Venerdì 26 settembre 2025, presso la Chiesa di SS Annunziata, via Sannitica Commerciale 21, Valle di Maddaloni (CE), sarà presentato il libro di Lina Angela Barbieri, “Quel che resta di Venere”.
Tra i relatori il presidente dei Comitati Due Sicilie Fiore Marro
Lavoro superbo di Angela Barbieri che tout Court decide con il suo ultimo lavoro letterario di solcare senza gli argini di alcuna morale il fiume
Infernale della passione legata alla bellezza che prostituisce i sensi nella contemplazione del possesso perché la bellezza vuole, pretende e non accetta niete, in nessun senso. E’ famelica pronta a fagocitare l’osservatore non più contemplativo anche se divenuto dogmatico .
L’autrice vuole attraversare con il lettore lo stige del proprio vissuto sostituendo Caronte con le Sirene che che chiamano a se per distruggerti , perché la bellezza uccide inevitabilmente. Il paradosso estetico vuole trovare la quadra e proporsi come mappa da seguire per liberarsi e liberare dall’ossessione del suo tragico immanente ma non sa come fare .allora l’autrice propone non di realizzare un quadro che invecchi al posto tuo ma mentire ai sensi ed al tempo che passa con ricorrendo al pathos patologico dell’Amore inteso non come la certezza dell’altro in te ma come l’astrazione utopica del se nell’altro senza senza se e senza ma.
Allora le sequenze degli eventi nel volume ci porta a comprendere che in questa guerra della ragione Angela ricorre all’Arte che deve volere imitare la vita e non viceversa , altrimenti Dorian Gray diventerebbe insegnante di Catechismo . Viene nel testo sdoganato il dolore di ogni momento di ogni decisione presa di ogni tempo mancato . Non vi sono pause premeditate nella narrazione ma attese cercate in attese di risposte a domande non fatte . Grande valore assumono le maschere tolte ai personaggi che si relazionano per non sentirsi soli di fronte al bello che cerca sempre di impedire che Narciso non muoia ma neanche sopravviva. Non sarebbe più Narciso .