Di Chiara Foti 02 aprile 2013
La prossima iniziativa dei Comitati Due Sicilie si terrà a Pescara in data 27 aprile. I CDS infatti saranno ospiti del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” dove si terrà per gli studenti la conferenza dal titolo “L’ALTRO RISORGIMENTO: EMIGRAZIONE E BRIGANTAGGIO: rilettura del processo di unificazione Italiana”, in collaborazione con l’Associazione Fontevecchia.
Moderatore della conferenza sarà il giornalista Luciano Troiano, interverrà poi Raimondo Piccinella, referente provinciale dei CDS per Pescara, che affronterà il tema dal punto di vista storico. Di seguito Roberto Della Rocca, Direttore Responsabile de Il Giornale del Sud, parlerà del brigantaggio entrando nello specifico per la zona dell’Abruzzo. Sarà poi la volta di Chiara Foti, Coordinatore giovanile dei CDS, che parlerà delle motivazioni per cui ci si dovrebbe avvicinare alla rilettura della storia e introdurrà le iniziative legate all’acquisto di prodotti del Sud. Infine ci sarà l’intervento di Fiore Marro, Presidente Nazionale dei CDS, il quale presenterà l’Associazione e i suoi scopi. Sarà interessante osservare la reazione dei ragazzi in una zona di confine del vecchio Regno delle Due Sicilie, dove la storiografia, più che in altre zone ha cancellato l’appartenenza al suddetto.
2 Comments
Complimenti per l’iniziativa.Bravi . Un saluto Gianni Salemi
Se il Regno d’Italia e poi la Repubblica sulla sua onda non avessero cancellato le identità dei popoli sottomessi più che unificati, ma ne avessero recepito le diversità e anzichè distruggerle ne avessero incentivato le loro specificità, non ci troveremmo oggi nella disfatta totale autoprodotta dall’inefficienza di una struttura e una burocrazia elefantiaca generata da uno stato che si alimenta come una piovra succhiando ogni risorsa per alimentare solo se stesso…
Uno Stato nato per soddisfare l’ambizione di pochi (leggi Cavour, Savoia, Mazzini..) o per interessi di forze esterne (leggi Inghilterra e Francia), non sarà mai espressione della volontà di un popolo e in Italia men che meno, perchè i popoli erano tanti e diversi, e uno Stato nato male, nonostante le guerre disastrose fatte insieme, è destinato a fallire…
Viene prima il Popolo poi lo Stato. Solo iI Popolo fatto di uomini liberi dà origine ad uno stato, e acclamerà un Re o si darà un Governo.. e lo Stato sarà al servizio dell’uomo, della sua crescita, del suo benessere…quando le cose non sono andate così, è sempre seguita una rovina (vedi Yugoslavia, vedi Russia, e prima ancora gli Imperi e sarà così per l’Europa se pensa di diventare, come sembra, uno stato unico…)
Dovremmo cominciare tutto d’accapo!…sennò che ci resta ormai? ancora emigrazione e …dolore!
Sull’onda di questi pensieri vi faccio tanti auguri …perchè è dai giovani che partiranno prospettive nuove ed è bene che sappiano da dove è cominciato il nostro presente…