decide perA? se sono pagati o no come si deve? Io vedo che oggi hanno tutti qunati la macchina, e molti hanno lai??i??appartamento, e un mucchio dai??i??altre cose.ai???
ai???E loro, gli operai, come reagiscono?ai???
ai???Quelli anziani sono sempre a posto, continuano come prima: ma tanti dei giovani sono un vero disastroai??? disse Ambrogio. ai???Non rubano, ma a volte guastano la roba. Anche perchAi?? le Acli e la Cisl (sai bene quanto contano qui in Brianza) fanno piA? o meno i discorsi balordi del parroco.ai??? TentennA? la testa: ai???Io proprio non capisco cosa gli ha preso ai nostri sindacalisti: dopo il Concilio, lasciati liberi di scegliersi la strada, non hanno saputo far altro che accodarsi ai rossi, e non glai??i??importa se cosAi?? smentiscono tutto quello che han detto e fatto prima. Trattare con loro, con quelli della Cisl voglio dire, oggi per noi A? diventato anche peggio che trattare coi rossi. Lo sto sperimentando io in questi giorni, che sono cominciate le trattative per il nuovo contratto di lavoro. Figurati i Marsaviai??i?? ai???.
ai???Sai che a Visate certi ragazzottiai??? disse Gerardo ai???sono arrivati a picchiare due operai anziani che li avevano sgridati per i vandalismi?ai???
ai???Ma cosa diavolo state combinando qui in Italia?ai??? esclamA? padre Rodolfo. Egli vedeva ogni cosa dalla sua prospettiva particolare: gli italiani, e gli europei in genere ai??i?? tutti, anche gli operai ai??i?? a lui sembravano straordinariamente ricchi; e lo erano, se paragonati agli indigeni tra i quali egli viveva: queste vicende che gli venivano riferite ai??i?? come anche le recenti, grandi baraonde studentesche di cui gli era giunta notizia laggiA? in missione ai??i?? a lui sembravano dunque in un certo senso delle beghe, dei capricci di ricchi.ai???
Cosa dire? Di Eugenio Corti A? stato scritto che A? un ultra novantenne cosAi?? vivace da sprigionare lai??i??energia di un Tolstoj o di un Manzoni. Effettivamente Eugenio Corti (classe 1921) A? un grande della letteratura contemporanea, non a caso fortemente osteggiato dalla cultura laicista imperante che gli A? avversa in nome dellai??i??ideologia. Egli fu un testimone oculare della guerra in Russia e riportA? una versione dei fatti in stridente contraddizione con la vulgata ufficiale,Ai?? quella, per intenderci, che ha fatto da fondamento al nuovo mondo che stava pernascere. Ne conseguAi??, per Eugenio Corti, lai??i??ostracismo ed il silenzio, Ma Egli non si sentAi?? mai vittima, perchAi?? dalla sua personalitAi?? sprigiona una forza vitale non comune dettata da una concezione dottrinale fortemente anticomunista che nasce da uno spirito autenticamente cattolico. Spirito che lo indusse ad essere altrettanto critico con le conclusioni del Concilio Vaticano II. Ed anche questo atteggiamento gli procurA? nuovi nemici, forse piA? agguerriti di quelli squisitamente politici, perchAi?? spinti da quel furore di stampo giacobino che fu il cattocomunismo. In unai??i??intervista Eugenio Corti affermA?: ai???Ho sperimentato che Dio non abbandona lai??i??uomo. Siamo noi casomai ad abbandonare Luiai???. E, scendendo a livello umano, unai??i??altra volta disse: ai???Preferisco essere considerato uomo di cultura piA? che ai???intellettualeai???, figura che nasce nel 1700 e incarna lai??i??utopismo senza Dioai???. Come non amare questo scrittore che, nel piA? puro spirito del tradizionalismo, scrisse: ai???Ho ricercato la figura del soldato anche nel Medioevo. E ho trovato lai??i??immagine del Cavaliere, che metteva Dio sopra tutto. Il cavaliere medioevale non infierisce sul nemico per ucciderlo, ma gli stringe la mano. Cai??i??A? della bellezza in questo, e questa realtAi?? investe tutto il mondoai???. Vogliamo concludere queste righe con un ultimo pensiero del nostro autore, collegato alla tragedia della guerra che fu allai??i??origine della sua presa di coscienza: ai???Eai??i?? stato nella tremenda vicenda della sacca del Don dove siamo rimasti per 28 giorni che ho visto gli abissi della barbarie, A? lAi?? che nei tre giorni passati allai??i??aperto, in pieno mese di dicembre del 1942, quando le speranze di sopravvivenza si stavano spegnendo, che ho fatto una promessa alla Madonna pensando a come la stesse pregando anche mia mamma a casa: se ne fossi uscito vivo non mi sarei impegnato per tutta la vita non solo a scrivere in spirito di bellezza ma anche per realizzare le parole del Padre nostro ai???Venga il tuo Regnoai???. E cosAi?? fu, perchAi?? non solo mi salvai e fui uno dei 300 su 1700 uomini del mio reggimento ma anche perchAi?? non appena terminata la guerra scrissi il mio primo libro ai???I piA? non tornaronoai???, pubblicato nel 1947ai???.
Tratto dalla rassegna bibliografica mensile curata dal comitato promotore degli incontri tradizionalisti di Civitella del Tronto


