L’Associazione culturale COMITATI DUE SICILIE sezione delle Calabrie, contesta l’ulteriore oltraggio alle popolazioni del sud e alla veritAi?? storica in merito alla posa di una stele commemorativa dedicata all’eroe Giuseppe Garibaldi che il 21 agosto con inizio alle ore 18 sarAi?? inaugurata a Reggio Calabria presso il Castello Aragonese per rammentare lo sbarco dei corsari garibaldini in Calabria.
Desideriamo rammentare alle autoritAi?? presenti all’evento e ai convenuti che la definizione di ai???palla al piedeai??? dell’Italia affibbiato alle regioni meridionali A? una diretta conseguenza dell’abbrutimento dei costumi nonchAi?? del sottosviluppo delle aree dell’ex Regno delle Due Sicilie intervenuti a seguito dell’annessione fraudolenta.
Se nel meridione si A? creato il ai???deserto industrialeai??? A? dovuto principalmente alle ai???sagge decisioniai??? intraprese dal Parlamento del Regno (anche grazie a parlamentari meridionali imbelli e traditori) che hanno decretato la morte economica del sud.
Si rammentano a tal fine le varie iniziative economiche e industriali intraprese dai sovrani del disciolto regno che le nuove amministrazioni hanno ai???meritatamenteai??? soppresso per spedire poi macchine e attrezzature nelle aree settentrionali.
Non contenti, dall’avvento dei Savoia fino ai giorni odierni si A? consumata una diaspora duosiciliana che ha portato le nostre genti a disperdersi sull’intero globo terrestre.
Anche noi vogliamo ricordare il Garibaldi e i suoi accoliti ma lo facciamo a modo nostro, ricordando le malefatte delle passati amministrazioni statali.
Avevamo bisogno ancora di quest’ulteriore umiliazione?
Grazie per averci ricordato la nostra sudditanza mentale, stavamo dimenticandola.
Grazie ancora perchA? al posto di finanziamenti per lo sviluppo (quelli veri, non quelli legati con un elastico alla Pianura Padana) ci portate un pezzo di marmo che non A? neanche utile per pavimentare.
Grazie Italia.
Francesco Camastra – CDS Catanzaro
2 Comments
sono d’accordo in pieno con i comitati due sicilie e mi associo totalmente io e la mia famiglia nella giusta protesta contro la lapide garibaldina da apporre in calabria, a ricordo di un invasione di pirati, filibustieri,corsari,senza legittima dichiarazione di guerra che assaltarono un regno pacifico e neutrale, dal 11 maggio 1860 in sicilia e dal 9 e 20 agosto in calabria trascinandosi dietro le popre popolazioni locali in un illussione che ci è costata la questione meridionale,la crisi economica del sud italia, la fine di una dignita ultrasecolare e ribadita con fermezza dal 1734 al 1861 e che tutti noi abitanti attuali del regno delle due sicilie, sotto i legittimi re nostri che dio guardi a loro e le nostre famiglie i borbone, non possiamo ignorare il fatto storico delle stragi del 1860 e 1865 con 263 mila morti e 200 mila detenuti meridionali, di cui 20 mila all’ergastolo, di cui 52.300 militari regolari del sud e infine le stragi di bronte, di casalduni, di pontelandolfo, e i lager piemontesi di san maurizio e di finestrelle in piemonte chiusi solo dal 1870 con 8000 giovani meridionali militari borbonici prigionieri di guerra dei piemontesi che ci assaktarono senza dichiarazione di guerra alle spalle in abruzzo e molise nel 1860,e che tali prigionieri insieme ai 6000 morti di samn maurizio in lager in piemonte ancora oggi non trovano onorata commemorazione e per non dimenticare le calunie a tutto il popolo del sud oggi, di terroni, cafoni, africani d’italia, colerosi, trattati cpeggio di una colonia da sfruttare ieri dal regno piemontese e oggi da chi non si vergogna di sedere a roma a difendere scandali e trame a sfavore sia del popolo del sud che del popolo del centro nord d’italia……………………….michele di iorio da napoli
mi congratulo con l’autore dell’articolo .divulgare sempre di più queste notizie di storia negata per noi meridionali è un dovere .
Il nome di Garibaldi dai paesi e dalle città del Sud dovrebbe sparire dalla loro toponomastica !